Darwin

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Darwin, Charles Robert
Biografia e opereNaturalista inglese (Shrewsbury, Shropshire, 1809-Downe, Kent, 1882). Nipote del medico e
scrittore illuminista Erasmus Darwin, iniziт studi di medicina a Edimburgo e poi di teologia a
Cambridge, senza riuscire perт a concluderli. Ebbe sempre, infatti, un prevalente interesse per le
scienze naturali e nel 1831 s'imbarcт, in qualitа di naturalista, sul brigantino Beagle per una
spedizione scientifica che si concluse nel 1836. Visitт le isole di Capo Verde, il Brasile, la
Patagonia, la Terra del Fuoco, le coste del Cile e del Perъ e molte isole dell'Oceano Pacifico tra
cui le Galбpagos. Durante questo viaggio ebbe modo di effettuare numerose osservazioni sulla
geologia, la fauna e la flora, specie dell'America Meridionale, che gli offrirono prezioso materiale
per affrontare il problema dell'origine delle specie. Al ritorno visse alcuni anni a Londra e poi si
ritirт, per la malferma salute, non molto lontano da questa cittа, nel Kent, dove trascorse il resto
della sua vita. Benchй svolgesse privatamente la sua attivitа scientifica, fu sempre in stretto
contatto con i piщ eminenti naturalisti del suo tempo. Fra le prime pubblicazioni vi furono nel 1839
il Journal of Researches into the Natural History and Geology of the Various Countries Visited
during the Voyage of H. M. S. Beagle(noto in Italia con il titolo Viaggio di un naturalista intorno al
mondo) e nel 1846 Geological Observations on South America(Osservazioni geologiche sul
Sudamerica). Nel 1859 compose il saggio On the Origin of Species by Means of Natural Selection
(L'origine delle specie attraverso la selezione naturale) come sintesi di un piщ ampio lavoro da
tempo in preparazione e che fu indotto a pubblicare anticipatamente dalla comunicazione che A.
Russell Wallace era pervenuto ai suoi stessi risultati pur se suffragati da minore
documentazione. L'enorme risonanza e le polemiche suscitate da questo suo scritto non lo
distolsero tuttavia da un intenso lavoro: nel 1868 pubblicт The Variations of Animals and Plants
under Domestication(Variazioni degli animali e delle piante allo stato domestico) e nel 1871 The
Descent of Man, and Selection in Relation to Sex (L'origine dell'uomo e la selezione sessuale).
Affrontт anche temi collegati indirettamente all'evoluzione sia nel campo della psicologia ( The
Expression of the Emotions in Man and Animals, 1872, L'espressione delle emozioni nell'uomo e
negli animali) sia in quello della botanica, in particolare sulla fecondazione e i movimenti delle
piante. La violenta opposizione degli ambienti ecclesiastici e di quelli scientifici piщ conservatori
alla sua teoria evoluzionistica non impedirono che alla sua morte egli fosse considerato uno dei
maggiori scienziati moderni.La teoria dell'origine delle specieLa teoria dell'origine delle specie non fu suggerita a D. dalle piщ avanzate ricerche scientifiche,
bensм dalle osservazioni eseguite nel corso del suo viaggio sui rapporti fra gli organismi e il loro
ambiente naturale e in particolare dal fatto che appariva una sorta di parallelismo fra il variare
dell'ambiente e il mutare delle forme animali. Risultava tuttavia che isole oceaniche aventi
condizioni ambientali molto simili presentavano una fauna diversa ma affine a quella del
continente piщ vicino. Fondamentale fu poi l'osservazione sulla fauna delle isole Galapagos che,
pur essendo vicine l'una all'altra con clima e condizioni fisiche quasi identici, presentano
ciascuna marcate differenze in uno stesso gruppo animale che le abita. Tutti questi dati, che in
base al principio tradizionale della creazione indipendente di ogni singola specie non trovavano
alcuna spiegazione, potevano invece essere interpretati ammettendo il principio che le forme
animali si fossero prodotte attraverso una comune discendenza da forme piщ antiche. Dopo il suo
ritorno in Inghilterra, D. si impegnт su questo problema cercando di stabilire il meccanismo che
poteva aver dato luogo alla variazione delle specie. Determinante a questo proposito fu l'analisi
delle pratiche dell'allevamento a opera dell'uomo per cui nel corso dei secoli si erano ottenute
nuove forme negli animali domestici scegliendo per la riproduzione i soggetti dotati di particolari
caratteristiche. D. teorizzт che, analogamente alla selezione artificiale operata dall'uomo, anche
in natura dovesse agire un meccanismo simile per effetto di un fattore selettivo che, come gli
suggerм la lettura del saggio di T. R. Malthus sull'incremento della popolazione, doveva essere
individuato nella lotta incessante per la sopravvivenza all'interno di un dato ambiente. Gli
individui di una specie non sono identici ma presentano innumerevoli differenze spesso
difficilmente percepibili; alcuni saranno perciт meglio adattati alle loro condizioni di esistenza e
sopravviveranno nella competizione con gli altri individui. Condizione necessaria per il sorgere
di una varietа e quindi di una nuova specie и che gli individui piщ adattati possano trasmettere
ereditariamente i caratteri vantaggiosi a discendenti e questi a loro volta potranno aumentare il
loro grado di adattamento divergendo cosм notevolmente dai loro progenitori. In base all'ampio
materiale raccolto in lunghi anni di lavoro svolse stringenti argomentazioni a sostegno della sua
teoria, tra cui assumono particolare rilievo: la lotta per l'esistenza, legata alla reciproca
dipendenza dei viventi e concernente non solo la vita degli individui ma anche il fatto che essi
lascino una discendenza; la selezione naturale quale risultato di infinite interazioni, operante
ovunque se ne offra l'opportunitа a volte in modo sconosciuto; l'isolamento geografico e
l'ampiezza di una regione geografica quali fattori di un piщ ampio processo evolutivo.
