Preromanticismo

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Testo

- Il Pre-Romanticismo -
 Introduzione
Il Pre-Romanticismo e il Neoclassicismo sono due movimenti che si sviluppano contemporaneamente all’Illuminismo. Questi tre movimenti rappresentano tre aspetti diversi dell’interpretazione dell’uomo e della realtà, perciò, non possiamo vederli come fenomeni a se stanti perché in un autore o anche all’interno di una stessa opera questi fenomeni possono essere compresenti.
Il Pre-Romanticismo è così definito per indicare alcune manifestazioni che sembrano opposte a quelle neoclassiche ma anche a quelle illuministiche (strettamente razionali).Infatti, si concentra l’attenzione soprattutto sulla soggettività e quindi sulle passioni e sull’io (che è una caratteristica prettamente romantica) e quindi sulla sensibilità. All’interno del Pre-Romanticismo, però, ci sono altri elementi come: l’attenzione al primitivo, al barbarico, all’esotico, agli elementi malinconici, lugubri, alla natura cupa e tenebrosa, alla riflessione sulla morte, alla natura selvaggia e desolata, che, praticamente, danno luogo a diverse piccole correnti all’interno del Pre-Romanticismo che sono:
- La Poesia cimiteriale detta anche notturna o sepolcrale (che si sviluppa prevalentemente in Inghilterra);
- Lo Sturm und Drang (tradotto: tempesta e impeto) che si sviluppa in Germania.
- L’Ossianismo.
 Caratteri generali
Pre-Romanticismo è un nome che per comodità si assume per raccogliere in un’unica espressione diverse espressioni culturali.
Tutte queste espressioni hanno come denominatore comune quello di rappresentare posizioni più o meno distanti dall’indirizzo generale della cultura dominante del secolo che è l’Illuminismo. Queste altre espressioni contestano in pratica la cultura dominante.
Ci sono dei punti fondamentali di riferimento del Pre-Romanticismo:
1. I preromantici sono contro l’empirismo e il razionalismo. Questo perché, empirismo e razionalismo, danno importanza alla centralità della ragione. I preromantici sono contro la ragione perché ritengono che l’artista sia il creatore per eccellenza (assoluto). Inoltre hanno la predilezione per l’orrido, il misterioso, per la natura selvaggia ecc.

