Uno, nessuno e centomila

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Categoria:Letteratura

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Testo

UNO, NESSUNO E CENTOMILA
Vitangelo Moscarda, un tranquillo borghese di provincia, ad un certo punto della sua esistenza arriva a un'importante conclusione: ogni individuo non è in realtà un'unica persona, bensì è tante persone diverse quanti sono gli individui con cui entra in contatto; ciascuno di essi infatti avrà di lui una determinata immagine, diversa da quella che ne hanno gli altri. Se un individuo è centomila per gli altri, è anche nessuno per se stesso, e perdendo la propria identità non potrà far altro che osservare in modo impersonale come viene raffigurato da tutte le altre persone. La vita di Vitangelo è ovviamente sconvolta da questa rivelazione, e si trasfigura in un'esistenza completamente nuova. Purtroppo tutti gli atti derivanti da questa nuova consapevolezza appaiono assurdi a coloro che non la posseggono, come la liquidazione della banca già del padre e la fondazione di un ospizio per mendicanti. Vitangelo viene abbandonato dalla moglie Dida e finisce per essere ricoverato nel suo ospizio, dove trascorre il tempo felicemente, continuando le sue osservazioni, sentendosi nessuno e tutti contemporaneamente, e con la possibilità' di essere ogni cosa.

Esempio