Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
Voto: | 2.5 (2) |
Download: | 111 |
Data: | 05.07.2001 |
Numero di pagine: | 3 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Testo
MANET (1832-1883) p.169
LA VITA:
I genitori, per introdurlo alla vita militare, lo fanno imbarcare per Rio de Janeiro (dove prenderà’ la sifilide, che lo ucciderà’)
Quando ritorna in Francia, si dedica completamente alla pittura
1850 > Inizia la sua formazione artistica, con un pittore accademico, di scarso valore.
1856 > Inizia a viaggiare, va in Olanda, in Inghilterra, Germania, Austria e in Italia.
Dove si rifa’ a Tintoretto,Tiziano,Rembrandt.
In questo periodo,cerca di mandare il maggior numero di opere al Salon,ma vennero tutte
rifiutate.
1861 > Conosce Degas
1869 > Compone le prime tele in an plair air
1874 > Ci fu la prima mostra degli Impressionisti,ma lui non vi partecipa
Intanto cade nella prima crisi depressiva,per colpa di una malattia
1883 > Muore,per la sifilide.
LE OPERE:
“COLAZIONE SULL’ERBA” (1863) p.169
Questo quadro, fu esposto al Salon, ma fu molto criticato, per vari motivi:
1. Manca completamente la prospettiva, anche se in verità’ è data dalla disposizione degli alberi, e dalla bagnante nel fondo
2. La bagnante è estremamente grande e risulta essere poco realistica, poiché è messa al centro.
3. E’ visto come un quadro scandaloso, poiché’ i borghesi lo reputano un’immagine sconveniente,
Perché’ in realtà’ viene raffigurata una prostituta, con i suoi due giovani clienti.
4. Lo scandalo è visto anche nel modo in cui Manet, rappresenta in maniera cruda ed estremamente
Realistica, il corpo della donna, con della ciccia, e quindi, accusato di volgarità’
5. Il problema della donna è ricorrente anche quando si parla di contemporaneita’, infatti, la
Bagnante, non risulta essere per niente una donna del passato, ma è contemporanea.
E lo stesso problema, si trova quando si parla di una donna non idealizzata, ma comune.
Manet, ”inventa” la nuova tecnica di usare il colore, che poi sarà’ classica degli impressionisti.
Quella di sovrapporre delle pennellate di colore, brevi e veloci, di tonalita’ calde e tonalita’ fredde, come si vede bene nel cestino.
I critici dell’800, lo accusavano di non sapere usare la prospettiva, ne’tantomeno il chiaroscuro, visto che la donna ha un effetto piatto.
“ OLYMPIA” (1863) p.170
Anche quest’opera, fu esposta al Salon.L’ispirazione, per questo quadro, fu data dalla “Venere d’Urbino” di Tiziano (Ci sarà’ sempre una ripresa degli antichi)
Anche questa estremamente criticata:
1. Il modo di trattare il corpo era troppo realistico, anche il fatto che la ragazzina fosse cosi’
Giovane appariva negativo.
2. La posizione della donna, era la stessa posizione che venivano messe le prime foto pornografiche
3. Rappresentava una donna non idealizzata, e quindi una donna comune
4. Oltrettutto, il nome che Manet dà alla ragazza, Olympia, era il nome più’usato dalla borghesia
5. Il lacetto al collo, era un particolare, troppo realistico, così come il braccialetto, la donna nera e il gatto
6. L’assenza del chiaroscuro, induce i critici, a pensare che davvero Manet, non era in grado di farlo
7. L’unica parte del quadro, che si può’ definire realmente impressionista, è il mazzo di fiori
“IL BAR ALLE FOLIES-BERGERES” (1881) p.200
Una delle opere più’belle di Manet.
E’ considerata il suo testamento, perche’ proprio in quest’opera, sono racchiuse tutte le sue particolarità’ artistiche, le sue geometrie ben studiate, i colori sovrapposti, le pennellate veloci…
Quest’opera esprime anche l’amore per il quotidiano, classica caratteristica degli impressionisti, poiche’ rappresenta un semplice bar, con la barista.
Fondamentale del dipinto, non è come si crede la barista, ma è lo specchio alle sue spalle, poiche’permette di vedere la gente all’interno del bar, che altrimenti, vista la posizione del pittore, non si sarebbe potuta vedere, lo specchio, ha anche il compito di riflettere la luce, e percui risulta, estremamente importante.