Cristo si è fermato a Eboli

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Categoria:	Lettere
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Data:	22.03.2007
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Laura Gualdi 1°F
CRISTO SI È FERMATO A EBOLI
LAVORO DI ANALISI TESTUALE
1. DA OGNI PARTE NON C’ERANO CHE PRECIPIZI DI ARGILLA BIANCA, SU CUI LE CASE STAVANO COME LIBRATE NELL’ARIA, E D’OGNINTORNO ALTRA ARGILLA BIANCA, SENZ’ALBERI E SENZ’ERBA, SCAVATA DALLE ACQUE IN BUCHE, CONI, PIAGGE DI ASPETTO MALIGNO, COME UN PAESAGGIO LUNARE
LE PARTI DI QUASI TUTTE LE CASE, CHE PAREVANO IN BILICO SULL’ABISSO, PRONTE A CRLLARE E PIENE DI FENDITURE, ERANO CURIOSAMENTE INCORNICIATE DI STENDARDI NERI, ALCUNI NUOVI, ALTRI STINTI DAL SOLE E DALLA PIOGGIA, SI CHE TUTTO IL PAESE SEMBRAVA IN LUTTO, O IMBANDIERATO DA UNA FESTA PER LA MORTE (PAG. 8)
DOPO L’ULTIMA CASA DEL PAESE, DOVE LA STRADA, SUPERATA UNA SELLETTA, COMINCIA A SCENDERE VERSO IL SAURO, C’ERA UN BREVE SPIAZZO DI TERRA DISUGUALE, COPERTA A TRATTI DI UN’ERBA GIALLA E INTRISTITA
2. (PAG. 212 – 213 . 214)
A GAGLIANO, POCO PRIMA DI NATALE, ARRIVA UN PASTORE CON IL SUO RAGAZZO E UNA ZAMPOGNA. SI FERMA SOLO PER UN GIORNO, A SALUTARE ALCUNI AMICI E LA VECCHIA ROSANO. QUELLA SERA LEVI, MENTRE PASSEGGIA PER LA STRADA, PASSA DAVANTI ALLA CASA DOVE TUTTI SI SONO RIUNITI E VIENE INVITATO AD ENTRARE. NEL CENTRO DELLA STANZA CONTADINI, GIOVANI, NIPOTI E PARENTI DELLA VECCHIA ROSANO DANZANO UNA SPECIE DI TARANTELLA AL SUONO DELLA ZAMPOGNA. TUTTI SI FERMANO, E DUE GIOVANI FIDANZATI BALLANO DA SOLI AL RITMO DELLA TARANTELLA. MAN MANO CHE IL RITMO AUMENTA, IL CERCHIO SI STRINGE E I DUE SI TROVANO FACCIA A FACCIA. È L’UNICO BALLO A GAGLIANO IN TUTTO L’ANNO CHE LEVI TRASCORSE.
3. PAROLE SCONOSCIUTE
1 PAG. 110 MOLA = MACINA DEL MULINO O DEL FRANTOIO
2 PAG. 111 SPASMODICO = CHE DA AFFANNO, ANGOSCIA
3 PAG. 114 PANAMA = CAPPELLO MASCHILE DI PAGLIA BIANCA
4 PAG. 117 CAFONE = ROZZO, VILLANO, MALEDUCATO
5 PAG. 120 SELCIATO = PAVIMENTO COSTITUITO DA SELCI O PIETRE SQUADRATE
6 PAG. 122 FOMENTATA = INITATA, ISTIGATA
7 PAG. 125 ANNILICHIMENTO = ANNIENTAMENTO, UMILIAZIONE8
8 PAG. 128 SFOLGORIO = CONTINUO RISPLENDERE
9 PAG. 130 MALANNI = MALORI, MALATTIE
10 PAG. 144 SMUNTO = STINTO
11 PAG. 147 ALMANACCHI = RACCOLTA DEI FENOMENI METEOROLOGICI
12 PAG. 149 TONANTE = CHE PRODUCE IL TUONO
13 PAG. 149 UGGIA = OMBRA DEGLI ALBERI CHE DANNEGGIA LE PIANTE SOTTOSTANTI
14 PAG. 153 STOPPIE = RESIDUI DI STELI E FOGLIE DI UNA CULTURA
15 PAG. 153 BIZZARRIA = CARATTERISTICA DI CHI è BIZZARRO
16 PAG. 156 OPULENTA = ABBONDANTE, RICCA
17 PAG. 159 GOZZO = STOMACO DELL’UOMO
18 PAG. 162 ESTETIZZANTE = CHE ESTETIZZA, OSTENTA RAFFINATEZZA
19 PAG. 167 DEPRECAZIONI = SCONGIURO SOLENNE PER ALLONTANARE IL MALE
20 PAG. 175 GUARDINGO = CHI PROCEDE CAUTO E CIRCOSPETTO PREOCCUPANDOSI DI NON ESSERE SORPRESO
4. A GAGLIANO LA PRESENZA DI ESSERI MAGICI HA UN PESO NOTEVOLE NELLA CULTURA CONTADINA. NEL PAESE SI NOTA COME LA GLI ABITANTI SOSTITUISCONO LA RELIGIONE CRISTIANA ALLA CREDENZA MAGICA E PAGANA
RIPORTO I RIFERIMENTI A OGGETTI E ESSERI MAGICI:
PAG. 6 MORTI SUONATORI
PAG. 8 STREGA CONTADINA
PAG. 51 MARITO STREGATO
PAG. 60 FORZE SOTTERRANEE
PAG. 62 DEMONIO SOTTOFORMA DI UNA CAPRA
PAG. 91 STREGHE E OGGETTI MAGICI
PAG. 96 CORNA DI DRAGO
PAG. 98 DONNA FIGLIA DI UNA VACCA
PAG. 129 MONOCHICCHI(SPIRITI DI BAMBINI NON BATTEZZATI)
PAG. 133 SPIRITI BUONI
PAG 209/213 ABRACADABRA, SEGNI COBALISTICI, ASTROLOGICI, IMMAGINI DI SANTI, MADONNE DI VIGGIANO, MONETE, DENTI DI LUPO, OSSI DI ROSPO
5. UNA SERA IL BANDITORE COMUNICA L’ARRIVO A GAGLIANO DEL SANAPORCELLE. LEVI ESCE DI CASA, SI AVVIA VERSO IL TIMBONE DELLA FONTANA DOVE SI SONO RADUNATE TUTTE LE DONNE CON LE LORO SCROFE. SONO TUTE ECCITATE, ROSSE IN VISO. IN MEZZO AL TIMBONE C’ERA UN UOMO ALTO QUASI DUE METRI E ROBUSTO. SANARE PORCELLE SIGNIFICA TOGLIERE LE OVAIE, CON UNA VERA OPERAZIONE DI ALTA CHIRURGIA. TIENE IN BOCCA UN GROSSO AGO E LA SCROFA FERMA PER LE ZAMPE CHE LEGA A DEI PALETTI FICCATI IN TERRA, SDRAIATA IN PANCIA ALL’ARIA. L’UOMO CON UN TAGLIO SICURO ARRIVA FINO ALLA CAVITÀ’ DELL’ADDOME, FICCA IL POLSO NELLA FERITA, AFFERRA L’OVAIA E LA TIRA FUORI. SENZA FARE UN’ALTRA FERITA ESTRAE ANCHE L’OVAIA DESTRA. SENZA USARE IL COLTELLO CON UNO STRATTONE L’UOMO STRAPPA VIA LA GHIANDOLA USCITA E LE OVAIE VENGONO GETTATE DAL SANAPORCELLE DIETRO DI SE AI SUOI DUE MAREMMANI E RICUCE VELOCEMENTE LA FERITA.
Questa sequenza descrittiva è molto cruda. Gli aggettivi aspri, i particolari descritti, mettono movimento alle parole, fan venire voglia di finire la riga (anzi, più che la riga, il capitolo stesso poiché fa ribrezzo). Secondo me è troppo nuda questa parte, troppo rivoltante.
6. IL POTERE A GAGLIANO

