Storiografia greca

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Testo

La storiografia

Le straordinarie imprese di Alessandro Magno sollecitarono una ricca produzione storiografica che è pervenuta a noi solo in frammenti e nella rielaborazione di opere più tarde come l’Anabasi di Arriano e la Vita di Alessandro di Plutarco. Tra questi storiografi troviamo Nearco a cui vanno riconosciuti acute doti di osservatore e notevoli interessi scientifici, soprattutto di carattere etnografico e geografico. Storico di Alessandro fu anche Tolemeo, che divenne re d’Egitto. Si ignora il titolo della sua opera; sappiamo che egli la scrisse in età avanzata avvalendosi dei propri ricordi personali e della consultazione delle Effemeridi, una sorta di diario ufficiale di cui la stesura è attribuita a Eumene, segretario di Alessandro. Tolemeo si proponeva di ristabilire le verità dei fatti e della personalità stessa del suo condottiero, che risultavano ampiamente alterati dalle storie romanzate che si trovavano allora in circolazione.
Aristobulo, altro storiografo, partecipò alla spedizione di Alessandro, ma solo in età avanzata intraprese a scrivere la sua opera storica sul Macedone, di cui non si conosce il titolo. Interessi particolarmente etnografici e geografici si rivelano nei suoi frammenti rimasti.
Il Romanzo di Alessandro è invece una stravagante e favolosa biografia costruita senza scrupolo di realistica verosimiglianza né di esattezza storica e geografica; altrettanto assurda è l’attribuzione a Callistene.

La storiografia della prima età ellenistica:
Tra i moltissimi storici dei Diadochi (==> successori di Alessandro che si sparirono i territori da lui conquistati) particolare importanza acquista:
• Duride di Samo, vissuto tra il 340 e il 270 a.C. Della sua opera rimangono un centinaio di frammenti. Egli si occupò anche di problemi omerici e della tragedia; a lui importava la verità delle emozioni, più che quella dei fatti, la storia doveva imitare la tragedia con la mimesi della realtà, suscitare anch’essa pietà e terrore e avvincere il lettore con un’attrazione simile al fascino suscitato dallo spettacolo teatrale.
Un aspetto tipico della storiografia di questo periodo è rappresentato dalla produzione di scrittori non di razza greca, ma sudditi dei regni ellenizzati dei Diadochi, i quali scrissero in greco la storia della loro patria.
• Manetone: sacerdote che compose una Storia egiziana in tre libri, relativa alle dinastie egizie dalle origini mitiche alla morte di Alessandro. Il suo programma era correggere gli errori e le falsità di Erodoto. La sua opera è quasi interamente perduta.
• Berosso: sacerdote che scrisse una Storia babilonese suddivisa in tre libri in cui era esposta la successione delle dinastie babilonesi e assire.

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