Materie: | Appunti |
Categoria: | Ricerche |
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Testo
PROCESSO PER MAGIA
Da Apuleio di Madaura
Da martedì 5 a giovedì 7 ottobre al teatro Alfieri di Torino è stata riproposta l’apologia, cioè l’orazione giudiziaria, di Apuleio, il “Processo per magia”, appunto.
Apuleio è un giovane uomo di cultura, dedito alle scienze e all’arte, alla poesia e alla filosofia; sposa una ricca vedova del marito di diversi anni più grande di lui, e dopo l’improvvisa morte della donna il giovane viene accusato di assassinio e di utilizzo della magia.
Apuleio riesce a discolparsi e a mettere in ridicolo le accuse utilizzando quella che rappresentava la sua migliore arma: l’ironia e una grande capacità oratoria. Ed è proprio da questo punto che si capisce il perché del fallimento di questa rappresentazione che si dovrebbe basare quasi completamente sul monologo di Apuleio:
l’attore che ha interpretato il ruolo del giovane per primo punto non era affatto un bel giovane dai capelli biondi ma bensì un attempato signore con i capelli bianchi (comunque è stata evitata l’accusa riguardo la bellezza di Apuleio che in caso contrario si sarebbe rivelata una farsa). Tralasciando questo particolare esteriore, dopo pochi minuti da quando Apuleio ha cominciato la sua orazione, si è capito subito che c’era qualcosa che non andava: l’attore leggeva in maniera molto evidente, tutta l’ironia e la loquacità del personaggio ne è risultata compromessa fino a diventare quasi noiosa.
E’ stato subito chiaro che quello doveva essere un attore sostituito all’ultimo momento, ma se così è stato, e lo spero vivamente per il buon nome della compagnia, sarebbe stato opportuno essere avvertiti del cambiamento.
Il lungo monologo che rappresentava la difesa di Apuleio è risultato quindi molto pesante, anche per la cattiva acustica dell’Alfieri e per i problemi nella sincronizzazione fra i dialoghi e le musiche.
Lo scenario e i costumi erano molto essenziali ma adeguati all’epoca della narrazione, narrazione che sarebbe dovuta essere vivacizzata dal protagonista.
Probabilmente se ci fosse stato l’attore principale, potrebbe essere stato un bello spettacolo, anche per la scelta ben curata dei momenti del processo da rappresentare e per un narratore che rendeva fin troppo facile la comprensione dei vari momenti.
Elio Di Cato
Recensione : « la concessione del telefono » : Camilleri di nuovo alle prese con la sua Sicilia
Filippo Genuardi inoltra alle autorità di Vigata (il paese immaginario della Sicilia dove sono ambientati la maggior parte dei romanzi di Camilleri) la richiesta di una concessione di una linea telefonica privata. Da questo banale avvenimento prende spunto l’avvio del romanzo di Andrea Camilleri, che racconta le peripezie e la lunga odissea del protagonista alle prese con la burocrazia del suo paese, lenta ed inefficace, attraverso una lunga raccolta di lettere, documenti, dialoghi tra i personaggi.
Camilleri, ormai divenuto un noto autore di best sellers, grazie ai romanzi del famoso commissario Moltalbano (che hanno anche ispirato una serie televisiva di successo), in questo romanzo, con il suo particolarissimo stile e il suo linguaggio atipico, fatto di una originale commistione tra dialetto siciliano e italiano colto, racconta una storia esattamente datata (1892) con fedeli citazioni di ministri, alti funzionari e altri personaggi dell’epoca.
Camilleri definisce i decreti ministeriali come “deliranti adempimenti burocratici e amministrativi”, e prende da essi spunto per imbastire una storia nella quale egli non interagisce, ma lascia ai documenti il ruolo di
narratore, limitandosi, apparentemente, a catalogare
e a riportare fedelmente quello che i personaggi hanno da dire.
Attraverso l’alternarsi di ”Cose scritte” e “Cose dette” traspare l’originalità del romanzo, teso a rappresentare, attraverso la descrizione dell’esasperante lentezza della burocrazia nella concessione di una linea telefonica, una Sicilia dalla mentalità tradizionalista e chiusa al nuovo, ancora lontana dall’idea di unità nazionale che pure già esisteva all’epoca. Tutto questo viene rappresentato con ironia e intelligenza, presentando degli spaccati di vita quotidiana della Sicilia di cento anni fa.
Il romanzo di Camilleri, così come gli altri suoi lavori, una volta superata l’iniziale difficoltà di comprensione del suo particolarissimo linguaggio, si legge con piacere ed è consigliabile ad una vasta platea di lettori.
“La concessione del telefono”
Andrea Camilleri
269 p. Ed. Sellerio
£ 15000 ca.
Elio Di Cato
Negli Stati Uniti si и forse trovata una soluzione per il problema del campionato di Basket locale : la Nba ("National Basket Association"), il campionato di pallacanestro piщ bello e piщ spettacolare del mondo.
Sono oramai parecchi mesi che non si gioca nessuna partita e per i molti americani che di questo sport fanno una ragione di vita non deve essere una situazione molto simpatica.
Il problema и, o forse era, causato dalla richiesta dei giocatori di un aumento della percentuale degli incassi del campionato (dal 68% al 70%) mentre i proprietari delle squadre volevano oltretutto abbassare il salario minimo di un giocatore (da circa un miliardo e mezzo a poco piщ della metа).
