Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
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Data: | 23.01.2006 |
Numero di pagine: | 5 |
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IL MESTIERE 1885 – 1893
Frank Lloy Wright nasce l' 8 giugno del 1867 a Richland Center Wisconsin negli Stati Uniti da William Cary Wright e Anna Lloyd Jones Wright.
Nel 1885 inizia il tirocinio quale disegnatore del genio civile nello studio di Allen D. Conver preside della Scuola di Ingegneria di Madison nel Wisconsin. Wright, parallelamente alla attività lavorativa si iscrive alla suddetta scuola, ma dopo due anni, insoddisfatto, l'abbandona.
Nel 1887 si trasferisce a Chicago ed entra nello dallo studio Adler & Sullivan e da quel momento considererà Louis H. Sullivan (1856 - 1924) il suo unico maestro: lieber Meister. Mentre lavora da Sullivan progetta e costruisce edifici in proprio. Nel 1893 viene scoperto e i rapporti si interrompono; inizia così la sua attività da libero professionista.
PRAIRIE HOUSES (Case della prateria) 1889 – 1909
In quegli anni Wright inizia ad elaborare la sua visione dell'architettura e del modo di abitare. Ogni individuo dovrebbe avere una sua casa e questa casa dovrà essere parte della natura.
La tipologia dell'architettura domestica americana viene trasformata e scomposta secondo precise regole. Le nuove composizioni, organizzate generalmente su due assi, hanno come perno il camino e terminano verso l'esterno con dei portici ottenuti con l'aggetto del tetto; nascono così le "prairie houses" tra le quali citiamo: la Winslow House (River Forest, Illinois, USA, 1893), la Hickox House (Kankakee, Illinois, USA, 1900), la Willitts House (Highland Park, Illinois, USA, 1902), la Boynton House (Rochester, New York, USA, 1908) e la Robie House (Chicago, USA, 1908 - 1909).
IN EUROPA 1909 – 1911
Nell'autunno del 1909 rompe con l'ambiente americano e compie un lungo viaggio in Europa. Con la sua seconda moglie si trasferisce a Firenze e vi risiede per più di un anno. Verso la fine del 1911 ritorna negli Stati Uniti e sul "colle splendente" (Taliesin East) apre il suo nuovo studio d'architettura.
Nel 1915 un inserviente della comunità-studio di Taliesin I in preda a una follia omicida, uccide sette persone (tra cui la seconda moglie di Wright e i suoi due bambini) e mette a fuoco l'edificio.
Wright si riprende a fatica. Si risposa per la terza volta e si reca in Giappone dove ha ricevuto dalla famiglia dell'imperatore l'incarico di edificare l'Imperial Hotel (1916 - 1922, demolito nel 1968). L'Imperial Hotel è una gigantesca costruzione concepita con criteri antisismici che resisterà in maniera eccezionale al terremoto del 1923 che distrusse Tokyo.
I MAYA DELLO YUCATÁN 1917 – 1924
Dopo il successo dell'esperienza giapponese e dopo aver perso la terza moglie e dopo averne trovato una quarta Wright incomincia una nuova ricerca.
La ricerca si direziona verso l'architettura autoctona. Le costruzioni dei Maya di Chichén Itza nello Yucatán e le strutture formali dei pellirossa sono il riferimento per le nuove composizioni. Di quel periodo sono la Hollyhock House (Barnsdall House - Olive Hill, Los Angeles, California, USA, 1917), la Millard House (Pasadena, California, USA, 1921) la Sowden House (Hollywood, California, USA, 1920 - 1924) e la Ennis House (Los Angeles, California, USA, 1920 - 1924).
GLI ARCHITETTI EUROPEI 1924 – 1934
Nel 1924 un nuovo incendio distrugge il ricostruito Taliesin II. Nel 1925 risorge (come una fenice) Taliesin III. La recessione del 1929 rallenta l'attività dello studio che viene trasformato in "bottega".
Nel 1932 Wright partecipa al MOMA di New York all'importante mostra di Architettura Contemporanea. Conosce Mies, Le Corbusier e altri architetti europei. Lo stimola che arriva dall'Europa spinge gli uomini di Taliesin a sviluppare nuove ricerche. Nasce Broadacre City, la risposta americana alla Ville Radieuse di Le Corbusier.
