Storia dei partigiani

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Testo

Farinacci, Roberto (Isernia 1892 - Vimercate, Milano 1945), gerarca fascista italiano. Interventista, fu tra i fondatori dei Fasci di combattimento (1919) e uno dei più attivi squadristi nel Cremonese; promosse il premio di pittura "Cremona", fondò il quotidiano "Cremona nuova" (1922) poi ribattezzato "Il regime". Venne eletto deputato nel 1921 e, tra il 1925 e il 1926, fu segretario del Partito nazionale fascista. Acceso fautore della politica razziale, alla caduta del regime (1943) si schierò a difesa di Mussolini, riparò quindi in Germania e in seguito partecipò alla Repubblica di Salò. Fu fucilato dai partigiani il 28 aprile 1945.
Djilas, Milovan (Nikši 1911-1995), politico e scrittore iugoslavo. Negli anni Trenta aderì al Partito comunista, divenendone uno dei dirigenti nel 1940. Durante la seconda guerra mondiale combatté a fianco dei partigiani di Tito, ottenendo incarichi di rilievo nel governo postbellico. Fu tra i sostenitori della rottura con l'URSS nel 1948. Nel 1953 divenne vicepresidente del partito, dal quale fu espulso l'anno seguente a causa dei contrasti sorti con i vertici politici del suo paese; per questo fu condannato e incarcerato nel 1956. La pubblicazione in Occidente di alcune opere fortemente critiche nei confronti della gerarchia comunista gli procurò un aumento della pena. Rilasciato infine nel 1966, proseguì l'attività di scrittore. Vedi anche Iugoslavia.
Gierek, Edward (Porabka, Bedzin 1913- ), uomo politico polacco. Cresciuto in Francia, si iscrisse al Partito comunista francese nel 1931; durante la seconda guerra mondiale si unì ai partigiani belgi e combatté contro i tedeschi (vedi Resistenza). Rientrato in Polonia nel 1948, fece carriera all'interno del Partito operaio unificato polacco, diventando un dirigente della sezione di Katowice, il capoluogo della regione industriale più importante del paese. Nel 1970, durante il periodo delle agitazioni operaie, Gierek sostituì Wladyslaw Gomulka nella carica di primo segretario del partito. Nel 1980, però, una nuova ondata di scioperi lo costrinse ad abbandonare l'incarico. Espulso dal partito nel luglio 1981, fu arrestato nel dicembre dello stesso anno e a seguito della proclamazione della legge marziale fu incarcerato per un anno.
A PARTE
Le rare iniziative di carattere politico, come la manifestazione fascista al teatro Lirico di Milano (16 dicembre 1944), non ottennero risonanza e dimostrarono l’isolamento in cui agiva la RSI. I suoi destini furono perciò intrecciati alle sorti delle forze di occupazione tedesche, così che la RSI crollò con l’avanzata degli Alleati e con il successo della Resistenza. La morte di Mussolini, giustiziato dai partigiani il 28 aprile 1945, e quella dei principali capi fascisti (Pavolini, Starace, Farinacci) suggellò la fine della RSI.
Robespierre, Maximilien-François-Marie-Isidore de (Arras 1758 - Parigi 1794)

Il 27 luglio 1794, durante la Convenzione nazionale, gli venne negata la parola e poco dopo fu arrestato. Liberato dai suoi sostenitori, venne nuovamente catturato dalle milizie della Convenzione e il 28 luglio fu ghigliottinato assieme a 19 suoi fedeli partigiani, fra cui Louis Saint-Just. Il giorno dopo vennero giustiziati altri 80 seguaci di Robespierre, che si erano messi in luce durante il periodo del Terrore.
Val d'Ossola Vallata del Piemonte settentrionale (nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola)
Durante la seconda guerra mondiale gruppi di partigiani riuscirono a liberare la vallata dall’esercito tedesco e, per un breve periodo (dal 10 settembre al 22 ottobre 1944), istituirono la piccola e indipendente Repubblica dell’Ossola, rioccupata poi dalle soverchianti forze tedesche (Vedi Resistenza in Italia).
Cassola, Carlo (Roma 1917 - Montecarlo, Lucca 1987), narratore italiano. Laureato in giurisprudenza, fu insegnante in Toscana, regione nella quale militò fra i partigiani nella Resistenza. Si devono a queste due esperienze di vita sia l'ambientazione nella regione di numerosi suoi racconti e romanzi, sia il legame dello scrittore con il mondo culturale toscano. L'esordio avvenne durante la guerra, con racconti brevi e prose pubblicate prima in rivista (fu giovane collaboratore di "Letteratura") e poi raccolte nei volumi La visita e Alla periferia (entrambi del 1942).
Il primo testo di successo fu Il taglio del bosco (apparso nel 1949 in rivista e in volume dieci anni dopo, vincitore del premio Marzocco). A quest'opera seguì una produzione particolarmente ricca. Tra i suoi libri più importanti figurano Fausto e Anna (1952), La ragazza di Bube (1960), Ferrovia locale (1968), Monte Mario (1973). Negli ultimi anni Cassola accrebbe il suo impegno sociale, soprattutto in chiave pacifista ed ecologista (Letteratura e disarmo, 1978).
La narrativa di Cassola vuole essere elegante senza però risultare ricercata, ed è infatti adatta a un intrattenimento colto: per questa ragione fu attaccata dagli esponenti della neoavanguardia (Vedi Avanguardia). Edoardo Sanguineti chiamò provocatoriamente Giorgio Bassani e Cassola "le Liale del '63" (Vedi Liala), accusandoli di produrre una facile letteratura di consumo.
Fadeev, Aleksandr Aleksandrovic (Kimry, Tver' 1901 - Mosca 1956), scrittore sovietico. Entrato nel Partito comunista nel 1918, combatté nella guerra civile (vedi Unione delle repubbliche socialiste sovietiche), esperienza che gli ispirò, tra gli altri romanzi, La disfatta (1927). Fra il 1932 e il 1953 fece parte del comitato direttivo dell'Unione degli scrittori sovietici. Risale al 1945 la pubblicazione del romanzo La giovane guardia, sulle gesta dei combattenti partigiani dietro le linee tedesche durante la seconda guerra mondiale. L'ultimo degli Udege (1930-1940) è un lungo romanzo lasciato incompiuto. Fadeev morì suicida.
partigiano agg. Che è parziale, che parteggia per qualcuno o qualcosa; fazioso, intollerante, fatto da partigiani: Guerra p. (v. GUERRIGLIA e RESISTENZA). Canzone p. · S.m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte. - MIL. Combattente volontario appartenente a formazioni irregolari che agiscono nel proprio territorio durante l'occupazione nemica.

Esempio



  


  1. stefano

    tesina per la maturità sui partigiani

  2. stefano

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