Molti aspetti della geologia, della classificazione, della distribuzione geografica e dell'anatomia
furono chiariti e discussi alla luce della nuova teoria. L'esistenza di organi rudimentali,
attualmente privi di utilitа, viene spiegata come residuo di organi piщ sviluppati e funzionanti in
antichi progenitori, mentre l'assenza di una continuitа nelle forme fossili viene interpretata sia
ammettendo che molte forme di transizione siano state rapidamente eliminate dalla selezione
lasciando scarse tracce di sй, sia riconoscendo la limitatezza delle nostre conoscenze
geologiche. Fra i problemi affrontati da D. quello piщ complesso e discusso nei successivi
decenni riguarda la natura e l'origine delle variazioni ed и strettamente legato al processo
dell'ereditarietа. Non senza esitazioni D. accettт la tesi che le variazioni possono sorgere
contemporaneamente in piщ individui dello stesso gruppo per effetto diretto delle condizioni
ambientali. La nuova teoria di D., oltre a rivoluzionare tutto il settore delle scienze biologiche,
ebbe grande influenza in campo culturale e filosofico e rese possibile il graduale superamento
del principio della creazione e della concezione della finalitа dei processi biologici quale
testimonianza di un disegno provvidenziale di Dio contrapponendo efficacemente il principio
materialistico che l'ordine puт sorgere dal disordine, che il caso, o meglio l'interazione
necessaria dei processi, puт produrre nuovi e piщ elevati livelli di organizzazione. La
conseguenza piщ sconvolgente della nuova teoria era comunque la discendenza dell'uomo da un
progenitore affine alle scimmie. Giа nel 1860 in un congresso tenuto a Oxford si ebbe a questo
proposito uno scontro rimasto famoso fra il vescovo Samuel Wilbeforce e il biologo Th. Huxley,
amico e sostenitore di Darwin. Questi sviluppт il tema dell'origine animale dell'uomo in un'altra
delle sue famose opere uscita nel 1871, mantenendo tuttavia un atteggiamento agnostico e
prudente di fronte al problema religioso. Il suo interesse era rivolto a difendere e convalidare la
fondatezza scientifica della sua teoria, lasciando ad altri il compito di trarre da essa tutte le
possibili conseguenze di natura filosofica.SociologiaNegli ultimi decenni del sec. XIX i principi dell'evoluzione di D. vengono applicati all'analisi
dell'organizzazione sociale. Anticipando per alcuni aspetti lo stesso D., H. Spencer ipotizza un
costante progresso delle forme sociali in connessione con la capacitа di gruppi e istituzioni di
corrispondere ai criteri della lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale. Le gerarchie e le
differenze sociali vengono cosм acquisite come fatto rispondente all'ordine naturale
dell'evoluzione umana. Di qui la consonanza con i valori ideologici e politici del liberalismo
conservatore del tempo, malgrado non siano mancati confusi tentativi di conciliazione del
darwinismo con la teoria della lotta di classe.BibliografiaM. Prenant, Charles Darwin, Torino, 1949; A. Keith, Darwin Revalued, Londra, 1955; G. de Beer,
Charles Darwin: Evolution by Natural Selection, Londra, 1963; R. B. Freeman, The Works of
Charles Darwin, Londra, 1965; J. Huxley, H. B. D. Kettlewell, Charles Darwin and His World, New
York, 1965; P. J. Vorzimmer, Charles Darwin: the Years of Controversy, Filadelfia, 1970; P. J.
Bowler, Charles Darwin, Torino, 1990.

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