Visione generale dell'umanesimo

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Testo

L’umanesimo italiano , è la prima fase del Rinascimento posta tra la metà del ‘400 e l’inizio del ‘500 , in cui il progresso scientifico e le scoperte geografiche permisero una graduale rinascita dalle statiche e ormai sorpassate concezioni medievali , sia dal punto di vista scientifico , sia da quello sociale , religioso e letterario , ovviamente .
Tutte le nuove scoperte , abbinate agli ottimi risultati economico-commerciali , resero l’uomo sicuro di se , modificando il punto di riferimento , da Dio , alla vita terrena .
La valorizzazione dell’uomo sostituisce la sottomissione e l’assoluta obbedienza a Dio e la paura di peccare tipica del medioevo , si trasforma nel riconoscimento delle capacità umane , e nel obiettivo comune di mostrare l’impegno di ogni individuo per mostrare le proprie capacità in favore della scienza .
La figura dell’uomo viene esaltata per le sue doti fisiche e intellettuali , che gli permettono di studiare ciò che lo circonda , capendo e dimostrando leggi fisiche che gli permettano di giustificare le ipotesi , i quesiti che l’uomo pone a sé stesso .
L’avventura la fa da padrona : l’uomo che prova nuove esperienze , sia in campo scientifico , ma in particolare in quello delle scoperte geografico-commerciali , cerca nuove fonti di ispirazione e cerca cose sempre nuove nel campo dell’arte e della letteratura .
Altra materia di studio affrontata molto fu la filologia , cioè lo studio di testi antichi per rivederli , correggerli e prenderne uno spunto artistico ; in particolare , in questo periodo questo studio della cultura del passato divenne uno stimolo per l’elaborazione di concetti nuovi, grazie anche alla liberazione del grande fermo che imponeva la ricerca di Dio nel periodo medievale .
Cambia radicalmente la visione della vita : si apprezzano sia i momenti positivi sia quelli negativi , perché entrambi formano l’uomo sia culturalmente sia dal punto di vista morale e perché entrambi permettono all’uomo di crescere nella completezza tipica della sua natura .
Contemporaneamente a questa rinascita artistica e scientifica , le lunghe guerre precedenti a questo periodo , permisero la nascita di forti stati nazionali quali la Spagna , la Francia e l’Inghilterra , spesso in conflitto tra di loro non più per contendersi aree geografiche , ma soprattutto per una questione morale , per mostrare alle fazioni contendenti la propria superiorità .
Al contrario la nascita delle Signorie dai resti istituzionali dei comuni , crea in Italia un processo inverso rispetto a quello degli altri stati nazionali come l’Inghilterra , che porterà in seguito alla facile dominazione di potenze più forti ma soprattutto più compatte geograficamente , socialmente e politicamente parlando .
Sempre di più , i principi tendevano ad essere mecenati ( cioè protettori dell’arte , ovvero coloro che con le proprie finanze permettevano agli artisti di esprimersi nella loro pienezza ) , in quanto il fatto di non avere artisti alla propria corte pregiudicava di molto la “qualità” della corte , per la grande importanza che si attribuiva alle arti in generale .
Grazie all’invenzione della stampa , molte persone di diversi ceti sociali ebbero la possibilità di conoscere determinati concetti ed avere le stesse fondamenta culturali che nel medioevo solo i ceti più alti potevano permettersi ; questa invenzione , venne completata con la diffusione anche nei testi colti del volgare , il cui gli episodi più rappresentativi furono la pubblicazione della bibbia in volgare tedesco in Germania e le numerose stampe dell’Orlando furioso dell’Ariosto .
Tipico esempio della fioritura artistica del tempo è la cupola del Brunelleschi , testimonianza della capacità dell’uomo di andare in alto , senza temere Dio .
La letteratura del tempo si può definire eclettica in quanto essa comprendeva tutti i campi , dalla fantasia , alla realtà , dal terreno al divino , dal profano al sacro .
Le università del tempo , inoltre , analizzarono la figura del letterato come divulgatore di sue opere e non , ed esaltarono tutti i generi di opere , in particolare misero in luce le opere “controcorrente“ come ad esempio “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso .
Nasce una nuova corrente artistica ricordata con il nome di “Manierismo” , movimento che evidenziava la mancanza di fantasia degli artisti del tempo , che copiano opere famose del passato , o meglio ripropongono opere del passato sotto una nuova ottica , riviste e corrette dalle sgrammaticature , nel caso dei testi scritti in volgare . La ricerca di forme complesse che accomuna tutti gli artisti di questo movimento , non poté che sfociare nel mettere in evidenza la decadenza della situazione del periodo in cui nacquero le opere originali .
Altro concetto fondamentale fu quello della “questione della lingua” , cioè quella sorta di rivoluzione linguistica che vedeva il latino ed il volgare contendersi il “primato di lingua da usare” .
Specialmente nel ‘500 la questione della lingua diventa un argomento su cui molti dei principali autori del tempo si sbilanciarono , proponendo ognuno una propria soluzione .
Pietro Bembo , propone di confermare il volgare come lingua principale , tanto che tracciò le prime regole grammaticali per dare una forma più elegante al volgare , e che per questo si può considerare il primo vero fondatore della grammatica italiana .
Proponeva come modello per la poesia il Petrarca e per la prosa il Boccaccio , ed esalta il volgare fiorentino , consolidato ormai da regole fisse e riconosciuto dalla maggior parte degli autori del tempo .
Gli scrittori toscani come Machiavelli e Giovan Battista Belli sostengono che il volgare fiorentino è così rinomato grazie al fatto che esso vive principalmente nella forma parlata , e per mantenerne il prestigio esso dovrebbe rimanere usato solo in tale tipologia .
Altri propongono di trarre il meglio da ogni volgare e di creare una nuova lingua , che abbia solo gli aspetti migliori di tutti i volgari .
Baldassarre Castiglione , propone anche di portare avanti solo i propri volgari , dato che non ha senso imitare un volgare che non è il proprio , dato che in esso è contenuto il passato e il folclore della propria gente e dei propri territori d’origine .
Questa è la situazione del ‘500 periodo molto simile a quello attuale in cui gli intellettuali volevano creare una lingua facile da imparare , con poche regole ma precise e che potesse essere comprensibile a tutti ; oggi , il problema è lo stesso : trasformare l’italiano in una lingua con poche regole ma precise e non ambigue , e più veloce da scrivere , implementato anche con parole straniere , che fanno ormai parte del vocabolario quotidiano . Ai tempi di Bembo , questo problema era nato dopo le innovazioni artistiche e scientifiche avvenute nel passaggio da medioevo a rinascimento , oggi l’innovazione è rappresentata dalla nascita dei sistemi informatici , di Internet e non ultima della comunità europea che impone la conoscenza , ad esempio , dell’inglese , lingua da cui provengono molti dei vocaboli che si usano normalmente affrontando un discorso .

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