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Categoria: | Scienze |
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Testo
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
Ogni articolazione si compone di due ossa che si muovono tra di loro. Il punto delle ossa in cui si affacciano l'un l'altra è ricoperto da una cartilagine articolare e lo spazio in cui avviene il movimento è costantemente lubrificato da un grasso speciale: la sinovia.
La parte esterna dell'articolazione è protetta dalla capsula articolare e la membrana sinoviale ne ricopre tutta la parte interna. La guaina sinoviale è un manicotto che circonda i tendini dei muscoli che muovono le dita delle mani e dei piedi. Quando si infiamma siamo in presenza di una sinovite.
La cartilagine articolare ha il compito di ridurre l'attrito tra le ossa che formano l'articolazione favorendone il movimento. un'articolazione, quando normale, presenta un attrito così basso, che solo un uso veramente eccessivo o un trauma, riesce a logorarla.
È interessante notare che la cartilagine non possiede capillari sanguigni o linfatici e solo il 5% del suo volume è occupato dalle cellule (condrociti). La sua buona salute dipende dall’azione di pompa (compressione-rilasciamento) esercitata dai vari movimenti. La compressione fa spostare il liquido sinoviale nello spazio articolare e da qui nelle venule. Nella fase di rilasciamento, il liquido entra nella cartilagine per assorbimento.
Per evitare l'usura di un'articolazione è necessario che:
vi sia del movimento, non traumatico, che renda efficaci ed attive le varie parti che la costituiscono,
venga costantemente alimentata con specifiche proteine anabolizzanti, chiamate "aminoacidi collageni",
la sinovia sia sempre presente in quantità sufficiente, rimanga fluida ed il suo pH si mantenga nei giusti valori,
le ossa interessate si mantengano sane e robuste, pertanto non deve mancare il Calcio che fortifica le ossa. In caso contrario diventano porose (Osteoporosi) e ciò danneggia le superfici d'attrito,
non deve mancare il Magnesio, che sostiene l'attività del Calcio ed aiuta i movimenti muscolari.
Le malattie reumatiche o osteoarticolari
Il concetto di base, che dovrebbe sempre essere tenuto presente, è che una malattia non è altro che il risultato di una Legge naturale che è stata infranta. Pertanto, per fare in modo che si instauri un processo di guarigione, è necessario che le Leggi della natura vengano rispettate (Dr. H.J. Tilden).
Tanto tempo fa, quando le articolazioni facevano male e diventavano rigide provocando dolore, si pensava che vi fosse un'unica origine e si parlava di malattia reumatica o reumatismo. Pertanto, con questi termini assai generici e di significato estremamente ampio, si indicavano i vari problemi in qualche parte dell'apparato locomotore (ossa, articolazioni, muscoli, tendini, ecc.).
Con il passare degli anni, si scoprì che la patologia presentava varie aspetti, ben definibili ed inquadrabili sia come eziologia che sintomatologia, nacque allora la "Reumatologia". La prima patologia inquadrata fu la Gotta, a cui seguirono le Artriti infettive e le para-infettive. Furono quindi identificate la Spondilite anchilosante, l'Artrite reumatoide (AR), le Connettiviti e le Artriti giovanili. Si riuscì ad isolare e rendere quasi innocuo il Reumatismo articolare (Febbre reumatica o malattia Bouillad).
Comunque, per quanto segue, l'Artrite si riferisce a quei cambiamenti infiammatori che colpiscono singolarmente o diversamente, i tessuti delle articolazioni: (1) la cartilagine, (2) le ossa adiacenti, e (3) la membrana sinoviale che rinforza e lubrifica le giunture. Viceversa, i Reumatismi colpiscono i tessuti morbidi che stanno al di fuori delle articolazioni.
Secondo l'Arthritis Foundation (1), con la dicitura "Artropatie" o "Malattie osteoarticolari," si includono circa 100 differenti patologie, che possono colpire le articolazioni e il tessuto connettivo in tutto il corpo. Generalmente causano dolori, gonfiori e spesso diventano croniche. Quelle di tipo cronico-evolutivo e potenzialmente invalidanti, affliggono in Italia circa 5,5 milioni di persone, con la seguente distribuzione:
Artriti, Artrosi, Osteoartrosi (70%),
Reumatismi extra-articolari (12,7%),
Artrite reumatoide (7,4%),
Spondilite anchilosante o spondilo-artriti (5,5%),
Gotta (2%),
Connettiviti (0,6%),
Reumatismo articolare acuto o Malattia reumatica (0,01%),
Altro (1,8%).
