Il petrolio

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Categoria:Ricerche

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Testo

IL PETROLIO "i giacimenti"

Il petrolio si trova in molte parti del mondo, nelle zone sedimentarie marine, ma non in forma di laghi o di fiumi sotterranei.
Esso dovrebbe stabilizzarsi dove si è formato e cioè nella cosiddetta "roccia madre" ma generalmente non è così.
Il petrolio sottoposto alla spinta di varie forze naturali costituite prevalentemente dalla pressione tettonica degli strati soprastanti subisce spostamenti o come tecnicamente si dice "migra" in modo talmente capriccioso ed irregolare da giustificare il nome di "wild-cat" (gatto selvatico), attribuitogli dai ricercatori americani.
Le altre forze, oltre a quella della pressione tettonica, che determinano il fenomeno della migrazione possono riconoscersi nella pressione dei gas e in quelle dei capillarità nei quali per essere state diverse di durata e d'intensità nei vari periodi delle ere geologiche in cui il prodotto si è formato e nei vari luoghi, hanno creato un idrodinamica del tutto particolare.
Durante la migrazione del petrolio, incontrando un ambiente naturale di formazione porosa e sabbiosa coperta da compatti stati impermeabili, si ferma annidandovisi.
Tali stratificazioni si chiamano rocce serbatoio o magazzino.
Alle rocce serbatoio possiamo assegnare la stessa funzione di una spugna, si imbevono e presentano minore o maggiore possibilità di assorbimento a secondo della minore o maggiore porosità, forma , diametro e intercomunicabilità dei pori.
Queste caratteristiche degli strati riversano la loro importanza anche sulle caratteristiche del prodotto riguardanti particolarmente il colore, la densità, la viscosità, ecc.
Le stratificazioni di accumulo vengono chiamate Trappole sotterranee.
In esso il petrolio staziona insieme ai gas, formatisi per alterazioni delle sostanze organiche, materie prime della sua origine e all'acqua marina detta anche acqua fossile o primaria di giacimento.
I tre elementi costituiscono il giacimento.
Il petrolio , i gas e l'acqua fossile in virtù del proprio peso tendono a separarsi in tre strati: acqua in basso, petrolio al centro e gas in alto.
I tre elementi possono però essere disposti in strati non comunicanti tra di loro, e a volte il giacimento può essere formato anche da solo gas secco (metano), da solo gas umido cioè petrolifero con idrocarburi superiori (etano, propano, butano), o da gas secco e umido insieme.
Le trappole sotterranee più comuni che racchiudono i giacimenti sono :
ANTICLINALE: gli strati rocciosi sono piegati a cupola verso l'alto.
SINCLINALE: sono piegati a cupola verso il basso.
STRUTTURLI o a FAGLIA: deriva dalla frattura della roccia conseguente a mancanza di elasticità.
Durante i perturbamenti la roccia poco elastica si strappa e un lato si sposta verso l'alto e l'altra verso il basso.
STRATI GRAFICA o a CUNEO: deriva dalla compressione del sedimento poroso tra due strati di rocce impermeabile.
Il petrolio è stato trovato in molte parti del mondo ma si può ritenere che queste non siano le soli a possedere tali ricchezze.
Se unico è il modo di formazione e identiche sono state le particolari condizioni geologiche, il petrolio dovrebbe trovarsi in tutte quelle zone che hanno avuto la stessa storia con gli stessi fenomeni naturali.
Le zone petrolifere più importanti sono indubbiamente costituite dal largo bacino del golfo del Messico, il mar delle Antille o Caraibico e dal bacino del Medio Oriente.
Altre abbracciano la lunga costiera che si sviluppa dall'Alaska alla California.
I giacimenti petroliferi hanno una forma allungata, con spessori dell'ordine di qualche decina di metri, larghezze limitata e lunghezza che può raggiungere decine di km, le profondità possono raggiungere 20 km.

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