- Don Diego AlcozЉr?
Il RavЌ frenava a stento un moto di stizza, si provava a sorridere e ripeteva, protendendo le mani:
- Aspettate... Ragioniamo!
Ma che ragionare! Alcuni finanche gli domandavano se lo dicesse proprio sul serio:
- Don Diego AlcozЉr?
E sbruffavano una risata.
Da costoro il RavЌ si allontanava indignato, dicendo:
Letteratura
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Era il signor barone uno de' più potenti signori della Vesfalia, perchè il suo castello aveva porta e finestre; e di più sala con arazzi. Tutti i cani de' suoi cortili componevano in caso di bisogno una muta di caccia; i suoi staffieri erano i suoi cacciatori, e il piovano del villaggio il suo grande elemosiniere. Gli davan tutti dell'Eccellenza, e ride
sar… ora materia del mio canto.
O buono Appollo, a l'ultimo lavoro
fammi del tuo valor sЌ fatto vaso,
come dimandi a dar l'amato alloro.
Infino a qui l'un giogo di Parnaso
assai mi fu; ma or con amendue
m'Љ uopo intrar ne l'aringo rimaso.
Entra nel petto mio, e spira tue
sЌ come quando Marsia traesti
de la vagin
Ho inoltre creduto affascinante approfondire il rapporto tra culto del bello, raffinatezza e ricerca dell’esotico con il senso di decadenza e morte insito nell’animo dell’esteta, figura emblematica del malessere psicologico e spirituale, che tuttavia rifiuta di ammettere la crisi del proprio “io”. Concentrarsi esclusivamente sull’esteriorità dell’essere
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piЉ d'un colle giunto,
l… dove terminava quella valle
che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite gi… de' raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta
che nel lago del cor m'era durata
lo colpo tal, che disperar perdono.
Dolce color d'oriental zaffiro,
che s'accoglieva nel sereno aspetto
del mezzo, puro infino al primo giro,
a li occhi miei ricominci• diletto,
tosto ch'io usci' fuor de l'aura morta
che m'avea contristati li occhi e 'l petto.
Lo bel pianeto che d'amar conforta
faceva tutto rider l'
2. Da questa fiducia nella responsabilità umana scaturisce anche uno spiraglio di fiducia nella possibilità di intervenire per migliorare le condizioni della società umana. Vedere certe reali atrocità come effetto inevitabile dei meccanismi della società genera fatalismo e scoraggiamento, come sottolinea Manzoni stesso. Se invece quelle atrocità sono ef
Nel 1919 venne pubblicato il suo se- condo romanzo "Il Passaggio".Continuò a pubblicare altri libri e raccolte di poe- sie e spesso par- lava della sorte di donna-poeta. Scrisse anche un poema drammatico in tre atti "Endimione" in cui rappresenta la relazione che l
Il Manzoni ci presenta Lucia in modo diretto, fornendoci la sua descrizione fisica, in abito da sposa, nel cap.II. Dice: «Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre. Le amiche si rubavano la sposa, e le facevan forza perché si lasciasse vedere; e lei s’andava schermendo, con quella modestia un po’ guerriera delle contadine, face
• Digressione sulle condizioni di vita del 1600 e vita di don Abbondio: «…Don Abbondio (il lettore se n’era già avveduto) non era nato…»
Cap. IV
• Digressione su Padre Cristoforo: «…Il padre Cristoforo non era sempre stato così, né sempre era stato Cristoforo…»
Cap. IX-X
• Storia di Gertrude: «…Era essa l’ultima figlia del principe ***,