Visione oggettiva e soggettiva della realtà

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura

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Testo

VISIONE OGGETTIVA DELLA REALTA'
POSITIVISMO
E' una corrente di pensiero che interessт l'Europa fra il 1848 e il 1870 circa. Il termine "positivismo" indica il proposito di rifiutare le tendenze astratte, metafisiche, spiritualistiche proprie del romanticismo e di prendere invece in esame i fatti concreti ed analizzarli alle luce della scienza. Il positivismo cerca di capire il mondo partendo unicamente dalla scienza dalla quale si riconosce la capacitа di giudicare gli uomini verso il progresso e di costruire una societа al piщ alto grado di giustizia e benessere. Il positivismo viene anche definito come il punto di vista secondo il quale tutta la vera conoscenza и scientifica. La scienza и ritenuta capace di dominare la natura per cui и considerata garanzia infallibile del destino dell'uomo. Su questa base il positivismo ritiene che:
- L'unica conoscenza che l'uomo ha di tutto il mondo и di tipo scientifico, costruita attraverso l'osservazione dei fenomeni, la formulazione di ipotesi e la loro verifica sperimentale.
- La scienza deve essere assolutamente indipendente dalla religione.
- Ogni manifestazione della natura e dell'uomo sono spiegabili scientificamente.
- La scienza si appoggia su risultati specifici indipendenti dalla personalitа e dalla posizione sociale dell'osservatore.
Per il positivismo и possibile analizzare scientificamente la societа umana come un qualsiasi organismo scoprire la leggi che la regolano ed и possibile anche individuare attraverso la scienza le cure piщ adatte a superare i problemi della societа. La vera grande novitа del positivismo и quella di estendere il metodo sperimentale a tutti i rami del sapere, dalla filosofia alla storia, dall'arte alla letteratura e addirittura alla realtа umana perchи si riteneva che anch'essa fosse retta, come la realtа fisica, da leggi naturali.
AUGUSTO COMTE: l'iniziatore della dottrina che fu anche il fondatore della sociologia, disciplina che studia in modo scientifico la societа umana, studiandola come se fosse un organismo naturale.
DARWIN: formulт la teoria dell'evoluzionismo e delle sue leggi, cioи l'adattamento all'ambiente e la selezione naturale attraverso il metodo scientifico che venne applicato anche nell'antropologia. Darwin studiт l'uomo non piщ come entitа spirituale ma come ultimo anello della catena naturale. Questa teoria fu osteggiata dalla chiesa che invece sosteneva il creazionismo fissista.
IPPOLITO TAINE: critico letterario storico che vedeva negli uomini solo un prodotto di fattori ereditari dell'ambiente; egli inoltre riteneva applicabile il metodo scientifico anche all'arte, contribuendo alla nascita del naturalismo francese. Il positivismo portт ad un cambiamento anche la letteratura sottolineando l'esigenza di un'arte ispirata al vero, lucida oggettiva che ritraesse anche gli aspetti negativi della societа.
NATURALISMO
E' una corrente letteraria che nacque in Francia nella seconda metа del 1800; il termine naturalismo sta a sottolineare che in questo periodo dominato dal positivismo, anche l'arte viene considerata una disciplina naturale alla quale si puт applicare il metodo scientifico. Il Naturalismo puт essere considerato il movimento letterario del positivismo da cui eredita:
- l'attenzione per la realtа
- l'uso del metodo scientifico
- la fiducia nel progresso
E' una letteratura quindi che si accosta alle realtа, descrive la realtа psicologica, usa il metodo scientifico, facendo particolare attenzione agli aspetti sociali ed economici delle classi piщ umili appunto perchи in queste sono piщ evidenti i fattori che condizionano la vita dell'uomo (ambiente ed ereditarietа). Anche lo stile si adegua a questo nuovo contenuto, si adopera infatti un linguaggio semplice antiletterario perfettamente aderente all'ambiente e ai personaggi utilizzando se necessario anche il dialetto e il gergo. Il Naturalismo condivide con il Positivismo l'attenzione e la fiducia nel progresso per cui gli scrittori francesi pur scrivendo le tristi condizioni di vita degli umili e mettendo in evidenza gli aspetti negativi della societа, sono convinti che la loro denuncia possa servire a migliorare questa realtа malsana. I canoni fondamentali di questa letteratura sono tre:
