Gli antichi Egizi

Materie:Riassunto
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

GLI EGIZI
Per circa tre millenni l’arte egizia ha saputo conservare caratteristiche proprie, autonome e ben riconoscibili, grazie all’isolamento culturale dell’Egitto ed allo stretto rapporto arte-cultura (qualsiasi forma artistica è volta ad onorare gli dei o il faraone per conseguire l’immortalità dopo la vita terrena).

1) Architettura
sepolcrale
Le mastabe (dall’arabo “panca” o “banchetto”)
quando
periodo protodinastico (2853-2657 a.C.)
dove
Basso Egitto, intorno a Menfi, in necropoli collocate ad Occidente
funzione
tombe monumentali:
-sepoltura dei faraoni e dei loro familiari
-sepoltura dei dignitari di corte
struttura
•esternamente:
-spesso decorata a colori vivaci
-pianta solitamente rettangolare, con asse maggiore in direzione Nord-Sud
-spesse mura perimetrali, alte circa 5-6 metri, sono inclinate verso l’esterno (scarpate)
-tetto piano
•internamente:
-60 camere
-falsa-porta=stele, dipinta o incisa, recante il nome ed i titoli del defunto che gli consente di accedere liberamente alla sala del banchetto
•due parti:
-sotterranea→ sepolcro scavato infondo ad un pozzo, a volte assai profondo e articolato
in più livelli
→ altre sale sotterranee contigue, dove erano deposti gli oggetti di cui il
defunto potrà servirsi nella vita ultraterrena
-superficiale→ chiusura d’accesso al sepolcro, indicato in modo monumentale
•materiali:
-mattoni crudi→pietra calcarea
Le piramidi
quando
Regno Antico (2657-2166 a.C.)-Regno Nuovo (1550-1069 a.C.)
funzione
tombe monumentali:
-sepoltura dei faraoni e delle mogli
-scale celesti protese verso gli dei
Zoser
quando
XXVII sec a.C. da Imhotep
dove
Saqquara
struttura
•esternamente:
-sovrapposizione di più mastabe: sei enormi piattaforme
-altezza di circa 60 metri
•internamente:
-sepolcro e camere sotto terra, decorate con mattonelle in maiolica azzurra e vari bassorilievi rappresentanti il faraone intento ad officiare riti religiosi, cui si accedeva con un pozzo di circa 30 metri
•materiali:
-blocchi di pietra calcarea squadrati ed allineati in filari sovrapposti leggermente scarpati
Le facce delle piramidi a gradoni sono rivestiti in lastroni squadrati di pietra calcarea→
piramidi a facce lisce

Cheope
quando
2585 a.C.
dove
El Giza, presso Il Cairo, sulla riva occidentale del Nilo
struttura
•esternamente:
-232 metri di lato della base (5 ettari di superficie)
-146,5 metri d’altezza
-le quattro facce, rivolte simbolicamente ai quattro punti cardinali, sono inclinate di 52 gradi
Chefren
quando
2550 a.C.
dove
El Giza, presso Il Cairo, sulla riva occidentale del Nilo
struttura
•esternamente:
-210 metri di lato della base
-136 metri d’altezza
•internamente:
-camera mortuaria sotterranea, con accesso mediante una galleria discendente che parte da una certa altezza della facciata settentrionale
Micerino
quando
2689-2454 a.C. (IV dinastia)
dove
El Giza, presso Il Cairo, sulla riva occidentale del Nilo
struttura
•esternamente:
-106 metri di lato della base
-62 metri d’altezza
-le quattro facce, rivestite in granito, sono inclinate di 40 gradi
•internamente:
-camera mortuaria sotterranea, con accesso mediante una galleria discendente che parte da una certa altezza della facciata settentrionale
sacrale
I templi
divini
quando
Regno Antico
funzione
-luogo di accentramento e gestione del potere economico→ incide profondamente nel territorio circostante
-abitazione terrena degli dei→ consacrati esclusivamente alla conservazione della Creazione (lotta giorno-oscurità)
struttura
•internamente:
-pilone= ingresso monumentale
-cortile= spesso colonnato
-sala ipostila con copertura piana sorretta di colonne
-santuario o sacrario→ uno o più ambienti tra i quali il naos= cella che custodisce la statua del dio
Amon
quando
XVI-XI a.C. (IV dinastia)
dove
Karnak, presso l’antica Tebe, sulla riva orientale del Nilo
struttura
•esternamente:
-Via degli Dei= lungo viale fiancheggiato da 40 monumentali sfingi con il corpo di leone e la testa di ariete
•internamente:
-pilone colossale, costituito da due torrioni affiancati e percorso da due file di colonne monumentali
-secondo pilone
-sala ipostila vastissima con 134 colonne papiriformi (capitello a forma di campana rovesciata) copertura piana sorretta di colonne
-altri tre piloni di dimensioni decrescenti
-naos= piccolo locale di granito, basso e poco illuminato, dove erano collocate la statua di Amon e la barca divina
funerari
Caratteri generali:
Caratteri particolari:
-prolungamento simbolico nel mondo dei vivi della dimora ipogea del faraone defunto (falsa-porta che permette al defunto di entrare e uscire per essere indifferentemente in terra o in cielo) affinché quest’ultimo possa partecipare
→al culto in suo onore (le sue gesta, le sue vittorie e la sua grandezza vengono celebrate, a seconda dei casi, con dipinti, cicli di bassorilievi o sculture ciclopiche)
→al culto di Amon e degli altri dei solari per la quotidiana lotta alla conservazione del creato
-piloni, cortili colonnati, sale ipostile, santuari
1. Ramasseum (tempio dedicato a Rameses o Ramesse II)
2. Tempio della regina Hatshèpsut
-sfrutta il declivio naturale del terreno per innalzarsi a tre diversi livelli (3 terrazze sovrapposte, tra loro comunicanti tramite rampe inclinate e ognuna delimitata da portici colonnati)
-tramanda pilastri superstiti definiti hathòrici perché presentano sul fronte e sul retro del capitello il volto stilizzato della dea Hathor (rappresentata con una gran massa di capelli simmetricamente ricadenti ai lati e con due orecchie bovine)

