11 Settembre 2001

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche

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Data:15.11.2001
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Testo

Sicuramente è un termine che suscita terrore e sgomento nel cuore di tutti, soprattutto nel mio ( o forse è più corretto dire “anche nel mio” per non essere egocentrica ), ma che mai come in questo momento sentiamo più vicina, così presente nella nostra vita.
Fino a questo famoso 11 Settembre 2001 io non sapevo nemmeno che cosa voleva dire ”morte e disperazione” eppure ora…sono stata l’intera giornata dell’11 immobile, davanti alla televisione, non volevo staccarmi, ero sconcertata da ciò che stava succedendo e l’unica cosa che capivo era che erano morte 6.000 persone sotto le macerie delle torri.
Le Twins Towers, il simbolo della globalizzazione, distrutte in poche ore come se fossero castelli di sabbia. E’ impressionante. Solo adesso mi rendo conto di cosa vuol dire tutto questo: era sicuramente una dichiarazione di guerra in piena regola, con tutto ciò che ne comporta. E’ passato un mese dal giorno della catastrofe e di cose ne sono successe ( e pure tante ) purtroppo. Ma perché questa guerra? All’inizio non capivo, insomma un gruppetto di fanatici islamici dichiara guerra agli Usa! Agli USA ( e di conseguenza anche alla Nato )! Con tutto quello che ne consegue! E’ come dichiarare guerra al mondo intero, infatti la Nato e gli USA rappresentano una gran bela fetta del mondo / e anche bella forte, questa fetta! ).
Poi le dichiarazioni di Bin Laden mi hanno chiarito molte cose. Adesso, almeno capisco le motivazioni. Bin Laden, nemico n° 1 degli USA, ha rilasciato una dichiarazione molto particolare dove nomina una serie d’episodi degli ultimi 70 anni, che mi hanno dato molto da riflettere. Il giorno della tragedia al Central Park i miei genitori, davanti alla televisione, dissero subito che l’America aveva provocato una reazione del genere da parte dei Talebani, ma io non capivo. Ero sconcertata da ciò che era successo, ero consapevole che la vendetta era sbagliata, ma pensavo, ero convinta che i colpevoli dovevano essere puniti. Solo ora mi rendo conto, dopo le dichiarazioni di Bilìn Laden, che l’America non è un povero innocente in tutta questa vicenda. Sono sempre del parere che i colpevoli dovranno essere puniti, ma adesso mi rendo conto che tutto il mondo è schiavo della volontà della potenza americana. Tutti l’appoggiano, l’aiutano, la seguono e la lodano senza rendersene conto o comunque senza ammetterlo ( a loro stessi o al oro popolo che vive sotto il mito dell’America). Anche io, nel mio piccolo, vivo sotto l’influenza della cultura americana, anche se no nel mito. Anche l’ONU, in tutta questa vicenda, che per principio ripudia la guerra, appoggia l’America come se essa fosse la povera vittima, che deve difendere il proprio onore dall’Afganistan, il cattivo che ha attaccato senza nessun motivo.
E’ stata definita “guerra umanitaria”, ma una guerra può essere definita tale? Sicuramente è un’ipocrisia perché è impossibile che queste operazioni militari colpiscano solo punti ben definiti, luoghi privi di civili. In due settimane sono già state colpite una scuola e un deposito della Croce Rossa.
Tutti, attualmente sono contro i Talebani perché li vedono come i grandi nemici e nessuno pensa e ricorda il comportamento americano nei confronti dell’Islam. Nessuno si rende conto, purtroppo, che in una guerra non c’è un solo colpevole. Sicuramente, poi, la nostra ignoranza nei confronti di un argomento così vasto, come la religione islamica, non aiuta ad avere una visione totale di ciò che sta succedendo. Si diffonde, perciò, un forte rancore nei confronti degli islamici, che sicuramente avrà ripercussioni sulla vita di tutti i giorni di ogni singolo individuo. Gli islamici, in Italia, sono tanti e non mi stupirei quindi se si creassero situazioni di razzismo. La vita sociale, di tutti, sta inevitabilmente cambiando e io ho paura che per gli islamici non sarà un buon periodo. Comunque sia le abitudini quotidiane stano cambiando, anche in Italia, perché la gente vive nella psicosi del terrorismo e sicuramente ci vorranno anni ormai che, anche gli americani, si sentiranno sicuri a casa loro.
Una cosa, oltre alla guerra stessa, che mi spaventa è l’informazione. Bush ha dichiarato che tutte le informazioni e le dichiarazioni provenienti dall’Al-queda, l’organizzazione di Bin Laden, verrano censurate e i filmati verrano trasmessi con un montaggio diverso per evitare di trasmettere messaggi in codice e per non seminare il panico tra i civili. Capisco le strategie militari ma la popolazione civile ha il diritto di sapere perché sicuramente quando, e speriamo presto, tutto questo avrà fine, la guerra sarà sfruttata per propaganda politica e può diventare molto pericoloso votare senza conoscere la verità, perché le sorti del mondo andranno in mano a coloro che verranno eletti. Per non parlare poi dell’influenza dei medi, che soprattutto in questo periodo stanno influenzando notevolmente il pensiero della gente comune!
Economicamente, negli USA, questa guerra sta creando molti problemi poiché, le persone sono terrorizzate quindi stanno modificando il mercato interno, che era del tutto impreparato a fronteggiare un eventualità del genere. Esempio lampante di questa psicosi e dimostrata dall’aumento di vendite nei negozi d’armi e dal fallimento di molte società che operano nel settore dei consumi voluttuari. Migliaia di licenziamenti nei settori dei trasposti e del turismo tanto da convincere gli esperti che, sicuramente, uno degli obbiettivi degli attacchi terroristici era quello di mettere in ginocchio l’economia del nuovo continente. La gente ha molta paura e lo dimostra l’economia, tanto in crisi da convincere il presidente George W. Bush a invitare gli americani a superare i timori riprendendo una vita normale, facendo leva sul forte senso di patriottismo americano.

Esempio