Manzoni : I promessi sposi

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Testo

MANZONI
Nasce a Milano nel 1785 da un padre di recente nobiltà, Pietro Manzoni, e da Giulia Beccaria (figlia del celebre Cesare Beccaria).
- M. iniziò a studiare presso collegi religiosi (somaschi e barnabiti)
- 16 anni scrive un poemetto, di ispirazione giacobina, “Il trionfo della libertà,” dimostrando che l'educazione religiosa ricevuta in quei collegi non aveva avuto alcun effetto su di lui.
- prima formazione intellettuale fu piuttosto razionalistica e illuministica, anticlericale e antidispotica, influenzata dalle idee che l'impresa napoleonica trapiantò in Italia
- ebbe ben chiaro, sin dall'inizio, che il poeta deve avere una funzione pedagogica o educativa, pratica e moralizzatrice, strettamente legata alle vicende storiche.
- Segue la madre a Parigi. In questo periodo, l'opera più significativa del Manzoni è il Carme in morte di Carlo Imbonati
- amicizia con Fauriel
- sposa nel 1808 Enrichetta Blondel, di religione calvinista, che lo porterà, in seguito, a rivedere i suoi giudizi critici verso la religione, tanto che nel 1810 il Manzoni decide di convertirsi al cattolicesimo, coinvolgendo in questa decisione anche la moglie.
- rientrato a Milano si pone dalla parte del Romanticismo
- quando si sparge la notizia dei moti rivoluzionari piemontesi (cosa che per un momento fece credere che il principe sabaudo Carlo Alberto fosse sul punto di liberare la Lombardia dagli austriaci), il Manzoni compose l'ode Marzo 1821, interpretando il sentimento patriottico dei lombardi; e nello stesso anno, appresa la notizia della morte di Napoleone, scrive l'ode Il Cinque Maggio, in cui rievoca i trionfi, le sconfitte, l'esilio e la morte del Bonaparte
-
OPERE
dal 1812 in cui inizia la composizione degli Inni sacri: La resurrezione, Il nome di Maria, Il natale, La passione e La pentecoste [quest'ultima è la più importante] + un frammento.dovevano essere 12ma non li finisce xche non viene superato il problema che lo attanagliava. Argomento classico unito a qualcosa d’innovativo: argomento evangelico con lessico e struttura tratta da Bibbia litanie di liturgia cattolica. Non usa endecasillabi ma versi parasillabici (ottonano e decasillabo). Usa voce corale punto di vista del popolo
- DUE TRAGEDIE (+ una “Spartaco”ma è solo un’ idea): Il conte di Carmagnola (dedicato al Fauriel): Francesco Bussone, conte di Carmagnola, condottiero di ventura del primo Quattrocento. Dopo aver servito Filippo Visconti passò al servizio di Venezia. Inflisse al Visconti una dura sconfitta, ma la sua generosità verso i vinti lo rese sospetto ai veneziani che con l'accusa di tradimento lo giustiziarono. Giudizio negativo su quella "politica" che non tiene conto dei valori etici, e su quella "politica" municipalistica e regionale in nome della quale gli italiani da secoli avevano rinunciato all'unificazione nazionale.
- Adelchi periodo della dominazione longobarda in Italia, ripudio che il franco Carlo Magno (-)fece della moglie Ermengarda (+)dove si era rifugiato Adelchi(+), fratello di Ermengarda.Nel coro Dagli atri muscosi, dai Fori cadenti, Manzoni esprime un giudizio fortemente negativo su quegli italiani che si lasciano dominare dagli stranieri senza reagire o che sperano d'essere liberati da uno straniero con un altro straniero. Nei cori c’e la concezione borgo- popolo(italiani prima vittime dei longobardi poi dei franchi-→zona borgo).
Rivendica la libertà di non attenersi all’unità di TEMPO LUOGO E AZIONE(in una lettera) altrimenti non può raccontare la storia in quanto essa non è solo serie di eventi ma luogo in cui si manifesta la provvidenza
I PROMESSI SPOSI
Primavera 1821 (24 aprile) suggestionato da :
- alcune letture sulla Milano del 1630, “Historia patriae” di Ripamonti e “l’economia statistica “ di Melchiorre Gioia (che trattano documenti del periodo della carestia e della peste; contenevano anche elementi romanzeschi: conversione di un nobile monacazione forzata matrimonio impedito)
- da un colloquio con l’amico Fauriel
- dal romanzo di Walter Scott
- altre fonti e romanzi barocchi
1823 finisce : testo in 4 tomi senza titolo a cui viene dato quello di “”
Fermo e Lucia: la critica non lo considera come abbozzo dell’opera ma come un romanzo diverso.ogni tomo è un blocco narrativo a sé stante .