I giocatori, "indignati", come se tutti quei soldi non gli bastassero, hanno deciso di scioperare : fino ad adesso non и stata ancora giocata nessuna partita, il danno и stato molto grande sia per i proprietari delle squadre e per i giocatori, che hanno perso una gran quantitа di soldi, sia per gli appassionati del basket in America e in tutto il mondo; basti pensare che la pallacanestro negli Stati Uniti и un po' come il calcio in Italia, e se in Italia succedesse una cosa del genere forse si arriverebbe alla guerra civile.
Credo sinceramente che sia una situazione paradossale, i giocatori guadagnano cifre incredibili, quantitа di denaro che forse non guadagneremo mai nella nostra vita ed hanno anche di che lamentarsi; basti pensare che anche il giocatore piщ imbranato nel campionato Nba guadagnerebbe come minimo circa un miliardo, una cifra certamente da non buttare via, anzi...
Fortunatamente si и forse arrivati a un compromesso e molto probabilmente il campionato ricomincerа il 24 dicembre, un bel regalo di natale per gli appassionati di questo sport.
Elio Di Cato
L’Onu vista da un suo rappresentante “particolare”
Il giorno 18 marzo 2000, nella nostra classe si è tenuta una lezione particolare: un prete, don De Gregori, ex alunno del Liceo Cattaneo, che riveste il ruolo di rappresentante della Santa Sede presso l’ONU, è venuto da noi a parlarci del ruolo che questa organizzazione riveste nei nostri tempi, di come è composta, di come è organizzata e quali obiettivi si propone di realizzare.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite è nata nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, quando grande era l’esigenza in tutto il mondo di conservare quella pace appena raggiunta dopo una guerra mondiale così devastante, e di darsi delle regole per fare in modo di mantenere una coesistenza pacifica tra tutti i paesi del mondo nel mantenimento di un equilibrio politico fra le varie potenze.
Al giorno d’oggi all’interno dell’ONU sono rappresentati quasi tutti gli Stati del mondo.
Don De Gregori, nella sua veste di inviato della Santa Sede a Ginevra (dove hanno sede molte delle organizzazioni dell’ONU che operano in tutto il mondo), ci ha fornito una descrizione dell’organizzazione
dell’ONU: uno dei principali organi è l’Assemblea Generale, che è una sorta di parlamento di cui fanno parte i rappresentanti di tutti gli Stati membri; c’è poi il Consiglio di Sicurezza
formato da quindici membri di cui cinque stabili (Stati Uniti, Cina, Russia, Inghilterra, Francia), e gli altri che ruotano, che ha il potere di emettere deliberazioni che diventano leggi per gli Stati membri.
Il fatto che solo questi cinque Paesi hanno il diritto di veto e quindi il potere di controllo sul Consiglio di Sicurezza, costituisce una distorsione che da varie parti si sta cercando di eliminare.
L’ONU opera in tutto il mondo attraverso varie organizzazioni che si occupano di tutela dei diritti umani, di abbattere le differenze con i Paesi del terzo mondo, di difesa dell’ambiente, di alimentazione e sviluppo dell’agricoltura, ecc.
Don De Gregori lavora in una commissione della Santa Sede a capo della quale c’è il Nunzio Apostolico, figura che opera un controllo morale.
Questa commissione non ha un diritto di voto ma con i suoi interventi cerca di tutelare comunque i diritti dell’uomo in tutto il mondo, come testimonia
l’ultimo lavoro di Don De Gregori riguardante la presentazione di una carta dei diritti del fanciullo.
Elio Di Cato
L’inchiesta del pm torinese a una svolta: troppo alti i valori del sangue
Il pirata diventa un indagato
Guariniello lo interroga oggi. Ipotesi: frode col doping
Torino : il doping и reato, anche per gli atleti.
Per la prima volta in Italia, uno sportivo, in questo caso un vero e proprio campione, viene indagato con l’ipotesi che abbia truccato alcune delle sue gare, non con una “combine”, com’era giа successo in precedenza, ma con il doping.
Il campione in questione и Marco Pantani, l’uomo simbolo del ciclismo italiano, squalificato dal Giro d’Italia per un valore troppo alto del suo ematocrito. Dal luglio scorso и stato iscritto nel registro degli indagati sul caso doping fatto emergere dal pubblico ministero di Torino: Raffaele Guariniello. Alcuni giorni fa il pm gli ha spedito un mandato di comparizione per giovedм 11 novembre.
La differenza con tutti gli altri atleti che si erano presentati fino ad adesso (almeno un centinaio senza cadere in esagerazioni), consiste nel fatto che il “pirata” non и un semplice testimone ma un indagato.
Per il pm, sarebbe dovuta essere un’operazione segreta, senza che tutto finisse sotto i riflettori della stampa; la Mercatone Uno, sponsor dell’atleta, ha avvertito di quello che stava succedendo.
Il plico recapitato a Pantani parla chiaro: “Frode in competizione sportiva” per la legge 401 del 1989, varata dopo il fenomeno del
calcioscommesse, oggi in parte legalizzato.
Quella stessa legge punisce fino a due anni di reclusione e a 50 milioni di multa chiunque tenti di influire illegalmente sui risultati delle gare sportive.
Secondo l’accusa, Pantani avrebbe corso sotto gli effetti del doping almeno quattro volte negli ultimi quattro anni.
I valori riscontrati anomali riguardano tutti i valori dell’ematocrito (in pratica la percentuale di parte solida all’interno del sangue), che sono ammessi dalla Federciclismo fino ad un valore del 50%.