GLI ANNI TRENTA
Nella seconda metà degli anni trenta Frank Lloyd Wright ritorna con un linguaggio rinnovato. L'utilizzo del cemento armato e la ricerca razionalista dei colleghi europei non hanno lasciato insensibile il maestro di Taliesin.
In quegli anni Wright realizza le opere più fortunate e che hanno avuto una grande successo di pubblico. In particolare costruisce tra il 1936 e il 1939 la sua opera più famosa in assoluto. Per dirla con le parole di Bruno Zevi:
"che... segna l' apice poetico del metodo organico e la massima vetta raggiunta dalla libertà creativa"
“In una magnifica foresta, uno sprone di solida roccia che sorge a fianco di una cascata... la soluzione naturale apparve quella di sospendere in aggetto la casa al suo sostegno roccioso, sopra la cascata. La prima, tra le case da me costruite, eseguita in cemento armato: e perciò la sua forma si modellò sulla grammatica di questo tipo di costruzione" (F.L. Wright)
È indubbio che la "Casa sulla cascata" (Bear Run, Pensilvania, USA, 1934 -1936) é uno degli edifici più importanti dell'architettura moderna, ed è anche la costruzione che ha sicuramente il maggior numero di ammiratori (tra gli addetti ai lavori e non). Non c`è disegno bidimensionale che la rappresenti egregiamente; la sua struttura, la sua forma, e il suo spazio sono comprensibili unicamente tridimensionalmente.
USONIAN HOUSES (La casa usoniana) 1934 – 1959
La naturale evoluzione delle "case della prateria" (Prairie Houses) sono le "Usonian Houses" (Usonia cioè gli USA). Per Wright l'edilizia domestica è un tema che non va trascurato, e come nelle Prairie Houses anche le Usonian Houses si basano sul principio: "per ogni uomo uno stile" e per ogni sito un progetto conforme.
Le nuove case non sono più impostate su uno schema a croce con il camino centrale. Le ultime tipologie sviluppate da Wright presentano una maggio integrità spaziale; la cucina diventa parte del soggiorno e il tutto si sta adattando al nuovo modo di vivere degli americani. La Rosenbaum House (Florence, Alabama, USA, 1939), l'Alma Goetsch - Katherine Winkler House (Okemos, Michigan, USA, 1939) e Sturges House (Los Angeles, California, USA, 1939) sono tra le più significative case usoniane costruite da Wright.
BROADACRE CITY 1934 – 1958
Wright con Broadacre City (ampio acro) propone di urbanizzare l'intero territorio (Città regione) assegnando ad ogni abitante un suo pezzo di terra (un acro = 4047 mq). La città è proiettata orizzontalmente e la comunicazione è vinta da futuristici mezzi di trasporto
L'altra possibilità (la provocazione) e quella di costruire delle gigantesche strutture che possano contenere centinaia di migliaia di persone: "The Illinois" (Il grattacielo alto un miglio, Illinois, USA, 1956).
Scrive Bruno Zevi: "Con dieci Illinois si può radere al suolo l'intera isola di Manhattan. Utopie ?..."
Wright ha studiato nei minimi dettagli la sua "Città cielo" di 528 piani, ecco alcuni dettagli: 130'000 abitanti, 76 ascensori ad energia atomica, 15'000 posteggi. Terrazze per 150 elicotteri. Membrature in alluminio e acciaio inossidabile. Fondazione antisismica a radice rastremata.
LA SPIRALE 1940 – 1959
Negli anni quaranta la sperimentazione wrightiana si accentra sulle possibilità funzionali e formali delle matrici incurvate.
La pianta degli uffici Johnson Wax è generata da cerchi. Nel tempo i cerchi acquisiscono la terza dimensione e con il Guggenhaim Museum (New York, USA, 1946 - 1959) la continuità spaziale.
COME IN UN FILM
Nel 1949 il regista King Vidor realizza un film: " La fonte meravigliosa" interpretato da Gary Cooper che trae ispirazione dalla vita e dalle vicissitudini di Frank Lloyd Wright.
La vita di Wright fu una grande saga, le sue vicende passarono dalla stampa scandalistica al cinema e la
sua vita fu un romanzo che si concluse il 9 aprile del 1959 a Phoenix in Arizona con la morte del protagonista principale all'età di 90 anni. (D.G.04)