L'inquinamento idrico

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Categoria:Scienze

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Testo

Acque inquinate
Introduzione:
L'acqua è un bene molto prezioso che tra molti anni probabilmente diventerà pregiato quanto il petrolio, dato che con l'inquinamento e lo scioglimento dei ghiacciai (importantissime riserve d'acqua per i periodi di siccità) sopratutto in estate anche in molte regioni italiane è molto difficile riuscire ad avere acqua dolce a sufficienza per soddisfare le richieste.
In regioni come la Sicilia poi il problema più grave è che le tubature che portano l'acqua sono rovinate e perdono un elevata percentuale di acqua. Si calcola che di tutta l'acqua che viene richiesta in Sicilia, solo il 40% arriva al consumatore e viene utilizzata correttamente; il restante 60% viene disperso nel terreno.
Praticamente tutti gli stati Africani, che è certamente il continente più caldo ed arido, la mancanza d'acqua potabile è un enorme problema, e i fondi per poter creare pozzi e acquedotti non sono sufficienti se non a soddisfare i bisogni di qualche piccolo villaggio.

Le fogne che scaricano a getto continuo i liquami (le acque sporche) nelle acque dei fiumi e dei laghi è una delle cause d'inquinamento.
I laghi e i fiumi riescono fortunatamente a depurare da soli le loro acque grazie ai batteri “decompositori”che li contengono. Tuttavia questa capacità di “auto depurarsi” è limitata.
Le fogne scaricano più liquami di quanti batteri decompositori riescono a trasformare in innocui sali minerali, è chiaro che l’acqua s'inquini, e il fiume o il lago diventa una maleodorante fogna a cielo aperto.
Molti fiumi sono inquinati dagli scarichi delle industrie specialmente da quelle chimiche.
Le sostanze inquinanti uccidono qualsiasi forma di vita nei corsi d’acqua, anche i detersivi, comunemente usati, lasciano tracce di schiuma biancastra sulla superficie di molti corsi d’acqua. Le acque inquinate, quindi, sono un pericolo anche per l’uomo.
Attraverso le acque inquinate si possono diffondere gravissime malattie infettive, come il tifo e l’epatite virale. Per porre rimedio a questa situazione bisogna costruire e istallare impianti per la depurazione delle acque.
Per il mare, come le acque interne, gli scarichi provenienti dalle fogne e dagli stabilimenti industriali rappresentano la principale fonte d’inquinamento.
Gli impianti di raffinazione del petrolio sono pericolosi per la vita del mare(incidenti a petrolieri; acqua sporca del lavaggio delle navi).
Nel momento in cui succedono incidenti, il velo di nafta che galleggia sul mare, impedisce all’ossigeno dell’aria di sciogliersi nell’acqua e tutti gli organismi marini sotto a esso muoiono soffocati.
I drammi ecologici non finiscono qui: migliaia d'uccelli marini che si tuffano nell’acqua alla ricerca di cibo si avvelenano e muoiono; oppure, imbrattati di petrolio, si appesantiscono a tal punto di non poter più volare e annegano.
I fiumi scaricano in mare, un'imponente massa d’acqua inquinata.
Le cause dell’inquinamento:
Le acque sono vittima di un forte inquinamento prodotto dall’uomo.
Cent’anni fa l’inquinamento maggiore era prodotto dalle acque nere non incanalate nelle fognature e dagli scarichi delle prime industrie; oggi le cause dell’inquinamento derivano fondamentalmente dall’uso di fertilizzanti e pesticidi nell’agricoltura e da operazioni in cui sono coinvolti petrolio e gas.
Nei paesi in via di sviluppo queste cause si combinano in modo esplosivo con l’assenza del trattamento igienico delle acque reflue urbane (il 90% viene scaricato direttamente nei fiumi, nei laghi o nel mare).
Le falde acquifere:
anche le acque sotterranee, che costituiscono una delle principali risorse per l’approvvigionamento potabile, sono vittima dell’inquinamento.
Ma in questo caso il danno ambientale diventa ancora più grave: perché l’acqua si accumuli nei bacini sotterranei occorrono molti secoli e per sostituirla ne occorrono altrettanti.
Il tempo medio di ricambio delle acque di superficie è di 16 giorni, quello delle risorse idriche sotterranee è di 1400 anni e la loro contaminazione può essere irreversibile.
La distruzione da parte dell’uomo di molti territori paludosi e della loro vegetazione ha tolto un efficace filtro contro gli inquinanti nel loro percorso verso le falde.
L’eutrofizzazione:
i fiumi inquinati trascinano verso la foce imponenti quantità di azoto e di fosforo provenienti dall’allevamento, dalle coltivazioni e dagli scarichi urbani.
Questa grande quantità di sostanze nutrienti provoca una forte crescita di alghe che infestano la superficie delle acque e impediscono al Sole di penetrare in profondità modificando l’habitat della fauna acquatica; quando le alghe muoiono si decompongono, sottraggono l’ossigeno all’acqua e provocano la morte di molte specie.
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