Materie: | Appunti |
Categoria: | Ricerche |
Download: | 303 |
Data: | 07.12.2001 |
Numero di pagine: | 2 |
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Testo
A Durban piovono accuse di razzismo
USA e Israele scioccati
Durban 3/09/2001 – Ieri mattina le Ong (Organizzazioni non governative) hanno consegnato una dichiarazione stilata nella notte. In questa si accusa Israele di essere uno stato razzista, di aver commesso crimini razzisti, crimini di guerra, genocidio e pulizia etnica, apartheid, ed è paragonato lo sionismo al razzismo, di aver imposto uno stato con regime terrorista, accusato di separazione, segregazione e di aver compiuto atti disumani contro i palestinesi. Sul piano politico invece è stata chiesta l’istituzione di un tribunale internazionale contro lo stato ebraico, la cancellazione della legge sul ritorno degli Ebrei in Israele e il rispetto del diritto di ritorno dei Palestinesi e infine la sospensione di tutti i contatti fra gli stati mondiali e Israele e messa a indice di chi li mantiene. Come si poteva ben immaginare questa dichiarazione ha suscitato subito grandissime polemiche e reazioni di forte peso. I rappresentanti dello Stato di Israele si sono dichiarati sotto shock per il tono razzista e antisemita che è stato usato durante la conferenza. Secondo loro questa è stata presa in “ostaggio” dai Palestinesi e da gruppi Arabi e Musulmani che hanno astutamente diretto l’andamento del congresso in modo che danneggiasse Israele. A questo punto gli sforzi di Annan sono stati vani visto il degenerare in polemica l’incontro politico. Non tarda l’accusa di Israele verso il congresso di incitamento all’odio verso gli Ebrei e la minaccia di abbandonare il meeting. Anche gli Stati Uniti si schierano dalla parte di Israele e seguendo il passo dei rappresentanti Israeliani minacciano di abbandonare l’assemblea. Viene anche dichiarato che gli USA non firmeranno mai la dichiarazione a meno che ogni riferimento ad Israele sia cancellato. A favore di Israele si schierano anche Amnesty International e Hrw (Human Rights Watch) che però hanno deciso di non prendere parte alla discussione. Secondo le due associazioni è stato adottato un linguaggio propagandistico negativo verso il Medio Oriente e che danneggia gli stessi Arabi. “E’ vero” viene dichiarato da Amnesty “che gli Ebrei hanno commesso crimini di guerra contro i palestinesi ma non si può parlare né di genocidio né di pulizia etnica”. E gli Italiani come si sono schierati? Sono divisi, una parte sta con gli europei che bocciano la dichiarazione dell’Ong, una parte (quelli di sinistra) decideranno soltanto domani mattina dopo l’uscita della dichiarazione emendata. Una parte importante l’ha avuta Mary Robinson, commissario per i diritti umani nonché organizzatrice del congresso di Durban. Lei si distacca dal testo dell’Ong e ha convocato tutti i rappresentanti della steering committee chiedendo un miglioramento del linguaggio usato nella dichiarazione. La Robinson ha anche dichiarato che il testo era inaccettabile e che si sta valutando la possibilità di giudicarlo irriceviblile per mancanza di legittimità, infatti, non si sa nemmeno chi l’abbia votato e con quale maggioranza sia stato approvato. Intanto continuano i preparativi per l’incontro tra Arafat e Peres che forse si terrà a Cenobio nei giorni a seguire.