Nell’ultimo giro d’Italia Pantani fu sorpreso con un valore di 52 a Madonna di Campiglio e per questo costretto al ritiro. Oltre a questo Guariniello ne ha trovati almeno altri tre, nelle cartelle cliniche sequestrate negli ospedali dove Pantani era stato ricoverato per incidenti vari. Altre cartelle, invece, sono state trovate misteriosamente manomesse, con mancanze riguardanti gli esami del sangue. Su quest’episodio, degno di un film, si indaga per “falso per soppressione”.
A mettere sull’avviso Guariniello fu paradossalmente lo stesso Pantani quando denunciт il comune di Torino per il suo incidente causato da un fuoristrada che non sarebbe dovuto passare sul circuito del Giro d’Italia; sfogliando le cartelle allora
il pm torinese trovт un valore sospetto
dell’ematocrito (60) e da allora il ciclista и stato costantemente sotto controllo per trovare le prove dell’illecito.
In un certo senso, la vicenda di Pantani и diventata esemplare, forse persino epocale. Come per tutto lo sport, attraversato dalla questione morale del doping e della slealtа. La vicenda del campione dimezzato dal provvedimento disciplinare и una storia dolorosa, comunque la si voglia leggere.
Elio Di Cato
Felici e intelligenti i figli del videogame
Con il computer si impara piщ facilmente: ecco la sorprendente tesi di un saggio
“Diventerа scemo, riuscirа a tenere un libro in mano?”. “Da grande saprа emozionarsi davanti ad un quadro di Rembrandt ?”. “Non diventerа un asociale e anche un violento?”. Sicuramente ogni genitore si sarа fatto queste domande vedendo il proprio figlio fissare ipnotizzato lo schermo di un computer. Dopo l’incubo dei cartoni animati giapponesi и questa la preoccupazione dei genitori apprensivi che pensano, forse avendo anche ragione, che ciт possa annullare il cervello dei figli. Sarа dunque una lettura rassicurante il saggio di Francesco Antinucci (Computer per un figlio Giocare, apprendere, creare. Ed. Laterza lire 20000).
L’autore и uno studioso abbastanza particolare, unisce a una formazione umanistica competenze di carattere tecnologico (ha avuto un’ esperienza alla Xerox, azienda americana produttrice di materiale ad alta tecnologia). Secondo lo psicolinguista il computer rappresenta la tecnologia della mente, un po’ come l’automobile rappresenta la tecnologia del movimento. Questo potrа essere capito solamente dagli under quaranta, cioи dai ragazzi cresciuti con internet. L’opera и strutturata in un dialogo in cui l’autore si confronta con due genitori preoccupati per i loro figli.
Esalta le straordinarie potenzialitа del gioco elettronico rispetto a quello tradizionale. Il gioco elettronico, in quanto simulazione, mette a disposizione una grande quantitа di strumenti difficilmente reperibili in casa. I giochi sarebbero anche in grado di stimolare l’esercizio delle coordinazioni senso-motorie, che sono alla base dell’apprendimento infantile. I giochi di avventura esalterebbero l’immaginazione, mentre quelli di strategia impegnerebbero la capacitа di ragionare, di dedurre in modo logico e coerente. I giochi stimolerebbero la crescita. Internet invece verrebbe a sostituire quello che una volta era la bottega dove l’apprendista acquisiva nuove conoscenze sulla base del “provare e riprovare”. Il computer non dovrа perт sostituire i libri, ma affiancarli.
Elio Di Cato
Il giovane forse vittima di un mix droga-alcol
Treviso, muore al rave party. Gli altri continuano a ballare
La mattina di domenica 28 novembre, in un capannone abbandonato di Castagnole di Paese, nel Trevigiano, è stato trovato ormai privo di vita, raggomitolato a terra e con in tasca una bottiglia di tequila quasi vuota, Alberto Suriano, 30 anni, originario di Campobasso ma residente a Bologna.
Non se ne sono accorti subito in quel rave party improvvisato sabato notte nel capannone, dove fin dal giorno prima erano cominciati ad arrivare giovani da tutta l’Italia e da tutta l’Europa, senza che nessuno sapesse nulla. Ma dopo l’ubriacatura di una notte consumata fra alcolici, musica assordante e forse anche droga (cosa non troppo difficile considerando tutto quello che è successo negli ultimi tempi in molte discoteche italiane), qualcuno si è accorto di quel corpo senza vita ed ha chiamato un’ambulanza, ormai troppo tardi, purtroppo.
Alberto, tossicodipendente che aveva cercato di disintossicarsi in una comunità, è morto proprio nel giorno del suo compleanno, per una presunta overdose o per un fatale mix di droga e alcol; sarà l’autopsia ad accertare la vera causa della morte.
Il fenomeno dei rave party è diffusissimo nel Nord Europa, ed è in costante aumento anche in Italia, nonostante sia illegale. Ieri l’appuntamento era nel Nord Est, nella provincia trevigiana. Le informazioni sui rave, tenuti ogni volta in posti diversi e decisi all’ultimo momento per sfuggire ai controlli della polizia, si trovano su internet
(esistono circa 1800 siti sull’argomento, ben noti ai frequentatori).
Per sabato era stato fissato un raduno finto a Mestre per sviare la polizia, che è riuscita a sapere del vero punto di ritrovo solo grazie allo zelo di un agente della Polfer, che, avendo visto alla stazione molti giovani con capelli colorati e anelli sul corpo e sul viso, ha subito avvertito la polizia, scambiandoli però per giovani dei centri sociali.
L’intervento della Digos è stato immediato e dato che il reato di invasione di terreni e fabbricati è perseguibile solo su querela dell’interessato (i capannoni erano di una
fabbrica ormai chiusa appartenente alla Fiat), le forze dell’ordine si sono dovute limitare a sorvegliare con qualche rinforzo.