2. Il culto del primitivo. Inteso come espressione più alta della spontaneità (questo culto prende avvio dai poemi di Ossian). In effetti, questo culto era diventato una specie di moda che si rifaceva allo stato di natura e al mito del buon selvaggio di Rousseau. Diede luogo ad una tendenza che vedeva nell’espressione poetica delle antiche popolazioni, in una fase in cui ancora nella civiltà non esisteva la scrittura, l’espressione di una spontaneità primitiva, di un rapporto drammatico con la natura ma allo stesso tempo autentico e immediato. Ed inoltre vedeva, nel rapporto con la natura, una facilità di rapporto che era sconosciuta alla società civilizzata, perché, si riteneva, che gli antichi avessero un rapporto più facile con la natura e che quindi essi riuscissero a manifestare con molta più spontaneità i sentimenti personali come il dolore per la morte, la gioia, il sentimento dell’amore ecc. rispetto a una società più civilizzata in cui, per la costruzione stessa della società, mancava la spontaneità.
3. L’estetica del sentimento. Atteggiamento culturale che rende predominante il sentimento di contrasto con la natura e la libera espressione della personalità individuale sugli aspetti razionali e sulla convenzionalità delle norme sociali e artistiche. Questa tendenza fu rappresentata in Francia da Rousseau con le due opere “le confessioni” e il romanzo “la nuova Eloisa”, mentre in Germania fu rappresentata da Klockstok che, in una sua opera intitolata “Messiade”, sviluppò temi religiosi e morali esaltando l’individuo e sostenendo che non si devono soffocare i sentimenti più spontanei e intimi perché costituiscono la fonte principale della vita spirituale. Sempre in questo senso ebbero una grande importanza i romanzi epistolari di Richardson “Pamela” e “Clarissa”. Sempre in funzione dell’esaltazione del sentimento si inserisce il romanzo di Goethe “I dolori del giovane Werter”. Per quanto riguarda le diverse correnti, una è questa del romanzo sentimentale, che fa capo a Rousseau, però “I dolori del giovane Werter” non scaturisce all’interno di questo filone ma all’interno dello Sturm und Drang (tempesta e impeto) titolo di un dramma di Maximilian Klinger.
 L’Ossianismo
L’Ossianismo scaturisce da un’opera in cui sono contenuti dei poemetti in prosa lirica pubblicati da Macpherson. Ha visto il suo sorgere in Inghilterra… (vedi testo: pag. 731 e pag. 734)
 La Poesia Cimiteriale
Per quanto riguarda la poesia cimiteriale, essa prende il nome dal fatto che il luogo prediletto delle descrizioni sono i cimiteri, viene definita anche notturno - sepolcrale e idillico - elegiaca. Sono autori di questo genere gli inglesi Gray e Young e, per quanto riguarda l’Italia Ippolito Pindemonte, autore del poemetto incompiuto
“I cimiteri” (più alcune prose e poesie campestri) e Foscolo con “I Sepolcri”.
Tutte queste manifestazioni del Pre-Romanticismo europeo sono giunte in parte attenuate e spogliate della carica di contestazione del razionalismo illuministico e del classicismo letterario.
L’Ossianismo, la poesia cimiteriale ecc. ebbero una notevole diffusione, dapprima a livello superficiale e poi più profondamente incidono sul nostro sistema letterario che in quel momento si stava rinnovando.
 Le Traduzioni
Si è sviluppata in questo periodo una fervida attività di traduzione delle opere straniere che è diventata il maggior veicolo di diffusione di tutti gli orientamenti poetici e culturali preromantici.
La traduzione di Ossian da parte di Cesarotti è l’opera chiave delle traduzioni perché ha avuto la funzione di divulgare un’esperienza letteraria importante sul piano europeo, ma anche sull’introduzione di un linguaggio e di uno stile inediti nella nostra tradizione letteraria.
 Sturm und Drang
Questo movimento artistico e intellettuale caratterizzò la cultura tedesca per un paio di decenni (1770/1785) perché poi subentrò il romanticismo che inizia in Germania prima che in altri paesi europei. Fu un movimento e non una scuola ed ebbe una certa incidenza ma sostanzialmente non mutò le strutture culturali tedesche. Il nome fu adottato da un gruppo di giovani scrittori che volevano contrastare gli ambienti culturali che avevano accolto l’Illuminismo ma anche che accoglievano il classicismo in quanto i tedeschi, essendo di origine barbarica, non sentivano come proprio il classicismo che era un qualcosa di importazione francese e italiano e volevano rivalutare le proprie tradizioni e le proprie origini. Quindi negavano la matrice culturale che si era creata in Germania negli ultimi secoli. Questi giovani facevano dei viaggi lungo il Reno che erano occasioni di festa e contemporaneamente di impegno e affermazione di un modo di vivere anticonformista. Facevano parte del gruppo Klinger, Wagner; Goethe, M(ller, Schiller.
Il genere prediletto degli St(rmer era quello drammatico.
La musica per i preromantici e i romantici era una delle forme artistiche predilette perché nella musica c’è una certa irrazionalità, una componente che scatena i sentimenti più intimi.
Oltre ai motivi dominanti (passionalità primitiva ecc.) un’altra componente è l’ansia di libertà assoluta, che infrangeva ogni limite segnato dalle leggi e dalle convenzioni sociali. Da qui derivava il culto del genio, l’esaltazione dell’istinto oltre che dei sentimenti e anche l’esaltazione dell’individualismo, la ribellione, insomma, la lotta contro ogni ordine sociale che veniva considerato costrittivo.
Sul piano letterario, l’avversione al classicismo si traduceva nell’insofferenza per tutte le regole fisse imposte dal classicismo. Da questo scaturisce anche un’idea dell’arte come libera espressione della genialità e creatività individuale e spontanea.
L’autore preferito dagli St(rmer era Shakespeare che nella sua opera drammatica non rispettava le regole classiche e le unità aristoteliche (luogo, tempo, azione). Shakespeare veniva visto come forza della natura che crea istintivamente.
In politica gli St(rmer erano contro il dispotismo illuminato e quindi vedevano con simpatia le teorie di Rousseau sulla democrazia diretta.

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