Matilde Serao

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Categoria:Letteratura

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Testo

Matilde Serao nacque il 7 marzo 1856 a Patrasso, in Grecia, ove il padre si era rifugiato nel 1848 per sfuggire alle repressioni del Borbone. Il padre, Francesco, era un giornalista e la madre, Paolina Bonelly, una greca di sangue nobile. La Serao iniziò giovanissima la carriera di giornalista, prima come redattrice del «Corriere del mattino» di Napoli, poi a Roma, come “redattrice fissa” del «Capitan Fracassa» e collaboratrice di altri noti periodici: la «Nuova Antologia», il «Fanfulla della Domenica», la «Domenica letteraria».
I primi successi letterari arrivarono con la raccolta di bozzetti Dal vero e con il romanzo Cuore infermo, i quali siglarono la sua adesione al Verismo, senza peraltro che la scrittrice ne desse mai una giustificazione ideologica. In generale la Serao riuscì meglio nelle novelle e nei bozzetti che nel romanzo vero e proprio, specialmente per quanto riguarda l'organizzazione dei sentimenti, delle passioni e degli squilibri personali, nonché della descrizione dei personaggi e degli ambienti, i quali, all'interno dei suoi scritti più vasti, perdono molta della loro efficacia.
L'abilità della Serao si esplicitò inoltre nella caratterizzazione dei personaggi femminili, appartenenti agli ambiti e ai ceti più diversi, da citare Il ventre di Napoli (1884), con le sue vivide descrizioni dei ceti più umili della città, e di quelli infantili, ad esempio nei protagonisti di Piccole anime. Sposatasi nel 1885 con il giornalista Eduardo Scarfoglio, nazionalista e ideologicamente legato alla politica di Crispi, intrecciò con lui anche un profondo e vivace sodalizio intellettuale: dal 1885 al 1887 diressero insieme il Corriere di Roma; in seguito, a Napoli, lo Scarfoglio fondò il Corriere di Napoli, nel quale la Serao portò avanti la fortunata rubrica di cronaca mondana Api, mosconi e vespe; infine fondarono e diressero insieme, fino al 1902, Il Mattino, sempre a Napoli.
Matilde non era bella: grossa e tozza, con un'aria da maschiaccio, estroversa, gesticolante, sgraziata e chiassosa; tuttavia, ebbe una vita sentimentale normale e piena. Nel 1885 sposò Eduardo Scarfoglio e, tornata a Napoli, per anni si occupò di una rubrica mondana del «Corriere di Napoli» da lei fondato e diretto insieme al marito. Separatasi da Scarfoglio nel 1904, la Serao fondò, negli stessi anni, il «Giorno di Napoli» che diresse fino alla morte.
Il giudizio critico sull’opera di Matilde Serao è stato a lungo compromesso dalla severa opinione di Renato Serra, autorevole critico dell'epoca. Se è giustificato dalla stesura di certi romanzetti mondani da parte della Serao, questo giudizio non trova però riscontro nella genuina vocazione artistica della scrittrice, amorosa interprete delle sofferenze e delle speranze del popolo napoletano. Devota al giornalismo, prima ancora che all'arte dello scrivere, tuttavia la Serao affermava: «Dal primo giorno che ho scritto, io non ho mai voluto né saputo essere altro che una fedele e umile cronista della mia memoria».
All’interno della critica, ad ogni modo, si registrarono importanti eccezioni. Benedetto Croce in un saggio del 1903 le riconosceva una « fantasia mirabilmente limpida e viva», ma si ricordano anche Pancrazi e Momigliano, il quale definì la Serao: «la più grande pittrice di folle che abbia dato il nostro verismo». Il Carducci la giudicò «la più forte prosatrice d'Italia», D'Annunzio le dedicò un romanzo, mentre Paul Bourget scrisse la prefazione alla traduzione francese de Il paese di cuccagna. Su «La revue blanche» la sua firma si trova tra collaboratori come Proust e Apollinaire. Il traduttore francese della Serao era Georges Herelle, lo stesso che traduceva D'Annunzio.
La scrittrice si dimostrò sempre debole al fascino del più basso pettegolezzo; per anni fu incapace di discostarsene e si abbandonò alle curiosità della vita mondana di Roma e Napoli, deviando il giudizio di molti sulle sue naturali e grandissime doti giornalistiche e, in generale, d'arte. Si eccettua un solo reportage del 1884 dal titolo Il ventre di Napoli, dove in primo piano è l’attenzione della Serao per la gente povera e rassegnata dei quartieri fatiscenti e brulicanti della città.
