Amiat

Materie:Appunti
Categoria:Scienze

Voto:

2 (2)
Download:176
Data:08.02.2006
Numero di pagine:8
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
amiat_1.zip (Dimensione: 218.69 Kb)
trucheck.it_amiat.doc     248.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

AMIAT
Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino
L’AMIAT è l’Azienda che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per la Città di Torino. Nasce come azienda privata, nel 1963,
Il 1 gennaio 1969 costituì l’AMRR (Azienda Municipale Raccolta Rifiuti), apposita azienda municipale per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti urbani.
Dalla metà degli anni ’80 il Comune le affida anche il servizio d’igiene del suolo e nel 1990 cambia il suo acronimo in AMIAT, Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino. Azienda Speciale del Comune dal 1° aprile 1997, nel 2000 diventa Società per Azioni.
L’AMIAT OGGI
Occorrono solamente alcuni numeri significativi per dare l'idea dello sviluppo dell’AMIAT: l’Azienda conta 14 sedi operative in città; 1940 dipendenti, tra impiegati, dirigenti e operai; 1400 mezzi circolanti, come motocicli, compattatori, spazzatrici, lavastrade; circa 60.000 strumenti e attrezzature, quali cassonetti e campane per la raccolta differenziata e cestini.
PIANI E PROGRAMMI
Nel quadro normativo cui l’AMIAT fa riferimento per impostare e svolgere la sua attività gli atti più importanti sono tre:
Il primo è un Decreto legislativo chiamato Decreto Ronchi, che accoglie ed attua le proposte comunitarie definendo un sistema integrato volto a ridurre la produzione di rifiuti e il loro influsso sull’ambiente favorendo il recupero e il riciclaggio.
Il secondo è il Programma Provinciale per la gestione dei rifiuti nella provincia di Torino.
Il terzo, infine, è il Piano Comunale che stabilisce gli indirizzi generali del sistema politico riguardante i rifiuti della Città di Torino e il modello organizzativo e impiantistico per il quinquennio 1998/2003.
INVESTIMENTI
Gli investimenti prevedono l’adeguamento continuo del parco mezzi.
I principali compiti nei quali l'AMIAT è quotidianamente impegnata con i suoi addetti e le sedi operative sono due, vale a dire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e l'igiene del suolo. Sono allo studio impianti per il trattamento dei rifiuti speciali ospedalieri e per lo stoccaggio dei rifiuti urbani pericolosi.
Per svolgere questi compiti l’azienda ha predisposto servizi ed impianti.
SERVIZI EROGATI
I principali servizi gestiti dall’AMIAT sono quattro: la raccolta rifiuti, la raccolta differenziata, l’igiene del suolo e il trattamento finale dei rifiuti.
Per la raccolta delle oltre 400.000 tonnellate di rifiuti prodotti dalla città di Torino ogni anno l’AMIAT mette a disposizione oltre 30.000 cassonetti e più di 1.000 veicoli.
GESTIONE DEI RIFIUTI
la gestione dei rifiuti è sicuramente il settore di attività più complesso del quale l’AMIAT si occupa. I nuovi indirizzi normativi, infatti, comportano per l'Azienda nel futuro imminente faticose scelte riguardo le linee di sviluppo, i modelli organizzativi e gestionali e il programma di investimenti.
Per gestire le circa 500.000 tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno in Torino, i servizi principali sono la raccolta dei RSU (rifiuti solidi urbani) - la raccolta dei RSA (rifiuti solidi assimilabili agli urbani), cioè i rifiuti prodotti nei mercati - la raccolta dei rifiuti ingombranti - le raccolte differenziate - i Centri Multiraccolta.
Le raccolte differenziate, considerate ormai ovunque la soluzione più adatta sia per ridurre l'impatto con l'ambiente e i costi di gestione e trattamento, sia per recuperare preziosi materiali da riutilizzare, riguardano i materiali recuperabili (la carta, il vetro e le lattine, la plastica, gli indumenti usati e i tessuti, il legno, gli scarti di potature e l’erba tagliate nei giardini, frazione organica) e i RUP (rifiuti urbani pericolosi) quali le pile esaurite, i medicinali scaduti e le siringhe usate, gli oli esausti, gli accumulatori, le vernici,le colle, gli smacchiatori, gli insetticidi. Attualmente esistono due Centri multi-raccolta (in corso Brescia e in via Salgari) dotati di personale e attrezzature ove i cittadini possono portare i rifiuti pericolosi e quelli ingombranti, ma presto l'Azienda ne realizzerà di nuovi, con l'obiettivo finale di dotarne tutte le Circoscrizioni.
IL SISTEMA INTEGRATO DI SMALTIMENTO