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REUMATISMO
Non aspettare che la tua sofferenza diventi insopportabile, e le tue giunture si siano avviate alla distruzione, in attesa che tu faccia qualcosa per la tua condizione correggendo e rimuovendo le sue cause. Prima riesci a recuperare la salute e meno danno sarà fatto al tuo corpo (Dr. Herbert. M. Shelton).
La parola "Reumatismo" deriva dal greco rheo, che significa "scorrere". Infatti, secondo l'antica teoria degli umori, i dolori ed i disturbi sembrano "scorrere" da un'area all'altra. Con questo termine si comprendono vari sintomi che possono interessare muscoli, ossa, articolazioni ed altri sedi.
Il termine indica varie sindromi relative a viscere, muscoli, ossa e articolazioni. Dal punto di vista scientifico i reumatismi sono malattie che interessano le articolazioni (reumatismi extra articolari che interessano tendini e muscoli, artrite reumatoide, artrosi, spondiloartriti ecc.). È un tipo di patologia che colpisce maggiormente in età avanzata: fra i 18 e i 60 anni solo il 18% della popolazione, sopra i 60 anni l'80%. I reumatismi (a eccezione di alcune forme extra articolari) sono cronici. La terapia medica dipende dal tipo di patologia.
"Generalmente le varie forme di reumatismo: nevralgia, lombaggine, sciatica, reumatismo muscolare, nevriti, gola infiammata, dolori vari ecc., seppur talvolta molto dolorose, tendono ad avere un decorso limitato e sono perciò meno temute dell'artrite nelle sue varie forme. Va però sottolineato che queste forme "leggere" di reumatismo, sono frequentemente il campanello di allarme che segnala l'arrivo dell'artrite. Purtroppo, assai spesso i primi segnali sono sottovalutati, e vengono soppressi con medicine, bagni, massaggi, manipolazioni, ecc. Così facendo non si comprende che la causa del problema non viene rimossa e nulla potrà prevenire il suo progredire verso uno stato cronico che può portare all'invalidità" (Brano del Dr. Victor, P. Fleming, M.B., M.D. (Dal Dr Tilden's Health Review and Critique, 1936).
Reumatismo extra articolare acuto
Viene anche chiamato Malattia reumatica, Febbre reumatica o Malattia di Bouillard. Generalmente dipende da una rara complicazione di un’infezione acuta delle alte vie respiratorie (faringe), provocata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A. Solitamente compare 10-12 giorni dopo l'infezione stessa. Può interessare vari organi tra cui: cuore, vasi arteriosi, articolazioni, il sottocute ed anche il sistema nervoso centrale. La zona più pericolosa è quella cardiaca. Un tempo era comune, oggi è piuttosto raro (circa 500 casi annui in Italia).
La terapia medica si avvale sul riposo assoluto e sulla somministrazione di penicillina, in forti dosi iniziali e in dosi di mantenimento somministrate per anni, oppure di eritromicina in caso di allergia) per prevenire le complicazioni cardiache. Nella cardite severa i farmaci di prima scelta sono i cortisonici.
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ARTRITE
C'è una causa per l'artrite; e questa causa non è un'entità negativa, organizzata, che ti attacca senza che tu l'abbia cercata e comincia il suo lavoro devastante. L'artrite non è un mostro pauroso che, senza alcuna provocazione, balza su di te dal suo nascondiglio nel buio. Se sei affetto da artrite non devi biasimare che te stesso. Sei tu che costruisci le tue malattie e sei l'architetto delle tue miserie (Dr. Herbert. M. Shelton).
La parola "Artrite" deriva dal greco "àrthron", che significa articolazione e dal suffisso "ite" che indica infiammazione. Pertanto vengono indicate con questo termine varie patologie che comportano infiammazione a carico dei tessuti molli di una o più articolazione.
