Letteratura
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Nel 1822 ottenne di andare a Roma presso un suo zio, ma rimase deluso da questo viaggio. Al suo ritorno a casa si ammalò, e scrisse le "Operette morali".
Dal 1825 riuscì ad andare a Milano, poi a Bologna e a Firenze, grazie ai suoi lavori editoriali. Tornò a Recanati, dove compose i grandi idilli (“Il passero solitario”, “La quiete dopo la tempesta”
Nella terza strofa vi è una specie di confronto nel quale riemergono le diversità tra l'uccello e l'autore. È un bel passo, il più curato, dove, mentre il rapace agisce per istinto e perciò non si preoccupa troppo del modo di vita, il poeta rimpiangerà sempre di non aver vissuto con serenità la giovinezza, la vera protagonista della poesia. È una poe
COMMENTO DELLA LIRICA "L'INFINITO"
DI GIACOMO LEOPARDI
Leopardi descrive, partendo dalla visione terrena delle cose, l'infinito, che purtroppo gli viene sottratto allo sguardo dalla barriera di un colle solitario e da una lunga siepe, che gli impediscono di osservare fino ai più remoti spazi l'infinito; ma lo può immag...
Ma come uomo presenta anche molte debolezze nella sua rappresentazione cattiva: paura della solitudine, in quanto totalmente escluso, o quasi, dalla società.Sentimenti che riaffiorano sempre più spesso quando è vicina la conversione.
LA CONVERSIONE
Come Ludovico si era mutato in Padre Cristoforo, così l’Innominato rinasce in una
ANALISI DI "LAVANDARE" di Giovanni pascoli
Lirica tratta da Myricae
Madrigale costituito da due terzine e da una quartina di endecasillabi
Rime incatenate e alternate ABA CBC DEDE. Nell'ultima quartina, frasca – rimasta, rima imperfetta.
SINALEFI: 1) grigio - e
2) resta - un~~...