Materie: | Tesina |
Categoria: | Storia Dell'arte |
Download: | 186 |
Data: | 24.05.2007 |
Numero di pagine: | 4 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
L’Opera
L’opera narra la storia di un paesino della Marsica,simbolo dell’universo contadino.I materiali autobiografici si fondono nella storia,legandosi alla lotta di Silone contro l’ingiustizia e gli abusi del potere istituzionale.Il tema documentario è quello della lotta tra “cafoni” e borghesi,ma la funzione è sia di denuncia per l’oppressione e i soprusi subiti dai contadini,sia di auspicio per la formazione di una coscienza sociale liberata dalle ataviche rassegnazioni.
Per i fontamaresi le loro disgrazie e la loro vita stessa è diventata tanto comune e abitudinaria che tutto ciò che accade al di là dei monti,che vengono posti come confine di questa condizione,viene visto come uno spettacolo da guardare che non li interessa direttamente.Fontamara diventa così la vicenda degli emarginati,visti nel momento in cui rifiutano la loro condizione ed entrano in contrasto con la società,col sistema del momento,il fascismo.Il portavoce di questa nuova coscienza è Bernardo Viola che assurge a un nuovo,seppure impreciso livello di dignità trascinato in una lotta istintiva,che si nutre di speranze e che lo porterà prima subire le torture della milizia fascista poi alla morte.Ma è il primo “cafone” a morire in nome di una causa collettiva e quindi il suo sacrificio si dimostra necessario per la propagazione della fede nella giustizia tra i fontamaresi che si uniscono per trovare insieme una soluzione,un modo per uscire da quella condizione.
E quindi sotto l’esempio di Bernardo Viola ci si inizia ad opporre a quel sistema,il fascismo,che difendeva tirannicamente gli interessi economici e i privilegi sociali e politici della classe dominante,a discapito quindi dei piccoli proprietari terrieri o ancor di più dei contadini dei piccoli centri che vivono nell’ignoranza e nella superstizione e sono quindi incapaci di ribellarsi a questa tirannia che solo in un secondo momento e per bocca di Mussolini,uomo di indubbio fiuto tattico e senso dell’opportunità passa a difesa degli interessi industriali e capitalistici.
Tutta la storia si svolge nel corso di un estate a Fontamara.Viene dato il nome di Fontamara a un piccolo borgo di contadini situato nella Marsica a nord del prosciugato lago del Fucino,ai piedi di una montagna.Ma Fontamara somiglia ai tanti villaggi meridionali un po’ fuori mano quindi un po’ più arretrati,miseri e abbandonati degli altri.Poche case irregolari,informi annerite dal tempo e rovinate dalla pioggia e dagli incendi con i tetti malcoperti da tegole e rottami d’ogni genere.C’è una piccola chiesa e una piazzetta che è il centro del paese,e di qui passa l’unica via principale,per il resto sono solo vialetti.E’ un villaggio come tanti ma per chi vi nasce e cresce il cosmo!E la vita qui si svolgeva sempre uguale per gli uomini,ormai da varie generazioni e nessuno mai aveva pensato che quelle abitudini potessero essere cambiate.La scala sociale non conosce a Fontamara che due gradini.La condizione dei cafoni,raso terra e un po’ più su quella dei piccoli proprietari terrieri e degli artigiani.La maggior parte di questi trascinano la vita come una pesante catena di piccoli debiti per sfamarsi e di estenuanti fatiche per pagarli.Come una monotona via crucis di gente che da generazioni suda sangue dall’alba al tramonto per mettere da parte qualcosa e non ci riesce.E questa realtà è in stridente contrasto con l’immagine pittoresca delle campagne meridionali dove i contadini in costumi tradizionali vanno al lavoro cantando felici in coro mentre dal boschetto si sentono gli usignoli.A Fontamara non è così la realtà è diversa,i contadini vestono di stracci,non c’è bosco perché la montagna è brulla arida e non ci sono uccelli che cinguettano e i contadini non cantano nemmeno da ubriachi,piuttosto è loro abitudine bestemmiare e imprecare contro Dio per ‘ringraziarlo’ per ciò che gli ha dato.
Ignazio Silone – Vita
Ignazio Silone è lo pseudonimo di Secondo Tranquilli nato in un piccolo borgo rurale in provincia dell’Aquila agli inizi del ‘900.Ben presto un terremoto pone Silone di fronte ad episodi raccapriccianti come la morte di alcuni familiari che gli insegna che i rapporti sociali sono spesso falsi e sleali e lui disgustato dai soprusi,dalla violenza,dall’ipocrisia combatterà tutta la vita per aiutare i poveri e si schiererà al loro fianco in molte occasioni. Questo il motivo della militanza tra i rivoluzionari,del suo prendere posizione contro la vecchia società e il sistema politico che rappresenta. Inizia cosi’ a scrivere,già molto giovane degli articoli per l’ ”Avanti!”,poi a Roma entra a far parte della gioventù socialista e si oppone già da subito al fascismo.E’ tra i fondatori del PCI e redattore di vari giornali ma per via di persecuzioni fasciste viene costretto a vivere da clandestino e a occuparsi dei suoi giornali di nascosto.Dopo l’approvazione delle leggi in difesa del regime,vengono sciolti tutti i partiti e viene abolita la libertà di stampa. E qui c’è un suo distacco dal partito per l’opposizione alla politica di Stalin o meglio per l’incapacità di difendere lealmente i propri principi,senza la necessaria ‘eliminazione fisica degli avversari.In questo clima di crisi politica il fratello minore viene arrestato con l’accusa di appartenenza al partito comunista illegale e viene spesso torturato,soggetto quindi a sofferenze fisiche che ricorreranno spesso anche nelle opere del fratello,intanto fuggito in Svizzera.Qui accanto a un’intensa attività culturale con la pubblicazione di alcuni giornali svolge anche un’intensa attività letteraria,con la pubblicazione a Zurigo di Fontamara,in tedesco,nel 1933(il romanzo sarà completamente ignorato in patria per almeno un ventennio).Intanto lo scrittore costretto dai fascisti viene internato a Davos poi a Baden,qui pubblica’Il seme sotto la neve’e dopo qualche anno rientra in Italia dove aderisce al Partito Socialista e continua la sua attività come giornalista mantenendo i suoi principi,opponendosi a qualunque ingiustizia o abuso di potere fino alla morte nel 1978 dopo una lunga serie di malattie e avvenuta per un attacco cerebrale.
Silone appartiene alla corrente dei neorealisti e quest’opera rappresenta in pieno le caratteristiche del movimento.
Dopo la fine del fascismo e la caduta della monarchia si iniziano ad abbandonare i vecchi modelli artistici e letterari perché c’era il bisogno di uscire dai vecchi schemi,di abbandonare quegli idoli e quei miti ormai caduti per rappresentare attraverso l’arte una nuova realtà,quella del popolo.Quindi si ha un’arte che segue le trasformazioni politiche e sociali di questo periodo.Una sorta di cronaca molto realistica che rispecchia ciò che veramente accade nel Paese.E Fontamara racconta le reali vicende di un piccolo paesino del Centro-Sud a contatto con la nuova società e il nuovo governo,quello fascista.