il romanico pugliese

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IL ROMANICO PUGLIESE

1. Impianti planimetrici:
Nella seconda metà del XI sec. gli edifici sono ancora radicati nella tradizione paleocristiana e altomedioevale, con particolare affinità con le esperienze del impero d’oriente: hanno piante basilicali a 3 navate concluse da 3 absidi, generalmente senza transetto; nel XII sec., per l’importazione di modelli continentali da parte dei normanni, il presbiterio si dilata in larghezza a costituire una sorta di transetto di poco sporgente dai muri perimetrali.

2. Forma degli alzati:
nella fase più antica le coperture possono essere costituite da travature in legno o da sequenze di cupole allineate sulla navata centrale; in età normanna lo spazio è maggiormente scandito per la presenza di pilastri alternati da colonne, nonostante il persistente della copertura a travature, e in diversi casi vi è la presenza dei matronei sopra le navate laterali. I paramenti murari esterni risentono in misura maggiore del romanico continentale, con le facciate di profilo a salienti sottolineato da archetti pensili, contrafforti, arcate cieche all’ordine terreno.

3. Materiali da costruzione:
i paramenti murari sia interni che esterni lasciano in genere a vista i materiali da costruzione, normalmente conci in pietra.

Vedi le basilica di S. Nicola a Bari (pag.205)

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