Per Sistema Integrato di Smaltimento (SIS) si intende una rete di impianti che subentrino all'attuale discarica, che sarà esaurita nel 2003, rispondendo nel modo migliore alle esigenze e ai problemi attuali del trattamento dei rifiuti solidi urbani.
La nuove direttive nazionali e la mutata coscienza dei cittadini riguardo ai temi ambientali, in prima posizione quello della gestione rifiuti, impongono soluzioni concrete e differenziate.
GLI IMPIANTI
L’impianto a interramento controllato Basse di Stura
In Amiat il futuro riguardo il sistema integrato di smaltimento è già cominciato. L'impianto a interramento controllato Basse di Stura ha una superficie di circa un milione e duecentomila metri quadrati, dei quali circa 900.000 in uso e 300.000 già trasformati in parco, ed è la seconda per importanza in Europa. Le sue eccezionali potenzialità hanno consentito finora alla città di non trovarsi in situazioni di emergenza come altri importanti comuni italiani.
Peraltro i costi di gestione più bassi rispetto alle discariche private e gli incassi ricavati da conferimenti di rifiuti da parte di altri Comuni hanno permesso di mantenere la tassa a livelli inferiori rispetto alla media nazionale.
La discarica ha chiuso nel 2003.
All'impianto a interramento controllato Basse di Stura si è aggiunta dal 1997 la Piattaforma Fenoglio di S.Mauro Torinese per il trattamento e il recupero degli elettrodomestici usati. Oltre a costruire impianti l'Amiat produce conoscenza: i tecnici e i progettisti hanno acquisito in questi anni una conoscenza approfondita dei sistemi di smaltimento con recupero di energia alternativi alle discariche, sistemi da tempo operativi in ambito internazionale.
Siamo pronti a dare il nostro contributo qualificato al sistema di trattamento rifiuti che la Città di Torino riterrà migliore nell'interesse degli utenti e dell'ambiente.
L’impianto di compostaggio di Borgaro T.se
Questo impianto tratta il materiale organico proveniente dalle raccolte differenziate domestiche, gli sfalci e potature delle aree verdi pubbliche e private, ecc., e produce compost di buona qualità destinato alla commercializzazione. In parole povere l'impianto di compostaggio di Borgaro Torinese trasforma i rifiuti organici raccolti in modo differenziato in concime per l'agricoltura
GLI SVILUPPI FUTURI
Nel futuro prossimo della gestione dei rifiuti c'è il SIS. Il Sistema Integrato di Smaltimento, la cui realizzazione è stabilita dal Programma Comunale per il 2003, prevede la raccolta differenziata al 50% e la progettazione di una serie di impianti .
GLI ISPETTORI ECOLOGICI
Nell'aprile del 1995 l'Amiat, d'accordo con il Comune di Torino, decise di creare la figura degli ispettori ecologici, ponendosi come obiettivo principale quello di ottenere dai cittadini torinesi un atteggiamento più sensibile alle problematiche ambientali e di collaborazione attiva al mantenimento della pulizia della città.
Tale decisione fu possibile in virtù dell'art. 104 dell'allora vigente Regolamento di Polizia Urbana (R.P.U.), poi sostituito dall'art. 5 del nuovo R.P.U.
Gli ispettori ecologici sono attualmente 15 (di cui 5 donne) e pattugliano quotidianamente la città a partire dalla storica sede di Via Legnano 5.
L’attuale collocazione organizzativa, nell’ambito della Funzione Qualità, rispecchia la volontà aziendale di sottolineare sempre più il ruolo di consulenti dei cittadini e di presidio della qualità del servizio.
Gli ispettori rimangono comunque anche un po’ "sceriffi", in quanto Pubblici Ufficiali incaricati di far osservare le disposizioni del Regolamento di Polizia Urbana (R.P.U.) per le tematiche ambientali, sanzionando gli eventuali illeciti.
Nell'ambito di tale attività, svolta a supporto del Corpo di Polizia Municipale, gli ispettori sono abilitati dal citato art. 5 del R.P.U. a svolgere indagini finalizzate a individuare i responsabili delle violazioni.
Fra le altre attività degli Ispettori, ricordiamo:
la sensibilizzazione dei cittadini sulle problematiche dell'igiene ambientale, nel rispetto dei regolamenti e delle normative vigenti;
l'esecuzione di rilevazioni finalizzate al monitoraggio interno della qualità erogata dall'Azienda e dai responsabili di servizi appaltati;
le azioni di informazione e di controllo nelle scuole, per assicurare la corretta effettuazione delle raccolte differenziate;
le attività di rappresentanza dell’immagine aziendale, in occasione di manifestazioni varie (ad es. inaugurazioni di impianti).
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Tutti i giorni sentiamo parlare nei telegiornali dell'emergenza rifiuti, del rispetto dell'ambiente e di come purtroppo, molte città si trovano sommerse dai rifiuti.
