La poesia, forme e figure retoriche

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Testo

La poesia: concetti principali

La METRICA è l’insieme delle norme che regolano la lunghezza dei versi e delle strofe, la distribuzione degli accenti e l’alternarsi delle rime; queste norme, che sono state ricavate dalle poesie del passato assunte come modelli, sono state rispettate, anche se con una certa libertà, da tutti i poeti fino alla fine dell’Ottocento.

La FORMA GRAFICA delle poesie si ottiene con le parole e con gli spazi bianchi della pagina. Alle poesie si può dare la forma che si vuole.

Il VERSO è costituito dalle parole che stanno sulla stessa riga.
La lunghezza dei versi si misura contando le sillabe. A seconda del numero delle sillabe i versi si chiamano: bisillabo (2 sillabe), ternario, quaternario, quinario, senario, settenario, ottonario, novenario, decasillabo, endecasillabo, dodecasillabo.
Il verso libero non ha un numero fisso di sillabe: il poeta lo compone senza seguire i modelli della metrica.

L’ENJAMBEMENT è una caratteristica del linguaggio poetico che consiste nello spezzare, tra la fine di un verso e l’inizio di quello successivo, una frase o un gruppo di parole che normalmente si leggono di seguito, senza pause.

La STROFA è un raggruppamento di versi. Fra una strofa e l’altra i poeti lasciano uno spazio bianco. A seconda del numero di versi di cui sono costituite, le strofe si chiamano: ---Distico:2 versi a rima baciata---Terzina:3 versi a rima incatenata—Quartina:4 versi a rima varia—Ottava:6 a rima alternata e gli ultimi 2 versi a rima baciata.
La strofa libera non ha un numero fisso di versi; in essa i versi non hanno un numero fisso di versi e le rime non seguono un ordine prestabilito.

Il SONETTO è una poesia composta da quattordici versi, di visi in due quartine e due terzine.

La RIMA è l’uguaglianza delle lettere con cui finiscono due parole, dall’ultimo accento tonico in poi.
La rima interna è la rima formata da due parole che si trovano entrambe nello stesso verso.
Le rime che seguono i modelli della metrica hanno un nome che indica la loro disposizione nella poesia: rima baciata (AA BB), rima alternata (AB AB), rima incatenata (ABA BCB CDC), rima incrociata (ABBA oppure ABA BAB).
I versi sciolti sono quei versi che non sono legati dalla rima o che fanno delle rime sparse, non collocate secondo i modelli della metrica; si dicono sciolti perché sono sciolti dall’obbligo della rima.

Il SUONO delle lettere e delle parole spesso si adatta bene a ciò che esse vogliono esprimere.

LE FIGURE RETORICHE:
• - DEL SIGNIFICATO
- Similitudine: stabilisce un paragone tra due termini che hanno qualcosa in comune collegandole con |come, sembra, tale, assomiglia ecc| I tuoi capelli sono luminosi come il sole
- Metafora: è una similitudine abbreviata, cioè un paragone privo di nessi logici di raccordo| Quel ragazzo è una volpe |
- Metonimia: indicare una cosa con il suo nome abituale ma con il nome di una altra cosa che è legata alla prima da una affinità di tipo logico o materiale| Guadagnarsi la vita col sudore| Bere un bicchiere| Leggere Leopardi| Avere del fegato|
- Iperbole: consiste nell’usare termini esagerati per esprimere un concetto| Eppure te l’ho già spiegato un milione di volte .
- Perifrasi: consiste nell’usare un giro di parole invece del suo termine per indicare una persona, cosa o concetto | “ il bel paese ove il sì sona” (il paese da dire col nome è l’Italia)
-Personificazione o Prosopopea: consiste nel dare aspetto umano a cose o idee, farle parlare come se fossero pers.reali.
-Antonomasia: consiste nell’adoperare un nome comune di un personaggio invece del nome proprio | L’apostolo (San Pietro)
- Litote: consiste nell’esprimere un concetto in forma attenuata per lo più negando il concetto opposto| “Io non son viva che nel tuo cuore (=sono morta).
-Ossimoro: consiste nell’accostare, nella stessa frase, parole di significato opposto,che si contraddicono a vicenda| apparì,sparì | tacito tumulto | grido silenzioso | amara dolcezza
-Sinestesìa: consiste nell’accostare, associare, termini di sfere sensoriali diverse| Urlo nero (senz.uditiva+senz.visiva)|col.caldo
• - DEL SIGNIFICANTE
Allitterazione: è la ripetizione in parole diverse delle stesse vocali o consonanti o gruppi di lettere. (nel ciel doRato Rotano i Rondoni)
Assonanza: quando 2 parole presentano, nella parte finale, vocali uguali, ma diverse consonanti: nave/sale .
-Consonanza: quando 2 parole presentano, nella parte finale, consonanti uguali ma diverse vocali: canto\vento.
• - DELL’ORDINE
-Iperbato: consiste nell’invertire il normale ordine logico degli elementi della preposizione.| posso la mia bambina assomigliare
-Anastrofe: consiste nell’invertire l’ordine normale delle parole in un gruppo di parole|
-Chiasmo: consiste nel disporre in forma incrociata il soggetto con l’altro sogg. e il verbo con l’altro verbo|Un bimbo piange canta una vecchia.
-Antitesi: accostare termini o concetti di senso opposto.
-Enumerazione: per polisindeto | e mangia e beve e dorme e veste | per asindeto | di qua, di la, di su, di giù, poi, quando, dove.
-Anafora: ripetizione di una o più parole all’inizio dei versi.

L’ACCENTO RITMICO è quell’accento con cui si rafforza l’accento tonico di alcune parole del verso; molto raramente l’accento ritmico cade anche su una sillaba che non ha l’accento tonico (Es. Nel mezzo del cammin di nostra vita).

La PAROLA-CHIAVE è una parola più importante delle altre perché in essa è concentrato il significato di tutta la poesia; spesso in una poesia la parola-chiave o la frase-chiave, viene ripetuta più volte.

Le FRASI NOMINALI sono frasi che non hanno il verbo. I poeti usano talora frasi nominali, perché l’attenzione del lettore si concentri su alcune parole particolarmente significative.

Nelle poesie L’ARGOMENTO e il TEMA sono due elementi distinti; l’argomento è ciò di cui si parla, il tema è l’interpretazione dell’argomento.

La PARAFRASI DI UNA POESIA è la sua traduzione in prosa.
Per fare la parafrasi di una poesia spesso si cambia l’ordine delle parole, si sostituiscono le parole difficili con altre di uso più comune, si spiegano le espressioni poetiche in cui si concentrano molti significati con un numero di parole maggiore di quello che ha usato il poeta.

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