Le Artriti possono essere suddivise in acute (più diffuse) e croniche. Le parti più colpite sono: polsi, ginocchia, gomiti, fianchi, spalle, dita delle mani e dei piedi. Tra le possibili cause troviamo: infezioni, problemi nel sistema immunitario, attacco di gotta, ecc. I microrganismi possono causare l'Artrite arrivando dall'esterno attraverso ferite, oppure per via indiretta tramite la circolazione sanguigna.
La Medicina Ufficiale cura quelle acute e infiammatorie con farmaci antimicrobici, antibiotici o sulfamidici (soprattutto gli inibitori della Cox-2 che presentano meno effetti collaterali). Per le Artriti croniche usa i cortisoni. Sono consigliate anche le cure termali, la dieta, gli integratori alimentari, la fisioterapia e i massaggi.
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ARTROSI - OSTEOARTROSI
L'artrosi dovrebbe essere riguardata solo come un sintomo complesso. È basata su una perversione metabolica che potrebbe portare a uno delle cento diverse malattie. C'è qualcosa di veramente sbagliato con la nutrizione quando le ossa crescono insieme, i tessuti si logorano e si arriva allo storpiamento più orribile (Dr. Herbert. M. Shelton).
L'artrosi è una malattia non infiammatoria che provoca la degenerazione dei tessuti di una o più articolazioni. Inizialmente colpisce la cartilagine articolare, nel tempo può arrivare ad interessare anche le ossa diventanto Osteoartrosi.
L'Osteoartrosi, è una malattia caratterizzata dalle alterazioni metaboliche del condrocito, ossia della cellula che costituisce la cartilagine a cui si aggiunge la degenerazione dei tessuti ossei dell'articolazione. Le aree colpite più frequentemente sono: le dita della mano, il ginocchio, la colonna vertebrale (Artrosi cervicale, Artrosi lombare) e le anche (Artrosi vertebrale o Spondilite anchilosante). Ciò non toglie che possa colpire anche le altre articolazioni.
Generalmente si differenzia dall'Artrite reumatoide (AR) perchè colpisce solo un lato del corpo (ad esempio solo la mano destra), mentre l'AR lavora in modo simmetrico, se colpisce la mano destra, colpirà anche la sinistra.
Talvolta il dolore e la rigidità affliggono tutta la zona circostante l’articolazione colpita e vi può essere una limitazione nei movimenti. Il dolore tende a peggiorare con il movimento e si allevia con il riposo: i sintomi sono più fastidiosi al risveglio. Quando il dolore si presenta di notte o durante il riposo, la malattia ha raggiunto una certa gravità.
Va notato che, talvolta, un paziente anziano può non provare dolore mentre uno giovane soffre molto. Questo dipende dal fatto che intorno alle ossa artrosiche esistono dei muscoli che possono essere più o meno contratti. Generalmente il dolore non compare quando tali muscoli sono morbidi e rilassati ed, invece, può essere forte se sono duri e tesi. Va notato che la tensione può dipendere anche da cause nervose o preoccupazioni. Se i nervi intorno ai muscoli si presentano compressi e irritati, non solo si può generare un dolore locale, ma può apparire anche a distanza (lungo il braccio, alle mani, produrre formicolii, eccetera).
La Medicina ufficiale non ha ancora scoperto le cause dell'Osteoartrosi, e le cure attuali tendono a bloccare l'erosione della carilagine utilizzando sostanze "condro-protettrici". Il suo approccio terapeutico prevede una duplice azione:
sintomatico: con FANS e salicilati, più raramente gli steroidi,
di fondo: con condroprotettori (fisiodar, condral, donar, hylgan, ecc.).
Nelle forme avanzate si può arrivare ad un intervento chirurgico per sostituire l’articolazione naturale con una protesi.
L'Osteortrosi rappresenta, in tutto il mondo, una delle più comuni malattie a carico delle articolazioni. Nei paesi occidentali, si riscontra radiograficamente nella maggior parte delle persone sopra i 65 anni. Sopra i 75 anni ne soffre l’80% della popolazione. Questa patologia, malgrado i continui progressi tecnologici della medicina ufficiale, sembra tenere in scacco i ricercatori, pare banale, ma rappresenta un onere assai pesante, umanamente e socialmente parlando.
