La socializzazione dei bambini al telefono

Materie:Tema
Categoria:Scienze Sociali
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Data:31.01.2006
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Testo

La socializzazione è l’insieme di tutti quei processi d’introiezione di valori, norme, competenze e abilità necessarie all’individuo per la sua vita nella società. Questo processo permette l’integrazione dell’individuo nella società e la riaffermazione di essa nel tempo ed è molto importante soprattutto nella prima infanzia.
Ciò è dimostrato, ad esempio, da uno studio effettuato sul rapporto dei bambini con il telefono.
Il lavoro intitolato “Il telefono tra giocattolo, gioco e strumento comunicativo nell’infanzia” condotto da L. Fortunati nel 1995, esegue tre tipi di ricerca: “Il telefono magico”, “I bambini al telefono”, “Il telefono disegnato”.
La prima ricerca attesta che il telefono è uno dei giocattoli più diffuso nella prima infanzia e anche uno dei più graditi dai piccoli. L’educazione al telefono è per lo più legata all’imitazione e all’apprendimento per esperienza diretta e autonoma. L’imitazione infatti è uno dei meccanismi alla base della socializzazione. Il rapporto dei bambini con il telefono è così piacevole perché le madri sono più propense a rendere partecipi i figli alle loro telefonate rispetto agli inizi del secolo passato, tempo in cui si tendeva ad un allontanamento forzato dei bambini dal telefono.
La ricerca ha inoltre dimostrato che i bambini reagiscono alla voce che sentono al telefono in modo più positivo che negativo e in prevalenza si divertono!
La ricerca “I bambini al telefono” pone l’attenzione su due caratteristiche principali del telefono reale che pongono i bambini in una situazione di difficoltà: innanzitutto il telefono richiede una particolare attenzione e in secondo luogo elimina la comunicazione non verbale, molto importante nella comunicazione dei bambini. Il loro linguaggio, infatti, è accompagnato dai gesti che al telefono però non sono né possibili né visibili dall’interlocutore.
Il telefono giocattolo diventa uno strumento d’imitazione e socializzazione al mondo degli adulti; il gioco del telefono, infatti, è un gioco di finzione.
L’interesse dei bambini verso il telefono varia leggermente a seconda del sesso: l’interesse femminile è più tardivo, ma più durevole nel tempo, poiché le bambine sviluppano più precocemente la competenza comunicativa e le abilità verbali, contenuti importantissimi del processo di socializzazione.
Il telefono però è un oggetto che ha a che fare con la tecnologia e quindi comporta sul breve periodo un’accettazione maschile maggiore di quella femminile.
Il telefono durante la crescita diventa per i bambini uno strumento da imparare ad utilizzare autonomamente, ma chi insegna ai bambini a telefonare?
L’insegnamento è principalmente affidato alla mamma seguita dal padre e in minor misura ai fratelli, i nonni e gli zii.
Per telefonare occorre apprendere le formule di apertura e chiusura della telefonata.
Il sociologo De Mauro, ad esempio, afferma: “Queste formule sono molto utili e preziose, sono come un chiodo o cornici a cui apprendiamo il resto della comunicazione in generale; hanno la stessa funzione che ha il titolo di un libro, la testata o i titoli dei giornali, sono dei bulloni a cui si fissa la comunicazione.”
Oltre alla differenziazione riguardante il sesso, esistono differenze anche tra i bambini delle elementari di città e quelli di campagna.
I primi hanno una miglior competenza comunicativa al telefono e il motivo di ciò è sicuramente il fatto che la città costituisce una base per lo sviluppo di una corretta competenza comunicativa.
La famiglia, infine, agisce talvolta in modo poco efficace e lo stesso accade anche con la scuola.
Qui la comunicazione scritta occupa la maggior parte del tempo di apprendimento, quindi alla comunicazione orale è dedicato pochissimo tempo.
Si deduce perciò che non è necessario un insegnamento specifico per l’utilizzo del telefono e che i bambini imparano ad usarlo imitando gli adulti.

NOTE: le parole in corsivo evidenziano gli aspetti della socializzazione in generale (e più precisamente la socializzazione dei bambini al telefono) rintracciati nel testo.

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