La festa è stata interrotta solo domenica mattina, dopo la scoperta del cadavere, anche se molti giovani hanno continuato a ballare fino al pomeriggio creando momenti di tensione con le forze dell’ordine.
Gli investigatori stanno ora cercando di individuare gli organizzatori per capire meglio i canali di comunicazione per riuscire a fronteggiare un’invasione dei rave in Veneto.
Elio Di Cato
TITOLO
Sabato 31 ottobre, a Torino, come in molte altre città d’Italia è stato indetto uno sciopero, culminato in una manifestazione in piazza Arbarello, alle ore 9, con un corteo che è sfilato per le vie del centro fino alla sede del Provveditorato agli studi, in via Coazze. Si è trattato dell’anteprima della grande giornata di mobilitazione studentesca in programma per il 20 novembre. Purtroppo ci sono stati alcuni scontri con la polizia, a causa delle tensioni tra le due componenti che dividevano i circa 5000 ragazzi che hanno sfilato: una, quella degli studenti dell’ U.D.S. , una organizzazione di sinistra “filo governativa”, l’altra più estrema, composta da collettivi studenteschi ed elementi dei centri sociali. Ma, al di là delle divisioni, le rivendicazioni erano le stesse : il tema al centro della protesta è stato il diritto allo studio, con la richiesta di borse di studio per gli studenti meno abbienti, con il comodato d’uso dei libri scolastici, diventati ormai troppo costosi e con la richiesta di sconti sui mezzi pubblici per gli studenti che ne fanno utilizzo. Si è inoltre protestato contro gli “aiuti” finanziari alla scuola privata e contro la parificazione di quest’ultima. Le risorse destinate alla scuola sono poche ed à giusto che vengano concentrate ed ampliate alla scuola statale.
Secondo molti questo sciopero non sarebbe servito a niente ma sarebbe stato solamente un pretesto per “tagliare” cinque ore di scuola. Posso capire che alcune persone la pensino così ma non posso accettare che molti miei coetanei pensino “che tanto non serve a niente, non abbiamo nessun potere per far sentire la nostra”.
Anche se, purtroppo, nella nuova finanziaria si è preso in considerazione il finanziamento e la parità con le scuole private, le nostre richieste non sono state del tutto dimenticate : è stata presa in buona considerazione la proposta del comodato d’uso dei libri scolastici, un metodo sicuramente intelligente per permettere alle persone meno abbienti di frequentare la scuola che , anche se dovrebbe, non è più da tempo un diritto per tutti, essendoci delle spese molto alte da affrontare.
In programma per il 20 novembre c’è il “secondo tempo” di questa grande protesta per ribadire le nostre richieste e per far sentire al governo che anche noi dovremmo avere una voce in capitolo.
Elio Di Cato
Sabato 31 ottobre, a Torino, come in molte altre cittа d’Italia и stato indetto uno sciopero, culminato in una manifestazione in piazza Arbarello, alle ore 9, con un corteo che и sfilato per le vie del centro fino alla sede del Provveditorato agli studi, in via Coazze. Si и trattato dell’anteprima della grande giornata di mobilitazione studentesca in programma per il 20 novembre. Purtroppo ci sono stati alcuni scontri con la polizia, a causa delle tensioni tra le due componenti che dividevano i circa 5000 ragazzi che hanno sfilato: una, quella degli studenti dell’ U.D.S. , una organizzazione di sinistra “filo governativa”, l’altra piщ estrema, composta da collettivi studenteschi ed elementi dei centri sociali. Ma, al di lа delle divisioni, le rivendicazioni erano le stesse : il tema al centro della protesta и stato il diritto allo studio, con la richiesta di borse di studio per gli studenti meno abbienti, con il comodato d’uso dei libri scolastici, diventati ormai troppo costosi e con la richiesta di sconti sui mezzi pubblici per gli studenti che ne fanno utilizzo. Si и inoltre protestato contro gli “aiuti” finanziari alla scuola privata e contro la parificazione di quest’ultima. Le risorse destinate alla scuola sono poche ed а giusto che vengano concentrate ed ampliate alla scuola statale.
Secondo molti questo sciopero non sarebbe servito a niente ma sarebbe stato solamente un pretesto per “tagliare” cinque ore di scuola. Posso capire che alcune persone la pensino cosм ma non posso accettare che molti miei coetanei pensino “che tanto non serve a niente, non abbiamo nessun potere per far sentire la nostra”.
Anche se, purtroppo, nella nuova finanziaria si и preso in considerazione il finanziamento e la paritа con le scuole private, le nostre richieste non sono state del tutto dimenticate : и stata presa in buona considerazione la proposta del comodato d’uso dei libri scolastici, un metodo sicuramente intelligente per permettere alle persone meno abbienti di frequentare la scuola che , anche se dovrebbe, non и piщ da tempo un diritto per tutti, essendoci delle spese molto alte da affrontare.
In programma per il 20 novembre c’и il “secondo tempo” di questa grande protesta per ribadire le nostre richieste e per far sentire al governo che anche noi dovremmo avere una voce in capitolo.
Elio Di Cato
MAI PIU’ INTERROGAZIONI DI LUNEDI’ A BOLZANO
Da ora in poi a Bolzano non saranno fatti nй compiti in classe nй interrogazioni al lunedм, e comunque nei giorni post-festivi. E’ questa la novitа piщ importante e innovativa dello statuto degli studenti varato lunedм XX agosto dalla giunta provinciale altoatesina.