- interesse x il documento di costume
- impostazione saggistica con intento pedagogico(→romantici del “conciliatore”): massa di documenti x quadro sociale e giudizio morale che rendono poco lineare e mettono il xs. In secondo piano
- personaggi rappresentati in antitesi
- effetti romanzeschi: accostato al romanzo gotico x le ambientazioni(palazzi castelli conventi)(M.lettore assiduo)
- 1° tomo: peripezie dei 2 promessi
- 2°e 3° tomo : biforcazione →Lucia = romanzo campagnolo; . →Fermo = avventura milanese carestia peste
- Gertrude⇒”la religieuse” Diderot ; Innominato⇒ tipico eroe del male ; Lucia==>schema del Marchese De Sade(disgrazie della virtù)
I Promessi Sposi: edizione del 1827
Revisione del “Fermo e Lucia” suggerimenti del Fauriel e Visconti. Nuova stesura nel 1824:
- cambia il titolo
- il nome dei personaggi
- partitura in capitoli
- elimina digressioni:1- “storia della colonna infame” =processo agli untori in appendice nel 1840
2-osservazioni sulla questione della lingua nelle 2 introduzioni
3- altre parti (vita del Cardinale Borromeo…)
- riduzione di episodi e sfrondamento vicende (romanzo nel romanzo)
- spostamento capitoli e episodi x equilibrare dissimulare simmetrie e richiami interni evidenziando la dipendenza reciproca
- revisione della lingua: deve raggiungere il pubblico vasto ⇒compromesso fra lingua letteraria e d’uso = impasto eterogeneo⇒insoddisfacente: lingua della tradizione impregnata d retorica e staccata dalla vita del popolo e quella d’uso inadeguata x un romanzo Nazionale e non municipale.
- Unica lingua degna:FIORENTINO⇒rifacimento lessicale semantico morfologico sintattico
- Consulta: Vocabolario milanese-italiano, francese-italiano, della Crusca, testi toscani
- Scelta mirata al comico popolare non all’aulico⇒lingua colorita
- Aggiunge pagine d psicoanalisi d Renzo sull’Adda, vigna , pioggia purificatrice
- In 3 tomi con titolo”I Promessi Sposi.Storia del XVI sec. Scoperta e rifatta da A. Manzoni”
- 4 parti stessa durata giocate su alternanza e contrasto:1- vicenda campagnola /vicenda cittadina . 2-avventure Renzo/avventure Lucia
3- rappresentazione storica/rappresentazione . romanzesca…
Sequenze della fabula romanzesca:
Parte prima:i protagonisti nel paese turbamenti(D. abb. /bravi;Renzo da D. abb.;Renzo /AzzeccaGarbugli; fra Cristoforo)fuga (=separazione)storia d Gertrude
Parte seconda:Renzo a Milano(coinvolgimento nei tumulti; arresto; liberazione; fuga⇒Adda;lavora dal cugino Bartolo in Bergamo) persecuzione d Lucia innominato
Parte terza:sfondo =guerra carestia peste; Lucia rapita e voto d castità; incontro Santo(cardinale Borromeo) peccatore(innominato) ⇒conversione→libera Lucia; calata Lanzichenecchi ;,Agnese D. Abb. Perpetua Lucia protetti dall’innominato
Parte Quarta:malattia e guarigione d Renzo;trova Lucia;xdono D. Rodrigo morente; ricongiungimento ⇒matrimonio: 1 figlia Renzo diventa imprenditore tessile .
Edizione del 1840
Problema linguistico: lingua non ancora viva e quotidiana. Viaggio in Toscana: elimina dialettalismi lombardi e parti arcaiche; uso del registro basso quando parlano gli umili. Revisione in 2 momenti : 27-28 e 38-40 .
Presenza del narratore
Espediente tipico del romanzo: finge di aver trovato il manoscritto secentesco e di volersene far editore rivisitandolo.⇒può descrivere oggettivamente ma anche commentare (nelle tragedie solo nei cori).
