Misantropo - Menandro

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura

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Data:14.01.2009
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Testo

MENANDRO: DYSCOLOS

ATTO PRIMO
Pan dice di immaginare che la scena si svolga a File e che ci sua un santuario. Cnemone vecchio misantropo ha un figliastro (Gorgia) e una giovane figlia. E litigando sempre con sua moglie la fece andare a casa di Gorgia, k abita li vicino e k vive con lei e un servo. Cnemone vive con la serva e la figlia. Di costei Pan ha fatto innamorare Sostrato un giorno. Sostrato chiede aiuto a Cherea, un suo amico, e per ottenere informazioni sulla ragazza manda Pirria, il suo servo, a cercare di ottenerle da Cnemone, ma il vecchio lo insegue e lo minaccia (scorbutico), Pirria e Cherea consigliano di rinunciare per il momento e tornare il giorno dopo. Entra Cnemone e dice che ormai nn è più possibile vivere a causa della gente, e Sostrato dopo averci parlato decide che è meglio rivolgersi a Geta, servo del padre.
La figlia di Cnemone dice che la serva ha fatto cadere l’anfora nel pozzo e sostrato si offre nel riempirla per nnfare arrabbiare il padre, ma Davo, il servo di Gorgia li vede e pensa male, e corre a riferire tutto a Gorgia.

ATTO SECONDO
Gorgia rimprovera Davo di non aver detto nulla a Sostrato e dice di aver a cuore la sorella. Sostrato entra in scena dicendo di voler parlare con Cnemone per la questione; Gorgia gli dice di non disprezzare i poveri, lui che è ricco, e di cercare di mostrarsi degno della sua fortuna, ma sostrato risponde che egli si è innamorato veramente della ragazza e vuole chiedere al padre di prenderla in sposa anche senza dote, Gorgia, meravigliato, si scusa e gli dice di considerarlo suo amico. Gorgia e Davo aiutano Sostrato a entrare in contatto col vecchio, gli consigliano di andare a zappare la terra come da povero contadino, per evitare di essere cacciato bruscamente, egli accetta dicendo di essere disposto a tutto pur di averla, Gorgia lo apprezza molto e gli augura che ci riesca. Entrano poi Sicone (il cuoco per il sacrificio) e Geta che allestiscono il sacrificio, per propiziare la buona sorte a sostrato ( nel sogno che ha avuto sua madre).

ATTO TERZO
La madre di Sostrato e Geta sono pronti per il sacrificio, Cnemone li maledice per il frastuono. Geta bussa alla porta di Cnemone per chiedere un lebete, ma il vecchio risponde aspramente di no, Sicone vuole tentare anche lui, ma bussato alla porta viene picchiato prima di poter fare la richiesta, e se ne va. Entra in scena Sostrato che dice di aver lavorato duramente per nulla, perché il vecchio e la figlia non sono venuti al campo, e il primo tentativo è fallito. Poi va ad invitare Gorgia e Davo al banchetto. Entra Sìmiche e dice di aver perso nel pozzo anche una zappa per cercare di tirare su l’anfora, e Cnemone la sgrida violentemente e decide di scendere lui nel pozzo, nel frattempo arrivano Sostrato con Davo e Gorgia, invitati al banchetto.

ATTO QUARTO
Entra di nuovo in scena Sìmiche che dice, mentre gli altri erano pronti per iniziare il banchetto, che anemone è caduto nel pozzo: Sicone è contento, la serva chiama Gorgia che si rivolge a Sostrato per aiutare il vecchio. Sostrato racconta la scena del salvataggio: Gorgia si è gettato nel pozzo subito, egli rimasto sopra a consolare la figlia di anemone, tanto distratto da quella, che per ammirarla per poco nn lasciava la corda con Gorgia e anemone attaccati. Tirati su Cnemone e Gorgia, il vecchio lo ringrazia e ammette di aver sbagliato in tutti questi anni, perché serve sempre qualcuno accanto a sé, ma la colpa è del modo di vivere della gente, che egli rifiutava, ma Gorgia si è dimostrato generoso, lo adotta come figlio, gli dà i suoi averi e gli ordina di trovare marito alla figlia. Ma dice, come ultimo ammonimento, che se tutti fossero come lui non ci sarebbe violenza al mondo, e che continuerà a vivere come gli piace. Gorgia promette allora sua sorella in sposa a Sostrato, perché si è dimostrato degno di lei, perché ha messo da parte la condizione economica pur di averla, ma il padre deve essere d’accordo alle nozze. Callippide ( il padre) entra e parla col figlio.

ATTO QUINTO
Callippide accetta il matrimonio tra Sostrato e la figlia di Cnemone, ma non accetta di dare sua figlia in sposa a Gorgia, perché troppo umile. Sostrato dice che, derivando le ricchezze dalla fortuna, chi le possiede deve usarle con generosità verso gli altri, anche perché un amico vale più di mille tesori. Callippide allora acconsente volentieri. Gorgia, avendo origliato, è prima titubante dall’accettare la sorella, poi viene convinto. Viene fatta la promessa di matrimonio per entrambi. Sostrato invita anche Cnemone al matrimonio, ma non viene. Geta e Sicone allora, per vendicarsi del vecchio che ora non può reagire a causa della caduta nel pozzo, entrano in casa sua e portano fuori il vecchio. Poi iniziano a chiedere in prestito molte cose, mandando il vecchio su tutte le furie, poi convincono il vecchio a unirsi a loro, e si dirigono al banchetto celebrando la vittoria sul vecchio scorbutico.

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