Ben pochi, però, conoscono realmente le dimensioni del fenomeno e sanno come risolvere, nel loro piccolo, un grosso problema.
Non tutti sanno, infatti, che la produzione dei rifiuti aumenta ogni anno di più, soprattutto perché sono i consumi ad aumentare.
Per darne un'idea, possiamo dire che, se nel 1969 venivano raccolti a Torino 183 kg di rifiuti pro capite, nel 2000 ogni cittadino ha prodotto 640 kg di rifiuti domestici, per circa 500.000 tonnellate complessive di rifiuti annue. Di queste, circa 400.000 tonnellate sono rifiuti indifferenziati, mentre 100.000 tonnellate sono rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.
Ciò significa che ogni cittadino raccoglie solamente 112 kg di rifiuti attraverso la raccolta differenziata a discapito dei 418 kg di rifiuti indifferenziati prodotti ogni anno che purtroppo finiscono in discarica.
Ma in discarica non arrivano solo i rifiuti prodotti dai cittadini torinesi: la discarica Basse di Stura accoglie anche i rifiuti solidi di parte dei comuni confinanti, i rifiuti speciali che possono essere assimilati agli urbani e i fanghi prodotti dalla depurazione delle acque. In media, ogni giorno le tonnellate smaltite sono circa 2300, che equivalgono a un palazzo di dieci piani con alloggi di 100 mq.
L’IGIENE DEL SUOLO
Per mantenere puliti i 31 milioni di metri quadrati di suolo cittadino, i 18 di strade ed aree pubbliche e i 13 di spazi verdi, l'Azienda effettua numerosi servizi, fra i quali: lo spazzamento manuale e meccanizzato con lavaggio - lo svuotamento dei 18.000 cestini e altri contenitori per i piccoli rifiuti – la raccolta delle foglie nei parchi, nei giardini e nei viali – la pulizia delle fontane, dei marciapiedi dei ponti, ma anche dei parchi di Stupinigi e La Mandria, ecc.
Spazzamento naturale
L'AMIAT effettua un vero e proprio Presidio Ambientale del Territorio con l'utilizzo di oltre 340 zone di spazzamento manuale con frequenze di intervento diverse a seconda della necessità del tratto di via.
L'intervento comprende la pulizia delle fermate dei mezzi pubblici, dei marciapiedi delle civili abitazioni, la sgrigliatura dei pozzetti stradali.
Svuotamento cestini
I cestini stradali presenti sul territorio cittadino vengono svuotati nell'ambito dello spazzamento manuale e a squadre, secondo le frequenze di servizio di ogni zona.
Raccolta foglie
Da settembre a dicembre si interviene nelle aree ad alta concentrazione di alberi.
Diserbo stradale
Vengono realizzati due interventi specifici ogni anno, con l'utilizzo di personale specializzato, oltre ad interventi sporadici per risolvere problemi contingenti.
Vengono inoltre effettuati alcuni interventi specifici, quali il lavaggio dei ponti, la pulizia delle fontane, la pulizia dei portici del centro (sabato e domenica) e la pulizia dei sottopassaggi.
Spazzamento meccanizzato
Nelle strade dove l'assenza di auto in sosta lo consente, vengono effettuati lo spazzamento e il lavaggio con mezzi meccanizzati. Nelle aree pedonali del centro, su alcuni percorsi dei parchi cittadini e dove la situazione viabilistica lo consente, vengono attivati specifici interventi di spazzamento meccanizzato.
Spazzamento meccanizzato notturno
Lo spazzamento meccanizzato notturno è un servizio pensato per le speciali esigenze di viabilità e di rappresentanza delle zone centrali di Torino. Attivo da marzo a novembre, prevede una radicale pulizia della carreggiata centrale, dove risulta impossibile intervenire nel normale orario di servizio.
Il passaggio notturno delle squadre Amiat e delle macchine spazzatrici e innaffiatrici prevede l'assenza totale di auto ed è quindi preceduto da appositi cartelli di divieto di sosta, posizionati con adeguato anticipo nel tratto interessato. Una o due notti al mese i cittadini e i residenti sono quindi invitati a collaborare evitando di parcheggiare l'auto nella zona interessata, da mezzanotte alle sei del mattino.
IL PARCO SCIENTIFICO
Amiat ha un patrimonio di conoscenze che vuole mettere in comune con i cittadini e i pubblici specialistici. Ciò significa mettere a vostra disposizione i dati e le opinioni sugli argomenti di attualità e le competenze acquisite nella nostra storia di gestione dei rifiuti e dei servizi ambientali.
Il parco scientifico vuole essere un'area interattiva, uno spazio di scambio e discussione. Per questo, accanto alle informazioni e alle conoscenze trasmesse ai navigatori, si aprono finestre di dialogo e di accesso ai siti che in Italia e all'estero sono dedicati alla gestione ambientale, a livello divulgativo o specialistico.

Esempio