Si tratta di una carta dei doveri ma soprattutto dei diritti della popolazione studentesca sudtirolese, considerando che le novitа sono tutte sul fronte dei diritti degli studenti.
E’ una novitа assoluta, a livello nazionale. E’ un fulmine a ciel sereno, se si considerano le caratteristiche della scuola altoatesina, all’avanguardia forzatamente sul fronte delle lingue ma solitamente abbastanza ostile alle novitа.
Secondo la sovrintendente scolastica Bruna Rauzzi si tratta di un momento molto importante, una completa dimostrazione di democrazia.
Questo rivoluzionario statuto, che speriamo venga esteso in tutta Italia, sarа valido per le scuole elementari, medie inferiori e superiori in lingua italiana, tedesca e ladina della provincia di Bolzano.
Leggendo attentamente l’articolo dello statuto si scopre comunque che le si possono tenere comunque se concordate fra alunni e docenti.
Le innovazioni del documento non finiscono qua, comunque, si legge anche che ogni studente ha .
In Alto Adige cade quindi il tabщ del registro, che ora ogni studente potrа consultare, almeno per la parte che lo riguarda.
Gli studenti non potranno, inoltre, essere sottoposti a sanzioni disciplinari . Infine :.
Elio Di Cato
SCRITTURA TESTI
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Roma – Il garante per la privacy Stefano Rodotà ha deciso di bloccare la partenza di Gratistel, inizialmente prevista per lunedì 15 novembre a Milano. Come mai? Chi riceve la telefonata deve essere avvertito che conterrà della pubblicità e deve dare prima il suo consenso. Si tratta solo di un rinvio, però, visto che la Gratistel sta già prendendo delle contromisure.
Per una novità che per il momento si ferma, una si sta sbloccando: è stato dato il via libera dell’Authority delle telecomunicazioni per la nuova tariffa autoricaricabile di Tim che “premia” con 60 lire al minuto chi riceve le telefonate. Intanto gli italiani pagano più di 2 miliardi del dovuto per ogni giorno di ritardo dell’Authority.
Gratistel A Milano, punto di partenza di questa nuova compagnia, hanno già sottoscritto l’abbonamento in 35000(di cui il 20% sono studenti).
A Gratistel hanno già progettato una modifica tecnica (per aggirare i problemi sulla privacy): chi riceve la chiamata quando alza la cornetta sentirà un messaggio che lo avverte che la telefonata sarà interrotta da spot; se accettà dovrà premere il tasto 1, altrimenti la chiamata verrà rifiutata e in questo modo addio sconto.
Il garante vuole inoltre vietare i cosiddetti “spot interattivi”, in quanto le società conserverebbero i dati per poi bersagliare con proposte più “mirate”.
Per rifarsi di queste complicazioni dovute alle leggi sulla privacy, Gratistel ha già deciso di aumentare il numero degli spot, che arriverebbero a essere uno ogni 80 secondi e non uno ogni due minuti come inizialmente previsto.
Tra le aziende pronte a farsi pubblicità in questo modo troviamo la Nestlè, Procter&Gamble e la Atm di Milano.
Autoricaricabile – Dopo due settimane di ritardo sta per essere approvato il via libera alla nuova tariffa autoricaricabile di Tim, giudicata sospetta perché premia chi riceve le telefonate.
Tim ha replicato affermando che la tariffa è più cara di 50 lire di quella già esistente e che quindi è destinata solamente a una certa categoria di clienti, cioè chi riceve piuttosto che chiamare.
ELIO DI CATO
ORRORE O RIVOLUZIONE ?
Dopo la pecora Dolly, il primo frutto della clonazione, nata il 21 febbraio del ’97, dopo gli esperimenti su maiali transgenici che in teoria dovrebbero poter fornire organi per trapianti sull’uomo e dopo i vitelli clonati nel ’98 da un gruppo di scienziati giapponesi, ecco arrivare da Princeton, Stati Uniti, Doogie il supertopo con il cervello potenziato, ovverosia un topo da laboratorio transegenico che sa fare cose che i suoi compagni di gabbia non sanno fare. Gli scienziati che lo hanno creato gridano giа al miracolo; eppure chi legge della notizia pensa piuttosto a un orrore, una sfida ma anche una speranza, comunque.
Nei laboratori di neurobiologia di Princeton hanno sostituito all’animaletto un gene, un minuscolo ricettore di stimoli per rendere il comune topolino un supetopo dall’intelligenza straordinaria (naturalmente rapportata a un comune roditore).
Il nome Doogie deriva dall’enfant prodige protagonista del telefilm americano “Doogie Howser, Medico”, nel classico humour da laboratorio.
L’operazione consiste nell’alterazione di un neurotrasmettitore cerebrale chiamato NMDA (N-Metyl-D).
Questo NMDA varia a seconda dell’etа, и attivissimo nella giovinezza e inizia a scarseggiare con
l’avanzamento dell’etа che rende meno facili l’apprendimento e la memoria.
I test condotti in laboratorio dimostrano l’effettiva efficacia dell’esperimento, considerando i sei test standard di intelligenza per topi in cui Doogie ha sconfitto tutti i suoi simili “normali”.
L’esperimento quindi dimostra l’effettiva possibilitа di stimolare geneticamente la memoria, la capacitа di apprendere e quindi l’intelligenza.
Giа si pensa a possibilitа di cura per il morbo di Alzheimer, per la senilitа precoce o anche per handicap mentali a ogni etа.