8. IL CURATO ERA UN UOMO SUI 50 ANNI, DI MEDIA STATURA, GROSSO E PIUTTOSTO GRASSO, DI UN GRASSO PALLIDO E GIALLASTRO. GLI OCCHI ERANO NERI, SPAGNOLI, PIENI DI ASTUZIA. AVEVA UN VISO GRANDE E COMPLESSO, CON UN NASO UN PO ARQUATO, LABBRA SOTTILI, CAPELLI NERI. INCEDEVA CON UNA CERTA SOLENNITA’, L’ABITO ERA PULITO, IL FIOCCO ROSSO DEL CAPPELLO ERA FIAMMANTE, E AL DITO PORTAVA UN ANELLO CON UN RUBINO. I SUOI MODI E IL TONO DELLA SUA VOCE MOSTRAVANO TROPPO CHIARAMENTE COME EGLI, PIU’ CHE DALLO SPIRITO DI CARITA’, FOSSE MOSSO DA UN CALCOLO O DA UN INTERESSE. ESSO ERA PIENO DI FURBERIA: ESSO ERA IL VESCOVO PIETRO LIGUORI
9. LA FRASE CHE MI È’ PIACIUTA DI PIU’ E’ A PAGINA 2:
IN QUESTA TERRA OSCURA, SENZA PECCATO E SENZA REDENZIONE, DOVE IL MALE NON è MORALE, NON è UN DOLORE TERRESTRE, CHE STA SEMPRE NELLE COSE, CRISTO NON è DISCESO

DA QUESTA FRASE TRASPARE IL PENSIERO DEI CONTADINI. COME FOSSERO STATI ABBANDONATI, TROVANO IL MALORE DEI LORO ANIMI ANCHE NELLA LORO TERRA, UNICA COSA CHE POSSIEDONO. “ CHE STA SEMPRE NELLE COSE “ SONO COSI AMMORTITI CHE IMMAGINANO CHE IL MALE FACCIA PARTE DI OGNI SINGOLO OGGETTO, PENSIERO, PAROLA, GESTO DA LORO COMPIUTO. LA LORO MISERIA VIENE RIFLESSA DA LEVI CHE SE NE ACCORGE APPENA ARRIVATO.