Pier Paolo Pasolini

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PIER PAOLO PASOLINI
Nato a Bologna nel 1922, segue nell'infanzia il padre, militare di carriera, in diverse parti dell'Italia settentrionale. Importantissimo nella sua formazione и stao perт iol Friuli, terra d'origina della madre, dove trascorre in seguito alla laurea in lettere a Bologna nel '45,gli anni della seconda guerra mondiale Bologna nel '45. La prima opera pubblicata и proprio una raccolta di versi in friulano: Poesie a Casarsa (1942). Inoltre fonda nel 1945 con alcuni amici l'"Accademia di lenga furlana" prorpio a sostegno della poesia dialettale della sua regione.
Nel 1947 si iscrive al PArtito Comunista Italiano e inizia la sua carriera di insegnante nelle scuole medie, ma nel 1949 fu espulso dal partito e allontanato dall'insegnamento con l'accusa di corruzione di minorenni. Pasolini infatti non maschera assolutamente le sue tendenze omosessuali. Nel 1950 si trasferisce a Roma dove vive anni difficili, insegnando in scuole private per guadagnarsi da vivere e cinque anni dopo fonda la rivista "Officina". Continua a scrivere prosa e poesia e si lega agli intellettuali di sinistra. Pubblica altri versi in dialetto friulano (LA MEGLIO GIOVENTU')raggiungendo la piщ alta vetta delle sua lirica, recuperando filologicamente il dialetto che nostalgicamente lo lega alla terra e alla lingua materne e collabora a diverse riviste. Dal 1954 comincia a collaborare in campo cinematografico scrivendo sceneggiature e pochi anni dopo, ormai conosciuto dal grande pubblico grazie al romanzo RAGAZZI DI VITA (1955, testo neorealistico ambientato nelle borgate romane, che gli procura un grande successo di cruмitica ma anche un processo con l'accusa di oscenitа) intraprende l'attivitа di regista cinematografico. In questo ambito realizza numerosi film: IL VANGELO SECONDO MATTEO, ACCATTONE, UCCELLACCIE EUCCELLINI, MEDEA, DECAMERON.
Ma il suo intenso lavoro si svolge anche in ambito letterario. Ricodiamo subito i primi due romanzi d'esordio :ATTI IMPURI e AMADO MIO (pubblicati postumi nel 1982) e pure l'idillio in prosa IL SOGNO DI UNA COSA (1949). Queste opere possono essere definite tra il diaristico e il documentario, opere in cui il giovane Pasolini ci descrive i suoi primi amori omosessuali.
Con il giа citato "Ragazzi di vita" l'autore raggiunge il successo raccontando la sua scoperta della gioventщ emarginata delle borgate romane, una realtа violente e scomposta ma piena di vita. L ascrittura и ferma e decisa, molto precisa e descrittiva, perciт posiamo affermare che si avicina al neorealismo anche se in effetti и altresм orientato nei confronti di una dimensione mitizzante.
Il mito si arrende poi alla cruda realtа in UNA VITA VIOLENTA (1959), la storia di un ragazzo giа destinato sin dall'infanzia alla violenza , incapace di una visione matura e consapevole della realtа che lo circonda e privo di una coscienza politica o sociale.
Altri conflitti della persona e tensioni di tipo sociopolitico vengono affrontatenelle tragedie in versi come CALDERON (1973), AFFABULAZIONE (1973) e PILADE (1977), quindi postume).
La sfaccettature piщ "pubblica di Pasolini si rivela invece nel'ampia produzione saggistica e negli interventi giornalistici estremamente personali e controcorente tra cui ricordaimo PASSIONE E IDEOLOGIA, EMPIRISMO ERETICO, SCRITTI CORSARI e LE BELLE BANDIERE.
Per quanto riguada le poesie in lingua come LE CENERI DI GRAMSCI (1957) troviamo l'impatto con la cittа di Roma e la riflessione sul degrado della societа con una profonda voglia di rinnovamento, mentre in L'USIGNOLO DELLA CHIESA CATTOLICA (1958)..notiamo un profondo sentimento luttuoso cattolico. In LA RELIGIONE DEL MIO TEMPO (1961) l'autore adotta la satira e l'epigramma.
Piier Paolo Pasolini ha una peronalissima interpretazione della letteratura, come modelo per riuscire a comprendere la realtа al di fuori di ogni astrazione intellettualistica e soprattutto come mezzo per esprimere il dovere civile dell'indignazione. Crede fermamente nella pluralitа linguistica della tradizione, (rifiutando perciт la neoavanguardia), anche se si sente lui stesso un ribelle rinnovatore.
Volendo dividere i fasi la produzione pasoliniana possiamo dire che si articola i ben tre fasi. Quella giovanile, friulana, in cui celebra un microcosmo contadino, descrivendo il mondo della mмnatura e della spontaneitа come luogo della felicitа trova il suo momento ideale di destino da uomo. A questo periodo corrisponde ovviamente il mito dell'infanzia e del primitivo, visti e interpretati come luoghi al sicuro da l dolore della storia.
L'incontro con la cittа di Roma apre la seconda fase che durerа circa un decennioe corrisponde alle raccolte poetiche in italiano e ai romanzi realisti in cui domina con prepotenza e con tutta la sua violenza il tema della storia. Al centro dell'attenzione non piщ il mondo chiuso dei contadini ma il sottoroletariato romano, miserabile, sporco, chgiuso e selvaggio, che perт acquista e conserva una nuova dignitа di fronte al disfacimento della borghesia locale, grazie alla sua vitalitа disperata e ad una passionalitа sanguigna. Una forma di energia che fa accettare a Pasolini, nonostante il suo fermo scetticismo di fondo, l'idea marxista di progresso.
la teza fase, quella riconducibile soprattutto ai saggi и sintomo dela profonda svolta avvenuta nei primi anni '20 in cui la societа appare a Pasolini preoccupantemente e pericolosamente rivolta a cancella re le differenze tra gli individui e le classi.
Filo comune in tutte le tre fasi и il convincimento che ci sia un'opposizione di fondo fra la natura e la storia, cioт rispettivamente fra felicitа e dolore. La piena fiducia nell'ineliminabile forza della passione e nella coscienza critica come punto di partenza per l'attivitа intellettuale.
In conclusione aggiungiamo che sul piano formale l'autore и estremamente attento all'uso della lingua. Giovanissimo reinventa il friulano, nelle poesie in lingua italiana rifiuta la tendenza ermetica e ha invenzioni narratve e didattiche (ad esempio un poemetto in terzine che ricorda Dante). Per i romanzi piщ maturi poi, fa una profonda e precisa ricerca sul romanesco delle borgate e sempre nel periodo piщ maturo della sua produzione esalta la sua ecletticitа passando senza fatica e con grande classe da solenni tragedie al linguaggio giornalistico e ai saggi.

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