civile
Caratteri generali:
Caratteri particolari
(pochissimi sono i resti poichè questi edifici venivano realizzati con materiali poveri e deperibili quali i mattoni e il legno dal momento che l’architettura civile era destinata a scomparire con gli uomini):
-palazzi di abitazione o di rappresentanza ornati di giardini lussureggianti e rispettosi di ordine, ricchezza e pulizia
1. Tomba di Sennefer

2) La pittura e il rilievo
La pittura
Il rilievo
Realizzare una pittura significa campire (cioè riempire di colore) il contorno di una figura precedentemente disegnata su una superficie liscia (pietra levigata o intonaco di limo) con la tecnica a tempera (usata solo su superfici perfettamente asciutte e al riparo da eventuali piogge) che presuppone l’utilizzo di un colore ottenuto dalla miscelazione di pigmenti risultati dalla macinazione di varie terre colorate con un agglutinante (sostanza collosa a base di acqua, lattice di gomma e albume d’uovo) e disteso attraverso pennelli ricavati dalle fibre di palma
Realizzare un rilievo significa incidere la figura su un supporto di pietra precedentemente levigato con una di queste due tecniche:
-bassorilievo= l’incisione asporta completamente lo sfondo e lascia in risalto solo il soggetto e le scene principali
-rilievo inciso= l’incisione scolpisce solo il contorno delle figure e queste mantengono quindi la stessa sporgenza dello sfondo
-perdono la funzione materiale e decorativa per assumere una funzione religiosa e morale :
realizzati in massima parte sui sarcofagi, nelle camere sepolcrali e all’interno dei templi (riservati ai defunti)
-soggetti riprodotti: tranquilla vita dei campi (semina, vendemmia, mietitura, allevamento del bestiame), lavorazione dei metalli, macellazione dei bovini, pesca sul Nilo, abbattimento degli alberi, caccia agli uccelli palustri, cottura del pane, fabbricazione della birra, cerimonie e banchetti con danzatrici e suonatori, scene di vita domestica raffiguranti le spose dei faraoni intente a farsi vestire o acconciare dalle ancelle o ad abbracciare teneramente il marito
-la realtà non viene rappresentata per come appare alla vista, ma nel modo più elementare e intuitivo possibile:
▪volto, testa, uno dei seni e arti (braccia e gambe) laterali
▪occhio e busto frontali
▪solo alluce dei piedi
▪solo tre quarti del bacino
▪gamba più lontana dall’osservatore mezzo passo più avanti dell’altra
▪linguine in vista
▪colore rosso-bruno per gli uomini e ocra-giallognolo per le donne
-Regno Antico e Medio: pittura e rilievo sono compresenti→ la pittura obbedisce a schemi rigidi (simbolismo)
1. Fregio delle Oche
-pittura su un fondo liscio d’intonaco rifinito a gesso
-anatre palustri
-precisione nel disegno
-raffinatezza nei colori
-proporzioni e equilibrio nella riproduzione
-Regno Nuovo: pittura e rilievo sono indipendenti e autonomi→ la pittura trasgredisce a schemi rigidi
2. pitture della tomba di Mènna
-naturalezza nella riproduzione
(▪due giovani spigolatrici che si accapigliano
▪figlioletta di Mènna accovacciata sulla barca del padre
▪servo sulla destra che si riposa reggendosi la testa con le mani)
3. pitture della tomba di Nebamon
-danzatrici nude
-due donne, una a destra suonatrice di doppio flauto e un’altra a sinistra che accompagna la musica con il battito delle mani

