Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
Download: | 289 |
Data: | 11.05.2005 |
Numero di pagine: | 3 |
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Testo
Quest’opera tratta un tema medievale(il medioevo viene saccheggiato in questi anni anche dal melodramma); il melodramma è l’espressione più vera e autentica del romanticismo italiano, che interpreta il pensiero di arte totale come fusione di pittura, musica, teatro e letteratura. È il genere più amato nell’800 che risponde a pulsioni profonde, come valori civili e patriottici e rivoluzionari che in quegli anni gli artisti portavano avanti. L’Aida parla di amore e morte, orizzonte romantico, problema di vinti e vincitori, insomma le tematiche romantiche fondam.; c’è sempre il rapporto con la storia di fantasia, perché non potevano rappresentare l’oggi, per motivi politici. Quindi il medioevo è una fucina di idee, da cui viene fuori il tema della libertà a causa dei comuni. Il tema è tratto dalla storia delle repubbliche italiane dello storico svizzero Sismondi; ciò xmette all’artista di usare una sorta di metafora, indiretta ma perfettamente comprensibile ai contemporanei. Il messaggio politico è chiarissimo. Il soggetto è poco noto e di una storia locale trattata anche da Chaugier, che si rifaceva a sua volta a un altro testo di Antonio Sbellico. In qst’opera affronta il modo in cui viene rappresentato l’eroe. L’eroe neoclassico è rappresentato come coraggioso, che non si volta indietro a guardare chi o cosa lascia, mentre alla base del romanticismo italiano è la famiglia, x cui l’eroe romantico è sempre combattuto tra il dovere e l’amore. in qst’opera i personaggi femminili sono inginocchiati x pregare l’eroe (il padre) di non lasciarle. Adesione a tre valori fondamentali: famiglia patria e dio. Il cristianesimo è considerato uno dei valori fondanti del futuro Strato, assieme alla famiglia. Pietro Rossi è al centro in atteggiamento dubbioso, ansioso, che si dibatte fra i dubbi e le incertezze; la moglie è a destra, genuflessa con le mani al petto che lo implora. Le figlie pure. Il messaggero gli indica la strada. L’opera è coloristicamente impregnata di colore Veneto. Il colore viene steso in modo denso, ma si nota una eleganza disegnativi che proviene da Ingres. Hayez a Milano comincia a trattare una pittura di storia, con l’impegno venato di ideali risorgimentali. La critica moderna ha rivalutato Hayez come ritrattista, vedi ritratto di Manzoni.
la passione è uno dei temi più trattati dal romanticismo; è emblematico della rivoluzione del soggetto. È un risultato della rivoluzione borghese, perché per la prima volta dopo molto tempo si assegna al singolo e alla passione una libertà in controtendenza con l’illuminismo e il neoclassicismo, che aveva la passione per la ragione, mentre qui si parla di ragione per la passione. Nel romanticismo l’amore e la passione sono spesso in antitesi, tra le opere che trattano la passione nella cultura visiva, prendiamo in esame il tema del bacio. Parecchi artisti trattano questa tematica. Il bacio deriva da “romeo e Giulietta” di Shakespeare. Il bacio coniuga chiaramente la visione romantica della passione, alla base della quale c’è sempre la disìcotomia eros-thanatos. Delacroix “congedo di romeo e Giulietta” (rif.). anche Hayez affronta qst tema :”L’ultimo bacio di Giulietta e Romeo” (1823). Ambientazione medievale e chiara derivazione dal melodramma, perché è un’immagine che sembra situata su un palcoscenico con eccesso di teatralità. È stato Eco a rivalutare il legame tra Hayez e il melodramma.
IL BACIO (1859): Hayez all’epoca aveva circa 70 anni. Egli fa + versioni di qst quadro. Nell’altra versione il velo bianco compare disteso sui gradini. L’opera venne presentata all’expo di Brera nel ’59. l’opera ebbe un successo travolgente. L’opera è nota anche con il nome “il bacio del volontario” , perché dato il periodo storico (siamo quasi all’unificazione), viene interpretato in maniera patriottica e l’opera da inizio ad un nuovo soggetto iconografico che verrà poi ripreso da molti artisti (Klimt, Gauguin), e anche sul logo dei baci perugina. Rispetto al primo bacio, qui l’ambientazione è molto semplificata, priva di pedanteria filologica, ed ebbe un tale successo che una replica venne inviata all’expo di Parigi del ’67, dove attirò il consenso del Rossigni. La seduzione figurativa del bacio è data dalla naturalezza e dalla qualità pittorica dell’opera. L’abbraccio interno forma un arabesco lineare al quale fanno da contrappunto le dissonanze cromatiche. L’abito della giovane venne definito quasi latta. Esso è dovuto all’attenzione del colorismo veneto. A questo celeste esaltante si contrappone il rosso della calzamaglia dell’uomo, fra le cui gambe inarcate si inclina sensualmente il capo della ragazza. La scena è come sospesa tra presente e passato; al Medioevo di maniera alludono gli abiti e le architetture. Dalla porta si intravede l’ombra i qualcuno che sembra stia salendo le scale; ciò dà un senso di pathos alla scena. Sia la struttura formale che l’iconografia sono cmq funzionali al messaggio, che oscilla tra l’esaltazione dell’amore individuale e quello x la patria. L’eroe romantico è sospeso a metà fra sentimenti e senso del dovere. Il significato politico del dipinto è garantito dai ritocchi alla gamma cromatica: i coloro principali sono il rosso il bianco e il blu (bandiera francese.), soprattutto nell’altra versione. L’Italia doveva parecchio alla Francia x la nascita del nuovo stato.