Della Napoli pullulante di sottoproletariato e piccola borghesia di fine Ottocento, la Serao ci ha offerto un panorama geniale e dettagliato nella produzione del decennio 1880-1890, ottenendo i risultati più validi con la novella e il bozzetto, racconto breve vividamente realistico, che attinge dalla vita di ogni giorno. Terno secco ( pubblicato nel volume All’erta sentinella del 1889) è un racconto mirabile della fatalistica rassegnazione della plebe e della piccola borghesia che affidano le loro superstiti speranze alla mistica del gioco del Lotto. Da questo racconto la Serao trasse anche uno dei suoi più celebri scritti, il romanzo intitolato Il paese di cuccagna del 1891.
Alcune novelle come Scuola serale femminile e Telegrafi dello stato, raccolte ne Il romanzo della fanciulla (1886), marchiano a fuoco nella nostra memoria realistici ritratti di vita quotidiana; meno felice il romanzo Fantasia del 1883, che mette in gioco una trama artificiale a caratteri fissi e soluzioni convenzionali. Il vero capolavoro della Serao è da riconoscere non in un romanzo, ma in un racconto lungo dal titolo Le virtù di Checchina (1884): il tema è flaubertiano, è il contrasto tra la squallida vita borghese e il sogno di un’esistenza lussuosa. Partendo da esso la scrittrice ricava un ritratto femminile di straordinaria naturalezza e verità. A tutt’altra ispirazione possono essere ricondotti i romanzi La conquista di Roma ( 1885), incentrato sulla vita parlamentare della Roma umbertina e Vita e avventure di Riccardo Soanna (1887), che rappresenta uno spaccato sulla corruzione del mondo giornalistico.
Dell’ultima produzione è da ricordare Suor Giovanna della Croce (1901), un romanzo immerso nell’atmosfera desolata di tipo cechoviano. Non va comunque dimenticato che la polemica contro il nazionalismo esasperato e la guerra valsero alla Serao il mancato gradimento da parte del governo fascista alla sua candidatura al premio Nobel, che fu poi assegnato a Grazia Deledda.
Matilde Serao morì a Napoli il 25 luglio 1927, al tavolo di lavoro, per un attacco cardiaco.
Nel 1977 è stato pubblicato suo un romanzo inedito e incompiuto, L’ebbrezza, il servaggio e la morte, storia di un adulterio nella Roma tardo-d’annunziana.

Opere
• 1878 OPALE. Napoli, Tipografia De Angelis (firmato Tuffolina).
• 1879 DAL VERO. Milano, Casa Editrice Sociale Perussia e Quadrio.
• 1881 RACCOLTA MINIMA. Milano, Perussia e Quadrio (novelle già apparse in DAL VERO, cit., e inedite).
• 1881 LEGGENDE NAPOLETANE. Milano, Ottino. Nuova ediz. con il titolo LA LEGGENDA DI NAPOLI, Napoli, Perrella, 1906; poi, ediz. ampliata, unito a PICCOLE ANIME, cfr.. Napoli, Tipografia Bideri, 1916.
• 1881 CUORE INFERMO. Torino, Casanova (già appendice in «La Stampa»).
• 1883 PAGINA AZZURRA. Milano, Quadrio (novelle già apparse in DAL VERO, cit. e inedite).
• 1883 FANTASIA. Torino, Francese Casanova Editore.
• 1883 PICCOLE ANIME. Roma, Sommaruga. Ediz. ampliata, unito a LEGGENDE NAPOLETANE, edit. Napoli, Tipografia Bideri, 1916.
• 1884 LA VIRTÙ DI CHECCHINA. Catania, Giannotta (già apparso in «La Domenica Letteraria», 25 nov-16 dic 1883). Nuova ediz. con lo stesso titolo, ma con altri racconti, Milano, Vitagliano, 1920.
• 1884 IL VENTRE DI NAPOLI. Milano, Treves (nove articoli già apparsi in «Capitan Fracassa»). Ediz. aumentata. Napoli, Perrella, 1906.
• 1885 LA CONQUISTA DI ROMA. Firenze, Barbera (già apparso in «Capitan Fracassa», autunno 1884).
