Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
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Data: | 11.10.2001 |
Numero di pagine: | 5 |
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Testo
NICCOLO’ MACHIAVELLI
La vita
• Nasce nel 1469 in una famiglia della antica nobiltà.
• Nel 1498 ricopre la carica di Segretario della Repubblica la quale funzione era di studiare i problemi amministrativi e politici della Repubblica Fiorentina.
• Durante questi anni viene inviato molte volte all’estero: nel 1500 e nel 1504 viene inviato da Luigi XII, nel 1502 viene inviato da Cesare Borgia, nel 1507 viene inviato dall’imperatore d’Austria Massimiliano.
• Nel 1512 quando i Medici ritornano a Firenze Machiavelli fu “messo a riposo” dalla sua carica di Segretario e venne confinato nella sua casa di campagna.
• Con la restaurazione del potere mediceo ci fu uno smantellamento politico e Machiavelli ( come già detto ) fu uno degli “epurati”.
• Durante questo periodo di riposo Machiavelli si mise a leggere i testi antichi.
• L’opera più famosa del Machiavelli: “Il Principe” era basato sulla sua esperienza di Segretario della Repubblica e fu unita alla lezione appresa dagli antichi.
• Nel 1513 Machiavelli venne sospettato di una congiura contro i Medici e venne incarcerato e torturato.
• Machiavelli era un uomo di vivaci interessi, era un uomo che raccontava barzellette e che era sempre disposto a fare scherzi, pronto ad alternare le opere con i racconti fantastico – creativi.
• Machiavelli insieme ad altri letterati fiorentini si ritrovavano sempre presso i Giardini di Palazzo Rucellai. Durante queste riunioni venivano elaborate opposizioni culturali politiche.
• Dedica la sua opera principale: “Il Principe” a Lorenzo de Medici.
• Nel 1522 ci fu una congiura contro Giulio de Medici ove parteciparono giovani ai quali non erano estranee le suggestioni politiche del Machiavelli e degli altri letterati fiorentini.
• Nel 1527 i Medici vengono di nuovo cacciati da Firenze, Machiavelli spera in una nuova chiamata da parte dei repubblicani ma non sa che ciò non avverrà perché lui morirà poco dopo, ma i repubblicani comunque non avevano nessuna intenzione di richiamarlo.
La mandragola
Callimaco ( un giovane residente a Parigi ) arriva a Firenze attirato dalla fama di Lucrezia ( una bella ragazza ).
Lucrezia però è promessa in sposa a Nicio ( un vecchio ricco ).
Callimaco contatta un parassita, Ligurio, che tenta di convincere Nicia a portare Lucrezia fuori città da un dottore molto bravo ( Callimaco travestito ) per curare la sterilità.
Callimaco dice di conoscere solo un rimedio alla sterilità cioè bere una pozione di Mandragola, però l’unico inconveniente è che chi farà l’amore con Lucrezia morirà otto giorni dopo.
Nicio accetta purchè si trovi un giovanotto ( naturalmente che non sappia niente ) disposto a fare l’amore con Lucrezia.
Callimaco e Ligurio fingono di trovare il giovanotto ( che sarà Callimaco travestito) e cercano di convincere Lucrezia a fare l’amore con questo giovanotto.
Anche la madre di Lucrezia è d’accordo con Nicio, un ruolo importante a strappare il consenso della donna è recitato da Fra Timoteo ( un amico di Callimaco ).
Ligurio e Nicio catturano la “cavia”.
Dopo aver fatto l’amore con Lucrezia, Callimaco gli rivela la verità e Lucrezia approva a vederlo ancora e così da adulterio inconsapevole di Lucrezia diventa adulterio consapevole.
IL PRINCIPE
• Il principe è composto da 26 capitoli e da una dedica di Machiavelli a Lorenzo de Medici, nipote di Lorenzo il Magnifico.
• Il principe è un trattato (saggio) che contiene idee, riflessioni, argomenti e opinioni.
• Lo scopo del trattato è quello di fornire al governante di uno stato assolutistico moderno dei consigli pratici sull'arte di ben governare.
