Ofioliti o Serpentino

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Testo

OFIOLITI

Il termine ofiolite, deriva dal greco Ofios, serpente, e si deve al loro aspetto variegato e alla colorazione verde-nera, che ricorda la livrea dei serpenti, descrive un'associazione di rocce vulcaniche, plutoniche e metamorfiche estremamente simili, dal punto di vista chimico-mineralogico, ai materiali rocciosi dei fondali oceanici attuali.
Dopo decenni di interpretazioni incerte, agli inizi degli anni '60 venne formulata l'ipotesi secondo cui le ofioliti rappresenterebbero porzioni di antica crosta oceanica incorporate nelle catene montuose durante l'orogenesi.
Nella successiva, rapidissima evoluzione delle conoscenze geologiche, che provocт una vera e propria rivoluzione nelle scienze dalla Terra, l'ipotesi venne ripresa, diventando un importante tassello nella formulazione della Teoria della Tettonica a Zolle.
Secondo le ricostruzioni ispirate a questo modello, gli oceani e le catene montuose rappresentano fasi diverse di uno stesso ciclo tettonico.
Sotto la spinta di moti convettivi divergenti che hanno sede nel mantello terrestre, due regioni continentali possono separarsi e allontanarsi reciprocamente e, attraverso profonde fratture, puт avvenire l'intrusione di materiale, sia fuso sia solido, proveniente dal sottostante mantello: nello spazio che si crea tra i due continenti si evolve l'oceano, i cui fondali sono composti da un particolare tipo di rocce molto dense e pesanti, che costituiscono la crosta oceanica. Nel caso di inversione dei moti convettivi, l'oceano inizia a restringersi e le masse continentali si riavvicinano sino a collidere dando origine alle catene montuose.
Durante le fortissime compressioni che ne conseguono la crosta oceanica tende a sprofondare a causa della sua elevata densitа e viene cosм riportata nel mantello. In questa fase, brandelli di crosta oceanica possono essere incorporati nell'edificio montuoso.
Presenti lungo molte catene (Alpi, Appennini, Balcani, Zagros, Himalaya, Caucaso, Urali), le ofioliti sono di grande importanza per decifrare i movimenti delle zolle, perchй le regioni ai loro lati, oggi contigue, erano un tempo separate da un oceano. Le ofioliti appenniniche, che nella montagna parmense e piacentina formano le imponenti moli dei monti Penna, Aiona e Maggiorasca, sono la testimonianza di un oceano, chiamato dai geologi Ligure-Piemontese, che nel Giurassico separava le zolle continentali africana ed europea.

CARATTERISTICHE

E’ un silicato del gruppo delle cloriti, formula H4 Mg3 Si2 O9,dove il magnesio puт essere parzialmente sostituito dal ferrobivalente o dal nichel. Non si presenta in cristalli distinti ma in aggregati lamellari. Presenta un lucentezza sub resinosa o madreperlacea verde, verdescuro, bruno o nero. Perde acqua per riscaldamento ed и decomposto dal H2SO4.

SERPENTINO

Il Serpentino (come pochi altri materiali) ha il vantaggio di essere di colore chiaro allo stato grezzo, per poi diventare scuro se trattato.
Il Serpentino и una pietra Alpina con caratteristiche particolari in relazione alle sue origini vulcaniche, esso и una alterazione profonda dell'Olivina.
Il Serpentino и di conseguenza inattaccabile dagli acidi normali, anche caldi; resiste bene al calore ed ha elevata resistenza agli sforzi di compressione e di tensione.
Elevatissima la resistenza alla flessione. Resiste bene agli agenti atmosferici; si hanno infatti esempi di monumenti classici italiani dove il Serpentino и esposto da 8/10 secoli e piщ a climi sfavorevoli.

Esempio