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ARTRITE REUMATOIDE (AR) O POLIARTRITE CRONICA
Nessuno soffrirà mai di reumatismi, artrite, tubercolosi, cancro o qualsiasi cosiddetta malattia, se non ha rovinato la sua salute con cattive abitudini di vita e alimentari, producendo più sostanze tossiche di quanto l'organismo era in grado di eliminare. I reumatismi sono sintomi di una debolezza costituzionale; e "tossiemia" è il nome che diamo alle condizioni organiche che provocano tale debolezza (Dr. Herbert. M. Shelton).
L'AR è una malattia infiammatoria cronica della sinovia, ma può interessare anche le strutture articolari (borse, legamenti, ecc.). L'infiammazione di tali mucose provoca dolore, rigidità, gonfiore, calore e rossore. A questi problemi si possono aggiungere: febbre, anemia, fatica e perdita di peso.
Colpisce prevalentemente le articolazioni, ma può coinvolgere anche il sistema nervoso, l’apparato respiratorio, l’apparato cardiocircolatorio ed il sangue. Le articolazioni colpite possono perdere la loro struttura e la capacità di eseguire movimenti normali.
L'AR può durare molti anni, alternando dei periodi di attività ad altri di remissione. Una sua caratteristica è quella di colpire in modo simmetrico, ovvero sui due lati del corpo contemporanemente. Per esempio, se è interessato il ginocchio destro lo sarà anche quello sinistro. Questo è in contrasto con l'Osteoartrite che può colpire solo un lato del corpo. Pertanto un dolore persistente, accompagnato da gonfiore, in più di un'articolazione in entrambe le parti del corpo potrebbe far pensare ad un'attacco di AR.
La Medicina Ufficiale non ha ancora scoperto le cause di questa malattia, la considera come una Malattia autoimmune, ovvero una disfunzione del sistema immunitario che attacca i tessuti sani delle articolazioni, iniziando così un processo infiammatorio e deleterio per le parti delle medesime. La cura si avvale degli inbitori specifici COX-2 e, nel peggiore dei casi, dell'intervento chirurgico. Sono consigliati anche la dieta ed un corretto esercizion fisico.
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GOTTA
La parola "gotta" deriva da goccia. Infatti, già al tempo dei Romani, si pensava che fosse dovuta a goccie di veleno che, filtrando dal sangue, si depositavano nei piedi. Anche attualmente le autorità riconosciute ammettono che la gotta è dovuta ad una "produzione eccessiva" di acido urico, ma, a dispetto di tutte le ricerche fatte, la Medicina ufficiale non ha ancora scoperto il motivo di questa superproduzione (Dr. Mario Rizzi).
La gotta è una malattia cronica che genera gonfiore e dolore intenso, inizia in una articolazione, ma, in seguito, ne può colpire più di una. Questo fatto, nelle persone anziane, la rende simile all'AR. Una diagnosi corretta può essere ottenuta con la storia medica dettagliata e un test di laboratorio in grado di identificare la presenza di urato monosodico nell'articolazione colpita. Può essere acuta (con attacchi ricorrenti), oppure cronica. Colpisce soprattutto l'uomo (95% dei casi) tra i trenta e i quarant'anni e, in pochi casi, la donna dopo la menopausa.
Si manifesta con attacchi infiammatorie acuti alle articolazioni dovuti ad accumulo di depositi uratici nei tessuti. Se non vengono rimosse le cause evolve diventando una patologia cronica invalidante.
La terapia medica si propone i seguenti obbiettivi:
prevenire gli attacchi acuti ricorrenti,
interrompere l'attacco acuto,
prevenire la formazione di tofi evitando ulteriori depositi di cristalli di urato monosodico ed eliminare i tofi già esistenti.
Va precisato che tale terapia parte dal presupposto che l'organismo produca più acido urico del normale, si tende a riportare la sua concentrazione nel sangue sia aumentando l'escrezione di acido urico, con un farmaco uricosurico, sia bloccandone la produzione mediante l'allopurinolo. Nella gotta tofacea, malattia grave, vengono usanti quotidianamente entrambi i farmaci.
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