• La natura umana è immutabile e non cambia nel tempo.
• Bontà, liberalità, fedeltà alla parola data nell'ottica machiavelliana perdono la loro positività e nuocciono allo Stata, mentre diventano virtù crudeltà, tradimento della parola data, ricorso spregiudicato alla forza e all'astuzia.
• Machiavelli propone alcuni esempi di uomini che hanno saputo sfruttare le proprie virtù tra i quali Ciro,Teseo, Mosè e Romolo.
• Realtà Effettuale -> realtà che è effettivamente, non la realtà che noi vorremmo che fosse, la realtà effettuale deve essere alla base di ogni politica.
• Conoscenza degli uomini -> prevedere il loro comportamento e agire di conseguenza.
• Gli uomini sono volubili; cambiano idea facilmente.
• Il principe si astenga dal prendere la roba degli altri perché gli uomini dimenticano più presto la morte del padre che la perdita dei soldi.
• Un principe non deve realmente possedere tutte le qualità ma deve far credere di averle. Se le ha e le usa sempre alla fine diverranno dannose per esso, se invece fa credere di averle gli sono utili. Egli deve apparire clemente, degno di fede, umano, onesto, religioso.
• Comportamento umano dettato da leggi immutabili.
• Conoscenza della storia -> se sappiamo analizzarla, la storia è maestra.
• La Fortuna ci offre delle opportunità nella vita.
• Nella nostra vita al 50% opera la fortuna (la fortuna è donna e bisogna batterla, sottometterla e frustarla) e nell'altro 50% incide la virtù.
• Un principe deve essere forte e intelligente -> forte per tenere stretta la vita e intelligente perché deve capire quando serve la forza o quando serve l'astuzia.
• Un principe non deve essere né amato né odiato, deve essere temuto (i sudditi devono rispettarlo e temerlo), il principe non deve essere crudele ma deve avere un suo fine.
• Per possedere uno stato forte non ci devono essere milizie mercenarie (perché non sono animate da patriottismo e posso andare col nemico in qualunque momento) e sudditi religiosi.
• Tutte le azioni e i comportamenti che permettono di raggiungere lo scopo sono virtuosi.
• Il principe deve dissimulare cioè dire qualcosa a favore degli altri anche se esso non corrisponde a verità (es: non doveva essere come Girolamo Savonarola che diceva ai fiorentini tutto ciò che pensava).
• Di fronte ai bivi della vita abbiamo sempre dei dilemmi che vanno esaminati tutti.
• Un principe è virtuoso quando sa essere camaleontico cioè quando si sa trasformare.
• La virtù non coincide con la morale, un principe può essere virtuoso anche se commette atti fuori dalla legge (es: Cesare Borgia).
• Il "Principe" è un'opera militante cioè insegna a far politica.
CARATTERISTICHE DEL PRINCIPE
• Stato monarchico assoluto.
• Gli uomini sono malvagi: senza stato o politica si ucciderebbero a vicenda.
• Vengono usate le parole più vivaci, più efficaci, che abbiano più effetto sui lettori.
• Machiavelli scriveva in Italiano anche se sapeva il Latino.
DISCORSI SOPRA LA PRIMA DECA DI TITO LIVIO
I Discorsi sono di tre libri:
1. Il primo comprende un proemio e 60 capitoli e tratta dei problemi di politica interna di Roma (organizzazione della Repubblica Romana, leggi interne e loro genesi, rapporti fra plebe e nobiltà, ecc…)
2. Il secondo comprende un proemio e 33 capitoli e tratta della politica estera nei capitoli iniziali e poi comprende argomenti di vario genere, tra cui quello delle milizie.
3. Il terzo comprende 49 capitoli ed è il più composito, si prefigge di dimostrare quanto le azioni degli uomini particolari facessero grande Roma e causassero in quella città molti buoni effetti, e ciò offre pretesto a riflessioni sulle congiure, sulla povertà e su come deve essere un capitano al quale affidare l'esercito.