I Tuaregh

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Testo

I TUAREGH

DOVE SONO STANZIATI?
I Tuaregh sono una popolazione nomade che da sempre percorre le piste commerciali del Sahara e del Sahel (Algeria, Marocco; Mali, Niger e Ciad).
IL NOME
Gli Arabi delle città li chiamano “uomini velati”, mentre gli europei “uomini blu” per il colore delle loro vesti usuali e per il colore che la pelle assume standone a contatto.
LE VARIE TRIBU’
Esistono varie tribù che si considerano un unico popolo: i Tuaregh dell’hoggar, i Tuaregh degli Azjer, i Tuaregh dell’Air,
i Tuaregh del Sud-Ovest , ma gli unici che si differenziano sono i Tuaregh di Timbuktu, infatti essi sono gli unici seminomadi, si spostano molto raramente e comunque restano sempre nella zona del Niger vicino a Timbuktu.
CARATTERISTICHE SOMATICHE
Si tratta di un popolo molto fiero e le caratteristiche che lo contraddistinguono sono: statura alta, fisico asciutto, poco muscoloso e molto spesso magrissimo, molto particolari sono gli occhi molto infossati nelle orbite.
ABBIGLIAMENTO
Le vesti dei Tuaregh rendo perfettamente l’idea della loro fierezza, il loro costume tradizionale è così composto: una serie di lunghe camicie sovrapposte (dorraa), sopra queste un lungo abito solitamente blu (litham) e il turbante che in realtà è una striscia di tessuto lunga parecchi metri che funge anche sacco, cintura e coperta, oltre naturalmente a proteggere da sole e vento.
GERARCHIA SOCIALE
Tra di loro si dividono in nobili o guerrieri, vassalli, artigiani e servi; un simbolo di potere è il dromedario che si possiede, infatti, come i cavalli, esistono da trasporto, da sola cavalcatura e da corsa. Più di questo influiscono il bestiame, infatti esiste un solo termine per ricchezza e gregge di pecore o capre. Importante è il ruolo del fabbro che viaggiando da un accampamento all’altro fungono da “notiziario”, mentre la moglie che viaggia con lui lavora il cuoio.
ABITUDINI CULTURALI
Importante per questo popolo sono le acconciature che variano per fasce d’età: i bambini vengono rasati, mentre gli adolescenti raccolgono i capelli in trecce per quanto riguarda gli adulti, pur essendo arabi le donne non devono coprire il viso, mentre per gli uomini è consuetudine
IL MATRIMONIO
La vita nel deserto è piuttosto dura, una ragazza a 20 anni è già sfiorita un uomo a 40 è vecchio i matrimoni avvengono per interesse comodità, ma secondo un rituale ben preciso, l’ahal, durante incroci di carovane lungo le piste commerciali, la sera ci si ritrova attorno al fuoco a bere il ciai il tè e le ragazze si presentano a viso scoperto, mentre agli uomini si intravedono solo gli occhi. Si incarica una donna anziana e neutrale di presiedere le trattative e ci si informa di quanti cammelli è la dote della ragazza e su che attività svolgerà il marito. Se le parti si accordano si provvede a dare loro una tenda costruita con la pelle di 30 capre e le stuoie. Se tutto trova soluzione il matrimonio è lungo dura 7 giorni e si svolge nell’accampamento di lei, lo sposo porta i suoi doni una brocca d’olio, un montone un taglio di stoffa e dell’hennè, mentre lei si presenta con un bambino o un agnello in senso di ricchezza e abbondanza; a questo punto la madre di lui gira la ragazza verso la Mecca la fa inginocchiare vicino al focolare e le dice:questo è il tuo posto, poi le vengono legate le gambe come con i cammelli e poi si festeggia con la cena e le danze.

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