- OGGETTIVITA': lo scrittore parte da fatti realmente accaduti e li ricostruisce secondo la relazione causa-effetto.
- IMPERSONALITA': lo scrittore non impone le sue idee, i sui sentimenti, i suoi giudizi, non parteggia per i sui personaggi, ma espone i fatti in modo freddo e distaccato, come un fotografo.
- SCIENTIFICITA': lo scrittore tiene conto delle leggi scientifiche che regolano la societа, tutte le azioni umane vengono lette alla luce dell'ambiente e dell'ereditarietа.
GUSTAVE FLAUBERT: autore di "Madame Bovary" (1857), venne definito come il maestro del naturalismo per la sua teoria dell'impersonalitа che fa largo uso del "discorso indiretto libero".
Flaubert aveva, impresso una svolta alla tradizione del realismo romantico. Pensava che l'artista doveva essere nella sua opera come Dio nella creazione, invisibile e onnipotente, cosм che lo si senta ovunque, ma non lo si veda mai. L'Arte doveva innalzarsi al di sopra dei sentimenti personali e delle suscettibilitа nervose. Diceva che era tempo di dare all'Arte, la precisione delle scienze fisiche.
ЙMILE ZOLA: l'iniziatore del movimento e anche il principale teorico e divulgatore. Le concezioni che sono alla base della sua narrativa vengono esposte in modo organico nel volume "Il romanzo sperimentale" del 1880 nel quale, prendendo le mosse dal fisiologo Claude Bernard, Zola sostiene che il metodo sperimentale delle scienze deve essere applicato anche agli atti intellettuali e passionali dell'uomo. Al centro dei romanzi di Zola vi sono spesso casi patologici dovuti a cause ereditarie. Accanto a questi intenti medico-patologici si collocano gli intenti sociali e politici, perchй l'autore desidera dare un quadro completo della societа francese in tutti i suoi strati sociali e in tutti i suoi ambienti caratteristici.
VISIONE SOGGETTIVA DELLA REALTA'
DECADENTISMO
Movimento letterario sorto verso la fine dell'800 che nel corso del '900 ha segnato una corrente culturale europea. La base della visione del mondo decadente и l'irrazionalismo, che riprende gli elementi giа presenti nella cultura romantica. Viene totalmente rifiutata la visione positivistica: la conoscenza oggettiva e totale della realtа attraverso la scienza. Il decadentismo ritiene che la ragone e la scienza non possano dare la vera conoscenza dl reale , perchи l'essenza di esso и al di lа delle cose, per cui solo rinunciando alla razionalitа si puт tentare di arrivare all'ignoto. Ogni forma visibile perciт non и che un simbolo di qualcosa di piщ profondo che sta al di lа di essa.
La scoperta dell'inconscio и il dato fondamentale della cultura decadente. Freud a fine secolo comincerа a dare una spiegazione scientifica a questa conoscenza, ma secondo un pensiero ancora positivista e razionale: il suo fine era quello di portare alla luce della coscenza l'inconscio, sottoporlo al dominio dell'io.
Per i decadenti esiste soprattutto l'Arte perchи l'artista и come un veggente, capace di spingere lo sguardo dove l'uomo comune non vede nulla, e addirittura di rivelare l'assoluto. I tratti piщ evidenti di questo movimento sono:
- SOGGETTIVITA': non c'и un'interpretazione oggettiva. L'uomo si estranea e guarda la vita da fuori (inetto).
- RELATIVITA': nulla и certezza, tutto и relativo. La scienza и un'osservazione non naturale.
- RELATIVISMO CONOSCITIVO: nessuno conosce qualcuno nello stesso modo in cui lo conoscono gli altri. Non c'и un punto di vista privileggiato.
- INCOMUNICABILITA': non si puт comunicare la propria realtа, quindi si comunica solo ciт che и convenzionale. C'и l'illusione di comunicare, ma la gente и sola.
ITALO SVEVO: si sposta progressivamente verso una forma narrativa che frantuma i piani temporali e sposta la rappresentazione dalla visione "oggettiva" del narratore a quella "soggettiva" del protagonista. Nelle sue opere mira a smascherare gli autoinganni dei suoi personaggi, a smontare gli alibi che essi si costruiscono per nascondere a loro stessi le vere e inaccettabili motivazioni dei propri atti, per mettere a tacere i propri sensi di colpa e per sentirsi di nuovo innocenti.

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