Il metodo Montessori

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Testo

Il bambino non può espandersi come deve avvenire in un essere in via di sviluppo. E ciò perché l'adulto lo reprime. La madre, principalmente, poi il padre, poi i maestri. Ora per trattare diversamente il bambino, è necessario fare un passo fondamentale, essenziale, da cui tutto dipende:
ed è quello di modificare l'adulto"
(M.MONTESSORI "Il segreto dell'infanzia")
il candidato,traendo spunto dal brano proposto,illustri:
-le caratteristiche dello sviluppo del bambino nella teoria di m.montessori.
-la necessità di modificare l'atteggiamento direttivo dell'adulto nei confronti del bambino.
-i principi del metodo montessoriano tesi a garantire lo sviluppo sereno del bambino.

“[…] l’uomo è come l’oggetto lavorato a mano: ognuno è diverso dall’altro, ognuno ha un proprio spirito creatore, che ne fa un’opera d’arte della natura.” (M.Montessori “la mente del bambino”)
Tale affermazione, ricavare da un’opera della Montessori, riassume in una metafora la teoria dello sviluppo del bambino del medico di inizi ‘900:
Nel periodo post-natale, il bambino viene definito embrione spirituale il quale esprime la propria energia vitale, il nucleo originario di un disegno ideale di sviluppo originale. E da ciò la metafora dell’uomo come “oggetto lavorato a mano”: ogni uomo non è nato portando con sé solo geni ereditari ma anche un’originalità che sviluppandosi grazie ai rapporti con l’ambiente, lo renderà unico e irripetibile. Ogni embrione spirituale si sviluppa grazie a delle “spinte” di nebule, che lo portano ad assorbire selettivamente dall’ambiente ciò a lui indispensabile per la crescita, secondo periodi sensitivi, punti di attività che segnano i ritmi del suo sviluppo ,utili nella guida dell’ambiente esterno. L’attività di sviluppo dell’embrione spirituale è regolata da un principio, senza il quale le nebule e i periodi sensitivi sarebbero solo potenzialità: la mente assorbente .Questo principio rende l’apprendimento dell’adulto diverso da quello del bambino poiché in quest’ultimo, l’apprendimento si identifica con l’assorbimento dei dati del mondo esterno secondo una necessità individuale che gli permette un proprio adattamento alla realtà, e la realizzazione della propria personalità. È per queste condizioni psichiche che, secondo le tesi della montessori, si deve favorire il potenziamento del bambino attraverso un’educazione precoce che gli offra gli stimoli e i materiali necessari per il suo sviluppo. La formazione ottimale delle strutture che garantiscono la crescita psichica del bambino (mente assorbente, nebule e periodi sensitivi) può avvenire solo con una libera azione sull’ambiente e questa può essere contrastata solo dalle inibizioni dell’adulto che porta il bambino, privato della libertà di sviluppo naturale, a fuggire nel mondo dell’immaginazione, del gioco, del capriccio e del disordine: è il processo di deviazione. In tale processo il bambino è definito bambino spezzato poiché è diviso tra il desiderio di attività e impossibilità di soddisfarlo. Nella società odierna ogni fanciullo che rientri nella fascia d’età che va dai 3 ai 6 anni rientrerebbe nella categoria o meglio, nel fenomeno, del bambino spezzato e per chiunque all’interno di tale società, sarebbe un fenomeno normale; per Maria Montessori invece, fare capricci e provar piacere per una fiaba raccontata, è dannoso per lo sviluppo del bambino. Infatti, all’interno della Casa dei bambini, presentata dalla Montessori come un ambiente costruito a misura di bambino e il cui duplice compito è di consentire la normalizzazione e di favorire lo sviluppo naturale e creativo, il bambino ritrova la cosiddetta “normalità” comportandosi in un modo totalmente diverso rispetto a quello prospettato dalla psicologia infantile, MA PER LA MONTESSORI L’UNICO VERO E GIUSTO: escludendo il gioco e prediligendo l’ordine e il lavoro severo. È in questo senso che per la Montessori la Casa dei bambini viene considerata “clinica didattica” ed è grazie all’ambiente e al materiale adeguato che si trova al suo interno, che i bambini escono dal processo di deviazione.
Il fondamento del metodo montessoriano risiede quindi nell’ambiente non solo inteso come struttura materiale ma comprendente anche il materiale di sviluppo che permette al bambino di soddisfare il suo bisogno di ordine e lavoro,di sviluppare i sensi e soprattutto di favorire la conquista dell’autonomia, e infine un’educatrice umile, rispettosa del progressivo sviluppo del bambino e rigorosa nella registrazione dei comportamenti che vede manifestarsi. Il compito dell’educatrice, coerentemente alla concezione anti-inibitoria, non deve far altro che mostrare l’uso corretto degli strumenti a disposizione dei bambini e successivamente osservare accuratamente ogni singolo comportamento. La casa dei bambini è stata fondata perché l’ambiente dell’adulto non è l’ambiente di vita del bambino e non perché i genitori lavorano e non posono tenere i propri figli. La causa è il comportamento nocivo dell’adulto verso il bambino: come un educatore della scuola montessoriana.È necessario quindi che l’adulto non intervenga in modo direttivo con divieti, suggestioni e imposizioni ma lasci che il bambino si sviluppi correttamente seguendo le linee naturali della propria energia vitale.

Esempio



  


  1. y

    STO CERCANDO UNA TESINA DI PEDAGOGIA DI MARIA MONTESSORI M AIUTATE FREQUANTO L UNIVERSITà SERVIZI SOCIALI.. GRZ.

  2. YLENIA

    STO CERCANDO UNA TESINA DI PEDAGOGIA DI MARIA MONTESSORI M AIUTATE FREQUANTO L UNIVERSITà SERVIZI SOCIALI.. GRZ..

  3. FRANCESCA

    STO CERCANDO GLI APPUNTI DEL "MANUALE DI PEDAGOGIA SOCIALE" di MARIO POLLO - LUMSA di ROMA -