Ma da questi scopi senza dubbio giusti e rivoluzionari, la strada verso un incubo и breve, se si considera la grande pericolositа degli interventi sul cervello umano e sugli effetti che potrebbe avere sulla societа la possibilitа di cambiare l’intelligenza di cui uno и dotato.
Il dottor Tsien, responsabile dell’esperimento, ha semplicemente aperto una porta, come d’altro canto avevano anche fatto Einsten e Fermi per la bomba atomica.
Elio Di Cato
Monterotondo - per due calci sferrati a scuola da un professore, a un ragazzo di 12 anni, di nome Daniel, hanno dovuto asportare la milza.
Giovedм 3 dicembre mentre la classe raggiungeva la mensa, intorno alle 13, il professore di educazione tecnica ha colpito con due calci un alunno troppo "indisciplinato", a detta dell'insegnante in servizio da quindici anni e anche consigliere comunale di maggioranza, un calcio sul sedere e un altro sul fianco sinistro che hanno portato all'asportazione della milza, asportazione che puт provocare problemi immunologici e che forse negherа per sempre al giovane Daniel la gioia di giocare a pallone.
Il ragazzo ha subito perdonato il professore che ha spiegato l'accaduto come un fatto accidentale scusandosi con il ragazzo e con la sua famiglia che comunque lo ha giа denunciato per lesioni mentre il ministro della Pubblica istruzione, Berlinguer, lo ha fatto sospendere.
Il mese precedente era giа successo un fatto dello stesso tipo, in una scuola della periferia di Napoli un insegnante era stato aggredito da un ragazzo mentre in Francia, lo scorso primo ottobre, un ragazzino di nove anni и stato preso a calci nel sedere dal maestro, con conseguenze per fortuna meno gravi, nonostante i tentativi di mediazione il professore rischia una condanna fino a tre anni di carcere e una pesantissima multa.
Elio Di Cato
COMPOSIZIONE TITOLI
Il titolo può essere su 1, 2, ....... fino a 7 colonne, cioè a tutta pagina.
Sovente ricomprende anche occhiello e sommario (v. 'Guida' pag. 10 e 11).
Combinando variamente i caratteri (font) a vostra disposizione, il corpo, l'allineamento,
la presenza di occhiello o sommario o di entrambi, si creano innumerevoli varianti grafiche.
Nella pagina seguente abbiamo impostato gli spazi, in formato al vero, per titoli da 1 a 4 colonne
(la pagina andrà stampata in orizzontale). Per eventuali titoli a 5 o 6 o 7 colonne, dovrete lavorare di colla!
TITOLETTO
TITOLO
CHE TIENE
UNA COLONNA
TITOLO
CHE TIENE
DUE COLONNE
TITOLO
CHE TIENE
TRE COLONNE
TITOLO
CHE TIENE
QUATTRO COLONNE
Finto testo che sostituisce l’occhiello finto testo che sostituisce
Titolo su quattro colonne
Esempio di sommario esempio di sommario
Esempio
Titolo utilizzato per i richiami
sommario utilizzato nei richiami di prima pagina sommario utilizzato nei
Occhiello utilizzato nel ‘Fogliettone’ di prima pagina
Titolo di fogliettone
TITOLO DI
COMMENTO
TITOLETTO
Con « Il sorriso dell’ignoto marinaio » (Einaudi 1976) salì alla ribalta lo scrittore Vincenzo Consolo e il fatto costituì un caso letterario, a causa soprattutto del singolare impasto letterario usato dall’autore e della particolare cornice storica che costituisce l’ossatura dell’opera.
Il momento storico nel quale si muovono i personaggi consoliani è centrato negli ultimi anni del dominio borbonico, all’epoca delle insurrezioni liberali e delle rivolte contadine dopo lo sbarco dei mille, nella Sicilia settentrionale, nella zona compresa tra Cefalù e Sant’Agata di Militello.
Protagonisti della storia sono il barone Enrico Pirajno di Mandralisca, famoso archeologo, numismatico e naturalista, realmente esistito, e l’avvocato Giovanni Interdonato, deputato alla Camera dei Comuni, come il precedente personaggio.
I due personaggi (che probabilmente si conobbero anche nella realtà), hanno caratteristiche antitetiche: il primo borghese e aristocratico illuminato, il secondo democratico di sinistra.
Il “sorriso” dell’ignoto marinaio,un tema che appare nel corso di tutto la storia, si riferisce all’omonimo quadro di Antonello da Messina, di proprietà del Mandralisca, e appare sotto forma ora del sorriso di un vero marinaio, ora come sorriso dell’Interdonato, ora come sorriso del personaggio del quadro, sorriso implacabile che sembra richiamare il protagonista all’azione politica. Questo elemento,
segna la narrazione che va avanti attraverso tutta una serie di scene o riquadri apparentemente slegati ordinati in maniera da fornire gli elementi per capire la storia.
Nella storia compaiono qua e là dei documenti originali che si intercalano ai capitoli del romanzo.
Consolo porta il lettore in mezzo all’epoca storica guardando ai borghesi e agli aristocratici illuminati con tenerezza e con simpatia ma anche con un istintivo bisogno di giustizia sociale.
Il tema sociale è quindi uno dei più importanti e intorno a questo concetto ruotano le soluzioni linguistiche: il linguaggio di Consolo, che per certi versi è stato avvicinato a quello di Gadda, è vivace, ricco di fonicità, ricercatezze lessicali, anche se indugia molto a elementi baroccheggianti, pur con delle concessioni al dialetto nelle parti dialogate.
Di non facile lettura, il romanzo richiede uno sforzo interpretativo superiore alla norma.
