Materie: | Scheda libro |
Categoria: | Generale |
Voto: | 2 (2) |
Download: | 159 |
Data: | 22.11.2000 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
concessione-telefono_1.zip (Dimensione: 3.61 Kb)
trucheck.it_la-concessione-del-telefono.doc 21.5 Kb
readme.txt 59 Bytes
Testo
LA CONCESSIONE DEL TELEFONO di Andrea Camilleri
PERSONAGGI: Vittorio Marasciano, Corrado Parrinello, Giacomo la Ferita, fratello di Rosario («Sasà»), Arrigo Monterchi, Carlo Alberto de Saint-Pierre, Calogero Longhitano («Don Lollò») mafioso del posto, Calogerino Laganà uomo di fiducia di Lollò, Gegè altra persona di fiducia di Lollò, Orazio e Rinaldo Russotto fratelli avvocati, Filippo Genuardi («Pippo») marito di Gaetanina («Toninè») figlia di Emanuele Schilirò («Don Nenè»), Rosario la Ferita, ragioniere ed ex amico di Pippo.
RIASSUNTO: la vicenda si svolge tra Palermo, Montelusa e Vigatà. Tutto comincia quando Filippo Genuardi chiede la concessione del telefono chiedendo di allacciarsi a suo suocero Emanuele Schilirò. Allora partono delle indagini per questa concessione, ma per un errore di scrittura Pippo viene scambiato con R. Genuardi e perciò viene segnalato, erroneamente, come pericoloso sovversivo. All'oscuro di tutto Pippo contatta il suo avvocato per dirgli di richiedere il permesso per la palificazione della linea telefonica che avrebbe dovuto occupare nove proprietà altrui. Nel frattempo si viene a sapere che Rosario la Ferita non ha saldato un grosso debito di gioco con il fratello Calogero Longhitano («Don Lollò»), il quale ha chiesto il suo indirizzo a Pippo, che per tre volte glielo ha dato in buono fede, avvertendo però Rosario che per altrettante volte aveva cambiato abitazione. Allora Don Lollò dice a Pippo di uccidere Rosario, lui però sbaglia e lo ferisce ad una gamba. Quindi Don Lollò contatta i nove proprietari che dovevano consentire la palificazione dicendo loro di negare il permesso a Pippo. Essendo Don Lollò molto potente, tutti gli obbediscono e per far sfregio a Pippo gli brucia il quadriciclo a motore, finanziatogli dal suocero, e che per lui era grande motivo di vanto. Nel mentre la ditta che gli forniva il legname, avvertita che Pippo è un sovversivo, gli interrompe i rifornimenti. Allora Pippo si rivolge all'avvocato Orazio Russotto e obbligato da Emanuele Schilirò, Rosario si fa difendere da Rinaldo Russotto, fratello di Orazio. I due fratelli d'accordo scagionano Pippo al quale l'assicurazione paga il quadriciclo, e viene fornito il legname dalla ditta perché sono stati avvertiti dell'errore e tutti i nove proprietari danno il permesso per la palificazione, perché Don Lollò ha capito, dal processo, che non è stato lui a sparare e perciò non ha sbagliato di proposito. Però Rosario la Ferita, che conosce la verità, appena si riprende uccide Pippo e si toglie la vita.
COMMENTO: La concessione del telefono è un bel libro, ricco di colpi di scena e brani movimentati, ed è avvincente per il fatto di essere diviso in cose dette e cose scritte.. Lo ho trovato originale e stilisticamente tipico di Camilleri.
Cerco il testo teatrale di "La concessione del telefono" di Andrea Camilleri