• 1886 IL ROMANZO DELLA FANCIULLA. Milano, Treves (già apparso in «Nuova Antologia», 1884). Ediz. riveduta, con il titolo TELEGRAFI DELLO STATO, Roma, Ferrino, 1895; poi, ediz. ancora riveduta, con il titolo originario, Firenze, Bemporad, 1921
• 1887 VITA E AVVENTURE DI RICCARDO JOANNA. Milano, Giuseppe Galli Editore (già apparso in «Nuova Antologia», 1885-86).
• 1888 L'ITALIA A BOLOGNA. LETTERE DI M.S. Milano, Treves.
• 1888 PIOR DI PASSIONE. Milano, Giuseppe Galli Editore.
• 1889 ALL'ERTA SENTINELLA! (TERNO SECCO - TRENTA PER CENTO - O GIOVANNINO O LA MORTE). RACCONTI NAPOLETANI. Milano, Treves (novelle già apparse in «II Corriere di Napoli», e in «La Nuova Antologia»).
• 1890 ADDIO AMORE! Napoli, Tipografia di Francesco Giannini e Figli.
• 1891 IL PAESE DI CUCCAGNA. ROMANZO NAPOLETANO. Milano, Treves (già apparso, a puntate, in «II Corriere di Napoli», 1890).
• 1891 PICCOLO ROMANZO. Napoli, Pierro (già apparso, in ediz. variata e con il titolo INUTILE AMORE, in LE VIRTÙ DI CHECCHINA, cit.).
• 1892 LA DONNA DALL'ABITO NERO. Napoli, Pierro.
• 1893 CASTIGO. Torino, Francesco Casanova Editore.
• 1894 LE MARIE. CONFERENZA. Napoli, Pierro.
• 1894 GLI AMANTI. PASTELLI. Milano, Treves.
• 1894 LE AMANTI. Milano, Treves.
• 1895 BEATRICE. Napoli, Pierro.
• 1896 L'INDIFFERENTE. Napoli, Pierro (già apparso in «Nuova Antologia», giu-ago 1894).
• 1897 DONNA PAOLA. Roma, Vogherà (novelle già apparse in FIOR DI PASSIONE, e inedite).
• 1897 L'INFEDELE. Milano, Ditta Editrice Brigola.
• 1897 NEL SOGNO. Firenze, Paggi. Nuova ediz., con il titolo SOGNANDO, Catania, Giannotta, 1906, con 1 ritratto.
• 1898 STORIA DI UNA MONACA. Catania, Giannetta, con 1 ritratto (già apparso, in forma diversa e con il titolo PER MONACA, in IL ROMANZO DI UNA FANCIULLA, cit.).
• 1899 NEL PAESE DI GESÙ. RICORDI DI UN VIAGGIO IN PALESTINA. Napoli, Tipografia Aurelio Tocco (raccolta di corrispondenze già apparse in «II Mattino, 1893).
• 1899 LA BALLERINA. Catania, Giannetta, con 1 ritratto, 2 voli. (già apparso in «Nuova Antologia», mag-giu 1899, con il titolo ANIMA SEMPLICE).
• 1900 COME UN FIORE. A MARGHERITA DI SAVOIA. Firenze, Tipografia Salvatore Landi.
• 1900 SAPER VIVERE. NORME DI BUONA CREANZA. Napoli, Tipografia Aurelio Tocco. 'Ediz. con aggiunte. Napoli, Perrella, 1905.
• 1901 FASCINO MULIEBRE. Bergamo, Istituto Italiano di Arti Grafiche, con 62 diss. di A. Terzi (pubblicato dalla società Bertelli & e a scopo pubblicitario) [s.d.].
• 1901 SUOR GIOVANNA DELLA CROCE. Milano, Treves.
• 1901 LETTERE D'AMORE. EL PERCHÉ DELLA MORTE. Catania, Giannetta, con 1 ritratto.
• 1902 LA MADONNA E I SANTI (NELLA FEDE E NELLA VITA). Napoli, Tipografia Angelo Traili.
• 1902 NOVELLE SENTIMENTALI. Livorno, S. Belforte e C., con diss. di A. Terzi (antologia di novelle con inediti).
• 1903 L'ANIMA DEI FIORI. Milano, Libreria Editrice Nazionale.
• 1904 STORIA DI DUE ANIME. Roma, Nuova Antologia (già apparso, a puntate in «Nuova Antologia», 1904) [s.d.].
• 1904 SANTA TERESA. Catania, Giannetta.