3) La scultura
La scultura
Realizzare una scultura significa realizzare statue “a tutto tondo” (cioè dotate di un volume proprio) con diversi materiali e quindi diverse tecniche:
-legno e pietra→la scultura si ricava da un unico blocco di materiale prima utilizzando in contemporanea sui quattro lati (fronte, retro, fianco destro e fianco sinistro) scalpelli di metallo percossi con mazzuoli di legno e poi utilizzando lisciatoi in pietra o in bronzo per la politura e lucidatura (cioè per rendere la superficie della scultura liscia e rifinita)
-terracotta→la scultura si ricava prima plasmando l’argilla e poi facendola cuocere in un forno
-bronzo→la scultura si ricava colando il metallo fuso dentro uno stampo di terracotta precedentemente realizzato (che viene spezzato dopo il raffreddamento del metallo stesso)
-assumono una funzione religiosa
(defunti→grandi dimensioni per tramandarne o onorarne la memoria, svolgere il ruolo di guardiani dei templi o delle tembe):
▪posizionate in massima parte nella camere funerarie o noi templi
▪incaricate di reincarnare i defunti con la convinzione che nella propria statua (che deve essere il più somigliante possibile al defunto e ne deve portare inciso il nome, non per farne un ritratto, ma per permettere di riconoscerne solo la casta di appartenenza) si possa continuare a vivere anche dopo la morte
1. Sfinge
-mostro con il corpo di leone accovacciato e la testa umana rivolta al sole nascente per sottolineare la discendenza del faraone da Ra, il dio del sole
-assumono una funzione funzionale
(servi intenti ai loro lavori→piccole dimensioni):
▪incaricate di assicurare il proprio servigio al defunto cui sono stati destinati al loro risveglio ultraterreno
-realizzate in modo da essere guardate principalmente di fronte (non a caso il retro è sbozzato o squadrato)
2. Birraia
-fa macerare in un gran vaso di terracotta l’orzo necessario alla preparazione della birra
3. Schiava
-macina il grano con una sorta di mattarello
-Regno Antico e Medio: la scultura obbedisce a schemi rigidi (solennità e serena monumentalità)
1. Micerino in compagnia della moglie Khamerer-Nebtì
-Micerino:
▪posizione stante
▪gamba sinistra avanzata
▪possente torso nudo
▪capo eretto acconciato con il klaft
▪braccia rigidamente stese lungo i fianchi
▪pugni che serrano due corti scettri del potere
-Khamerer-Nebtì:
▪posizione stante
▪piedi uniti
▪bassa e minuta di statura
▪corpo avvolto da un sottile kalasiris (stoffa bagnata)
▪abbraccia il marito cingendolo alla vita con il braccio destro e appoggia la propria mano sinistra sul braccio sinistro di Micerino
-Regno Nuovo: la scultura trasgredisce a schemi rigidi (ritrattistica soprattutto attraverso i particolari del volto)
2. testa in calcare dipinto della regina Nefertiti
-volto raffinato e austero
-collo lungo
-colore bruno
-occhi e sopracciglia enfatizzati dal trucco
3. torso in quarzite rossa di Nefertiti
-corpo avvolto da un sottile kalasiris che lascia nuda la spalla destra raccogliendosi in un morbido nodo sotto il seno (stoffa bagnata→per simboleggiare la fertilità femminile)
4. ritratti di Ekhaton
-nuca pronunciata
-occhi a mandorla
-naso lungo e sottile
-labbra carnose
-mento tondo e sporgente
-due caratteristiche righe che partono dalla base del naso e arrivano agli orli della bocca

Esempio