Alberto Magno

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Albиrto Magno
Vita e pensieroTeologo, filosofo, santo , detto doctor universalis(Lauingen ca. 1200-Colonia 1280). Nato
nella famiglia dei conti Bollstдdt, appartenne all'ordine domenicano, rivestendo anche l'ufficio di
padre provinciale. Compм i suoi studi a Padova e insegnт successivamente in vari conventi; fu
poi maestro di teologia a Parigi, dove ebbe come discepolo S. Tommaso, e infine insegnт presso
l'Universitа di Colonia. La sua opera filosofica и molto ampia ed и costituita da un completo
commento ad Aristotele, da commentari a Pietro Lombardo, allo Pseudo-Dionigi, al Vecchio e al
Nuovo Testamento. A. non puт essere tuttavia ritenuto un semplice commentatore, ma un vero e
proprio autore. Tale infatti lo considerarono i contemporanei, citandolo spesso come auctoritas.Il
merito fondamentale di A. consiste nell'aver intuito il significato che la tradizione aristotelico-
araba poteva avere per la filosofia cristiana, anche se i risultati da lui conseguiti non sono
sempre pari all'enorme sforzo compiuto. Spesso infatti i suoi commentari, per quanto perspicui,
non distinguono esattamente il pensiero di Aristotele da quello dei suoi commentatori arabi. Un
secondo grande merito che gli si puт attribuire и l'aver introdotto, in polemica con gli agostiniani,
una sempre piщ netta distinzione tra filosofia e teologia. La teologia и fondata sulla rivelazione,
la filosofia sulla ragione; ne segue che non и possibile in filosofia discutere di questioni
teologiche. Da questa distinzione si trae anche una sempre piщ viva esigenza di autonomia della
ragione. L'autoritа dei padri della Chiesa e di Agostino viene cosм confinata nel puro campo della
rivelazione, per cui – come scrive A. – per ciт che concerne la medicina ci si dovrа affidare a
Galeno e a Ippocrate, per ciт che concerne la scienza naturale ad Aristotele. Ciт non significa
tuttavia attribuire una radicale autonomia al metodo filosofico, in quanto esso si trova, come ogni
aspetto della natura, inserito in una sorta di ordine divino. La trattazione del problema
dell'eternitа del mondo offre un esempio di questo atteggiamento: dopo aver esposto le ragioni
pro e contro l'eternitа, A. conclude che nessuna di queste si mostra risolutiva. Perciт, dopo aver
salvato l'autonomia della ragione, rivendica alla fede la libera decisione di fronte a scelte
probabili. Non diversamente egli procede anche riguardo al problema dell'unitа dell'intelletto (v.
Aristotele e aristotelismo), che comporta la possibilitа di un'immortalitа individuale. Egli infatti
illustra, confrontandole, le opposte posizioni e, se conclude per l'individualitа dell'intelletto, и piщ
per motivi religiosi che per ragioni direttamente razionali. Si puт notare anche da qui come A., pur
essendo molto vicino a S. Tommaso per alcune soluzioni, sia ancora lontano dall'equilibrio
tomista di rapporti tra filosofia e teologia. L'opera di A. ha inoltre un significato storico, come
summa del sapere del suo tempo; in essa egli rivela il suo valore di scienziato oltre che di
filosofo. PedagogiaDal punto di vista pedagogico, in A. и rilevabile il metodo della ricerca scientifica. In un tempo in
cui predominava la cabala, egli ha saputo realizzare con la natura un tipo di approccio fondato
sull'esperienza reiterata, che, se ancora ignora il concetto di esperimento, anticipa le posizioni
dei piщ maturi rinascimentali. Egli inoltre intende la ricerca non solitaria ma comune: s'inaugura
cosм il metodo del confronto e della collaborazione, che и proprio della scienza moderna. La scuola AlbertinaI discepoli di A., dopo la sua morte, si raccolsero nella Scuola Albertina di Colonia e diedero un
ulteriore sviluppo al suo pensiero, mettendo l'accento sulla tematica neoplatonica (illuminazione
della mente come base della conoscenza), che valorizzarono anche nei commenti alle opere di
Aristotele. Nella scuola si distinsero Ugo Ripelin, Ulrico di Strasburgo e quel Teodoro di Vriberg
che assieme al discepolo Bertoldo di Moosburgo sviluppт tutta la tematica scientifica di Alberto
Magno.Le opereLa vasta e multiforme produzione del doctor universalis и stata raccolta in due edizioni quasi
complete, la prima curata da Jamni a Lione nel 1651 (21 vol.), la seconda da Auguste Borgnet (38
vol., Parigi). Una terza edizione critica и in corso di pubblicazione a opera degli istituti
domenicani di Colonia e di Roma e prevede ca. 40 volumi, di cui 14 giа pubblicati. Tra le opere
principali vanno ricordate: De praedicabilibus, De praedicamentis, De coelo et mundo, De
proprietatibus elementorum, De mineralibus, De anima, De intellectu et intelligibili, De unitate
intellectus contra Averroem, Summa theologiae, Summa de creaturis.
BibliografiaM. Grabmann, L'influsso di Alberto Magno sulla vita intellettuale del Medioevo, Roma, 1931; H.
Wilms, Alberto Magno, trad. it., Bologna, 1931; A. Garreau, Saint Albert le Grand, Parigi, 1932; L.
De Simone, Introduzione alla vita e al pensiero di Alberto Magno, Napoli, 1942; H. C. Schebeen,
Alberto Magno, Colonia, 1955; H. Ostlender, Albertus Magnus, Dьsseldorf, 1955; P. Michaud-
Quantin, La psychologie de l'activitй chez Albert le Grand, Parigi, 1966; Autori Vari, Sant'Alberto
Magno, l'uomo e il pensatore, Roma, 1982.

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