• 1904 L'ITALIA E STENDHAL. Catania, Giannetta (I ediz. autonoma, già apparso in AA. VV., VITA ITALIANA NEL RISORGIMENTO, Firenze).
• 1905 TRÉ DONNE. Roma, Vogherà, con diss. di Castellucci e inciss. di E. Ballarini (I ediz. autonoma, già apparso, con il titolo DONNA PAOLA, in DONNA PAOLA, cit.).
• 1906 STERMINATOR VESEVO. DIARIO DELL'ERUZIONE. APRILE 1906. Napoli, Perrella (articoli già apparsi in «II Giorno», 5-26 api- 1906).
• 1906 IL GIORNALE. CONFERENZA. Napoli, Perrella.
• 1906 DOPO IL PERDONO. Roma, Nuova Antologia [s.d.].
• 1908 IL DELITTO DI VIA CHIATAMONE. Napoli, Perrella (firmato Francesco Sangiorgio) (già apparso in appendice a «II Mattino», 1892). Ristampato, sotto il suo vero nome e con il titolo TEMI IL LEONE, Firenze, Salani, 1916.
• 1908 CRISTINA. Roma, Vogherà, con diss. di O. Castellucci e inciss. di E. Ballarmi (I ediz. autonoma, già apparsa con il titolo PEPPIN FIOR1LLO, in LE VIRTÙ DI CHECCHINA, cit., ediz. del 1920).
• 1908 DOPO IL PERDONO. DRAMMA IN QUATTRO ATTI, con P. Decourcelle. Napoli, Perrella (riduzione teatrale).
• 1908 LETTERE DI UNA VIAGGIATRICE. Napoli, Perrella, con 1 ritratto.
• 1909 I CAPELLI DI SANSONE. Napoli, Perrella (nuova edizione, completamente riscritta, di VITA E AVVENTURE DI RICCARDO JOANNA, cit.).
• 1909 SAN GENNARO NELLA LEGGENDA E NELLA VITA. Lanciano, Carabba, con 16tavv.
• 1909 LA DERNIÈREFÉE. CONTE POURLES ENFANTS. Parigi, Devambetz, con 12 tavv. di G. Rochegrosse (favola pubblicitaria scritta per la "Phosphatine Falières").
• 1909 EVVIVA LA VITA! Roma, Nuova Antologia (già apparso in «Nuova Antologia», gen-feb-mar 1909) [s.d.].
• 1910 LA CARRIERA DI UN NAVIGATORE. Napoli, Perrella (in realtà si tratta della traduzione del libro di Alberto da Monaco).
• 1911 IL PELLEGRINO APPASSIONATO. NOVELLE D'AMORE. Napoli, Perrella.
• 1912 O GIOVANNINO O LA MORTE! con E. Murolo. Napoli, Perrella (riduzione teatrale del racconto omonimo inserito in ALL'ERTA SENTINELLA!, cit.).
• 1912 EVVIVA LA GUERRA! PRIMAVERA ITALICA. Napoli, Perrella.
• 1912 LA MANO TAGLIATA. Firenze, Salani, con 1 tav.
• 1914 ELLA NON RISPOSE. Milano, Treves.
• 1914 IDILLIO DI PULCINELLA. Firenze, Casa Editrice Italiana di A. Quattrini (raccolta di novelle apparse in DAL VERO, cit., e PAGINA AZZURRA, cit.).
• 1916 PARLA UNA DONNA. DIARIO FEMMINILE DI GUERRA. MAGGIO 1915-MARZO 1916. Milano, Treves.
• 1918 LA VITA È COSÌ LUNGA. Milano, Treves.
• 1919 LA MOGLIE DI UN GRAND'UOMO. Milano, Quintieri (raccolta di novelle curate dall'A., apparse in DAL VERO, cit., e inedite).
• 1920 RICORDANDO NEERA. CONFERENZA TENUTA IL 10 MAGGIO 1920 A MILANO. Milano, Treves.
• 1921 PREGHIERE. Milano, Treves.
• 1926 MORS TUA... ROMANZO IN TRE GIORNATE. Milano, Treves.
• 1941 VIA DELLE CINQUE LUNE. Milano, Garzanti (sceneggiatura cinematografica di O GIOVANNINO O LA MORTE, cit.).
• 1977 L'EBBREZZA, IL SERVAGGIO, LA MORTE, a cura di M.G. Martin Gistucci. Napoli, Guida (romanzo incompiuto).

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