Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
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Data: | 15.10.2001 |
Numero di pagine: | 3 |
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Il Romanticismo europeo
Il romanticismo si sviluppò in Europa tra la fine del 700 e l’800 in nome della libertà e dello spirito. L’origine di questo movimento è dovuto alla Germania, questo contribuisce a dare vita a una cultura nazionale. Questo movimento sviluppa il vertice dell’arte e della letteratura e del pensiero tedesco e viene valorizzato in ogni campo dai rinomati talenti Schopenhaver, Beethoven, ecc.
Questo movimento supera la cultura francese illuministica che in questo periodo è radicata in tutta Europa. Il romanticismo tedesco da un ampliamento al concetto di “ragione”.
Il termine romantico è nato in Inghilterra nel 600 con riferimenti negativi indicando questa letteratura fantasiosa. Nel 700 viene valorizzato fin a essere usato agli scrittori tedeschi per indicare nuovi poeti.
La prima manifestazione del romanticismo è rappresentata da un dramma di Klinger “Sturm und drong”.
Essa si oppone all’illuminismo in nome del sentimento. Il romanticismo nasce dopo il fallimento della rivoluzione. Il termine romantico propone una cultura “dell’altro”, inteso tra natura, inconscio, cioè tra Dio o nulla.
Il romanticismo rivendicava la presenza dell’irrazionale al razionale. Il romanticismo da spazio alla solitudine e al silenzio per meglio ascoltare la voce dell’altro, cioè “mistero”.
In questo movimento la fantasia e l’immaginazione (sogni) assumono un grande rilievo nelle teorie romantiche.
Il termine “genio” in questo movimento è molto ricorrente, concentra sull’idea dell’ispirazione e dell’originalità.
Il genio dunque, è il poeta che viene a soppiantare il filosofo.
Il Romanticismo Italiano
Un importante ruolo di mediatore tra romanticismo tedesco e italiano lo riveste la scrittrice francese Madame de Stael. Ella dopo aver pubblicato “De Allemagne” testo che tratta la diffusione dei principi romantici in Europa, traduce nel 1817 il “corso di letteratura drammatica” di Schlegel.
Il romanticismo italiano nasce nel 1816, anno in cui la scrittrice pubblicò l’articolo sulla maniera e l’utilità delle traduzioni, invito rivolto agli italiani a conoscere le letterature straniere.
Attorno a questo articolo nasce però una polemica tra classicisti che volevano un patriottismo letterario e romantici, i quali fecero alcuni interventi su degli opuscoli tra i quali spicca la “lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo” di Berchet, considerate come manifesto del romanticismo italiano. In questa lettera Berchet finge di inviare queste lettere al figlio, in cui spiegò l’importanza di rigettare il vecchio, ma insieme ad esso invia anche due ballate medioevali. Il miglior romanticista italiano è Ludovico Di Breme. Egli dopo il ritorno degli austriaci a Milano si dichiara contro la Restaurazione. Nell’opuscolo “Intorno all’ingiustizia di alcuni giudici letterari italiani” egli abbandona l’idea umanistica e classicistica della nostra letteratura e anche la rivalutazione dei nostri grandi poeti. Ludovico fu uno dei fondatori del “Conciliatore”, che durò un anno e vi collaborarono diverse personalità tra cui Pietro Borsieri, ecc.
Successivamente questo giornale va sotto la guida di Giovan Pietro Vieusseux che fonda a Firenze un gabinetto scientifico letterario dove si incontrano tutti i letterati.
Dal 1821 da inizio alle pubblicazioni dell’ ”Antologie” che si occupa sia di letteratura che di problemi tecnici-scientifici.
L’idea dei nostri romantici è quella di una letteratura moderna che rinnovi la vita politica e culturale. I modelli su cui si basano i nuovi romantici sono quelli di Alfieri e Foscolo.