Il sorriso dell’ignoto marinaio
Vincenzo Consolo
182 p. Ed. Einaudi Scuola
£ 16600 ca
Elio Di Cato
Ferdinando Carretta ieri sera in un'ora e mezzo ha ammesso il triplice delitto in un'intervista televisiva ai giornalisti della trasmissione di rai 3 "Chi l'ha visto?", prima ancora di parlare al magistrato.
"il 4 agosto ho impugnato quella pistola, e ho sparato ai miei genitori e a mio fratello, nell'appartamento di Via Rimini n. 8. E' stato un atto di follia completo" queste sono state le parole di Ferdinando Carretta nell'intervista registrata quand'era ancora a Londra. "Ho sparato per un rimprovero" ha aggiunto dopo dieci anni di completo silenzio.
In un'ora e mezzo di confessione Ferdinando Carretta non ha perт detto nulla sul perchй un uomo puт arrivare ad uccidere suo padre, sua madre e suo fratello.
Ieri sera patricidio, matricidio e fratricidio, forse i delitti piщ infernali, sono diventati normali oggetti di conversazione per milioni di persone (ed altre se n’aggiungeranno dato che i diritti di trasmissione sono giа stati venduti all'estero).
Carretta ha parlato per un'ora e mezza con il massimo grado di ovvietа e luoghi comuni pensabili. Questo fa pensare alla necessitа di trasmettere in televisione la confessione di un omicidio cosм brutale e violento. Durante tutta la confessione dalle parole di Carretta non sembra essere trasparita neanche un'emozione, neanche una lacrima ricordando quello che era successo quel 4 agosto del 1989.
Secondo il criminologo un delitto grave come questo non per forza deve essere stato commesso da una persona malata di mente ma puт bastare anche qualche lieve disturbo della personalitа come potrebbe sembrare avere Carretta.
Elio Di Cato
GUERRA NEL KOSOVO:
CI SONO CONSEGUENZE PER L’ITALIA?
Dopo aver osservato impotenti gli scempi e le tragedie che si sono svolte in un paese a poca distanza dal nostro, chiedersi se ci sono conseguenze per l’Italia potrebbe sembrare quasi un’offesa alla memoria di un genocidio di dimensioni comunque considerevoli.
Molti hanno avuto di che lamentarsi per le ondate migratorie di profughi e non, che con l’iniziare della guerra si sono sempre piщ intensificate. Alcuni politici ne hanno anche approfittato per mettere in luce un’inadeguatezza del nostro paese a gestire e a regolamentare questo fenomeno che con l’arrivo anche dell’estate и andato sempre piщ espandendosi.
C’и comunque da dire, che i veri profughi, cioи la popolazione kosovara e in un certo senso anche quella curda, sono stati rimandati nel loro paese appena finita la guerra, non valutando che la guerra sarebbe ancora continuata con ripercussioni sia da una parte sia dall’altra. Gli unici che riescono facilmente a rimanere sono i membri delle varie attivitа criminali organizzate straniere quasi sempre affiliate con la criminalitа italiana
per attivitа quali spaccio di droga o prostituzione.
L’Italia, come comunque la maggior parte dei paesi europei e gli Usa, si и impegnata anche dal punto di vista economico, comprando generi alimentari di prima necessitа o attrezzature che, purtroppo, ora veniamo a sapere essere state usate solo in parte, infatti и recente la notizia del ritrovamento di alcuni container carichi di generi d’aiuto che non sono mai partiti per la loro destinazione.
Volendo esprimere un’ipotesi si potrebbe anche dire che un’altra conseguenza per l’Italia и stata la restituzione della Baraldini in quanto l’Italia ha messo a disposizione le sue basi per gli attacchi aerei americani.
Elio Di Cato
La sonda tace: in fumo 300 milioni di dollari. Si allontana il sogno di un uomo su Marte
Il flop marziano della Nasa
Washington – Dalla mattina di martedì 7 dicembre la veglia marziana è finita: la sonda spaziale lanciata su Marte è irrimediabilmente scomparsa dai radar della Nasa. Come, dove e perché la sonda abbia incontrato la sua fine probabilmente nessuno lo saprà mai, anche perché non ci sono scatole nere da recuperare a una distanza di circa 250 milioni di chilometri, anche se un privato,sicuramente in vena di scherzi, ha offerto via internet la cifra di due miliardi a chi riuscirà a localizzare il “naufrago” dalla terra.
E così dopo gli ultimi tentativi di recupero dal Politecnico della California, le speranze di recuperare la sonda sono pressoché finite, secondo i protocolli i tentativi di un collegamento continueranno ancora per due settimane, anche se ormai nessuno ci crede più: l’esploratore è morto, e anche la Nasa sta malissimo.
Insieme al disastro di “Globar Orbiter” avvenuto in Settembre,appena quattro mesi fa, la Nasa ha bruciato complessivamente 300 milioni di dollari di denaro pubblico, circa 600 miliardi di lire, tra errori di misurazioni in pollici americani e centimetri decimali.
L’attuale Nasa, non è più amata come quella di alcuni anni fa, la Nasa che ha portato l’uomo sulla luna e che aveva obiettivi grandiosi per il futuro. Ora è appena tollerata,i suoi successi non fanno più notizia, sulla
bocca di tutti si trovano invece solo più i clamorosi insuccessi,
particolarmente gravosi dal punto di vista economico.Il bilancio annuale della Nasa, costantemente sotto la minaccia delle forbici parlamentari, è rimasto immutato dal 1991,a 13,7 miliardi di dollari (circa 26 mila miliardi), che corrisponde a 1/20 dell’intero bilancio militare. La Casa Bianca le chiede di lavorare meglio e spendendo meno, ma a vedere i risultati, c’è un limite al fare di più con sempre meno. Certo, Marte è un cliente ostico, è molto, forse troppo lontano, e questo è testimoniato dal fatto che delle 25 missioni effettuate sul pianeta rosso negli ultimi 30 anni, solo 14 hanno avuto esiti positivi.
La sonda doveva cercare l’acqua sul pianeta, dunque doveva cercare la vita, tracce di alghe, batteri. Avrebbe dovuto funzionare per tre mesi, mediante le sue batterie solari: purtroppo niente di questo è successo, la sonda dovrebbe essere comunque arrivata su Marte, ma avendo perso completamente la comunicazione (circa 12 minuti prima dell’ora prevista per lo sbarco) non si può verificare niente.
Gli errori servono per imparare, dice il direttore del progetto Marte Wayne Zimmermann, ma aggiunge: “Per imparare dobbiamo sapere dove abbiamo sbagliato” e qui sta il dramma.
Intanto la Nasa ha già incominciato a lavorare su
un’altra sonda diretta su
Marte, simile al “Pathfinder che dovrebbe partire all’inizio dell’anno 2001.
Elio Di Cato
MP3 : cos’и e perchи sta avendo tutto questo successo
Da circa un anno и stato inventato un nuovo sistema per ascoltare la musica: si tratta degli mp3 (mpeg layer versione tre per chi и appassionato dell’argomento), vale a dire un complicato algoritmo di compressione che permette di archiviare su un normale cd circa 20 volte quello che и contenuto di solito in un normale cd di musica.
Questa и solamente l’applicazione base di questo nuova scoperta: adesso и possibile ascoltare tutti i nuovi successi su normali siti accessibili su internet (la maggior parte dei quali sono illegali) con la possibilitа di riascoltarsi anche in seguito attraverso alcuni programmi che si possono trovare gratuitamente.
Fino ad adesso potrebbe sembrare tutto semplice ma purtroppo questo meccanismo viola le leggi sul copyright e quindi tutte le major discografiche si sono messe in azione per cercare di eliminare questo fenomeno che secondo le case potrebbe costituire una grave perdita per i loro bilanci.
Eliminare le migliaia di siti illegali и in ogni caso molto difficile anche perchй ogni giorno ne nascono di nuovi e risalire ai creatori и comunque un compito molto arduo.
L’mp3 non и solo, comunque, un modo illegale per diffondere musica su internet ma anche un economico sistema per i piccoli gruppi di diffondere la propria
musica e farsi conoscere senza dovere per forza impegnare grossi capitali.
Anche alcuni artisti famosi si sono tenuti al passo coi tempi, trovando un modo di combattere la pirateria e di averne comunque un ritorno pubblicitario ed economico, tra questi troviamo Alanis Morissette che ha investito nella mp3.com, il sito della musica gratis in rete, e Jovanotti, uno dei primi italiani a pubblicare sul sito ufficiale pezzi in mp3.
Tra i “dannati” troviamo Lucio Dalla, l’italiano piщ “piratato”, le Spice Girls che hanno il record mondiale di canzoni rubate su internet e Paul McCartney il cui ultimo cd non era ancora in negozio, ma giа sul web .
E’ notizia di oggi che molte case di hardware coma la Philips e la Sony, si stanno impegnando per produrre piccoli lettori di questo formato di musica che secondo le case produttrici dovrebbero rappresentare il futuro della musica e poichй a proporle sono la Sony, inventrice del walkman e la Philips inventrice del cd, c’и de aspettarsi che si tratta di qualcosa d’importante e non solo di un costoso gadget elettronico.
Al momento conviene aspettare per vedere come si evolverа la situazione e non buttarsi in quello che per adesso sembra piuttosto un rischio.
ELIO DI CATO
Giovedм 12 novembre sul palco del forum di Assago, a Milano, si sono tenuti gli "Mtv European Music Awards" : il piщ importante evento musicale - televisivo del mondo.
I primi a salire sul palco sono stati i Faithless con "God is a dee jay" presentati da Jenny McCarthy a colpi di "Questa и la vostra chiesa, Dio и il vostro Dee Jay". Il forum non и sicuramente la chiesa della musica ma, grazie ai curatori della serata di Mtv, si и organizzato uno show spettacolare e mai noioso.
A trionfare sono state ovviamente le stelle del pop, dall'onnipresente Madonna al rinato Robin Williams, fino agli italiani Bluvertigo, votati dagli spettatori di mtv come migliore gruppo italiano dell'anno, a dispetto di stelle come Ligabue, Vasco Rossi e a gruppi giovani come gli Articolo 31 e i 99 Posse.
Questa probabilmente и stata l'unica sorpresa considerando che gli altri premi di mtv sono stati abbastanza prevedibili , ma necessari a garantire una serata piena delle star piщ famose.
Lo spettacolo и stato seguito da circa un miliardo di persone in tutto il mondo e una delle cose che forse ci ha stupito di piщ и stata la scenografia, veramente spettacolare e innovativa, articolata su passerelle luminose e volanti e astronavi vere; i colpi di scena non sono mancati : dalle battute "aggressive" di Jenny McCarthy alle battute in italiano degli Skunk Anansie, ai versi di Dante recitati dai Bluvertigo.
Insomma si sono rivelati gli mtv awards che ci aspettavamo anche se, volendo fare delle critiche, potremmo dire che a vincere sono stati i soliti noti e non gli artisti piщ originali e innovativi.
Elio Di Cato