Funzioni dell’introduzione :
- abile pastiche linguistico = parodia dello stile ampolloso del 600.
- Esigenza di documentazione x la veridicità della sua storia
- Si nasconde sotto la maschera del narratore x commentare il manoscritto (prende come esempio “istorie di un cavalier perduto” d Pace Pasini)(dà voce a temi del Conciliatore)storia d piccola gente non d principi⇒ messa in discussione della tradizione
- Parti autocritiche: condanna idiotismi lombardi(?).
Realismo storico
Il conflitto tra storia e morale trova nel romanzo soluzione realistica . Uso del romanzo storico popolare per esprimere contenuti legati alla quotidianità : allarga le possibilità conoscitive e mette in scena il mondo degli umili (ignorati dalle cronache d storia).x M. il romanzo è la forma + adeguata x rappresentare la vita di una società attraverso una favola con impronta di verità storica ⇒ 2 canoni fondamentali: analisi storica quindi realistica e antiromanzesca; e la prospettiva della coscienza di un xsonaggio che rispecchi tutta la comunità = massa anonima non il protagonista eroe.
Lukacs: grandezza d M.= capacità di rappresentare nel particolare l’universale; rappresentare le grandi trasformazioni storiche come trasformazioni della vita del popolo→ assimilabile a Scott.Considera M.>Scott ma ha riserve:M. resta autore di 1 sola grande opera perché mettendo in scena attraverso l’umile vicenda la tragedia del popolo italiano causa l’immobilismo della sua storia⇒ limiti storici diventano artistici . parla anche del limitato orizzonte dei xsonaggi:Lucia non è tipica e i xsonaggi negativi sono fissati in meschinità e staticità non disponibili a reale mutazione. Romanzo storico =epos classico⇒il ruolo degli dei(guidavano l’eroe anche forzandolo) è svolto dalla potenza dei rapporti sociali.
Italo Calvino: ne ha parlato come romanzo dai rapporti di forza = motore della narrazione(vaso di coccio fra vasi d ferro =rapporti forzati validi x tutti); anche lo scontro linguistico (latinorum).
Ettore Bonora:ragioni che spinsero M. a scegliere quella materia storica =dominazione spagnola intenzione di rappresentare un epoca senza eroi.
3 nuclei storici: guerra di successione al ducato di Mantova; carestia; peste⇒ esigenza di verità (→ perplessità in DeSanctis Goethe e Croce) M. reputa superiore la verità storica all’elemento inventivo – fantastico.
Manzoni storico del 600:
scelta del xiodo storico in base a ragioni ideologico – politico.arretratezza feudale nel 600 sotto dominio spagnolo = società d antico regime sotto dominazione austriaca.
Polemica: scienza economica e medica Vs demagogia politica e superstizioni magiche⇒ Don Ferrante si basa su astrologia magia e cavalleria→ M. non rifiuta quelle discipline solo x la scarsa scientificità ma anche ché rifiuta il principio di autorità( contro l’elite) il sistema chiuso di certezze che non si sottopone a verifica⇒ muore di peste( xche reputa inesistente il contagio).
Manzoni economista
Teorie economiche liberiste: dottrina del libero scambio .Quando descrive carestia del 1628; alla fine quando critica gli editti della rep. Veneta che limitano le paghe degli operai ritenendolo provvedimento insensato come quello di fissare il prezzo del grano perché in contrasto con la legge del libero mercato regolato dal gioco di domanda e offerta.
Problematica: conciliazione tra economia politica e morale:
⇒messo in luce da Derla: la legge dell’interesse non lascia spazio alla solidarietà cristiana.
Illuminismo e cristianesimo
Esiste una continuità tra componente illuministica e cristiana = FEDE non come rifugio e pacificazione ma come drammatica volontà umana→esempio: peste( anche rivolta milanese). Attacca i pregiudizi della ragione che negavano il contagio mandando untori a morire rifacendosi sulla scienza medica.
Nell’evento della peste M. avverte una dimensione metafisica: evento ciclico del contagio = rito purificatorio x redimere la natura dal male⇒ dramma cristiano della caduta e del riscatto con l’espiazione; poi pioggia purificatrice. Tale visione non può ne accettarla (razionalista) ne negarla(religioso) ma afferma una volontà superiore. Nel romanzo fondamentale è il colpo di scena e trova alleato il cattolico nella visione provvidenziale: peste in realtà spaventosa, ma benefica ai fini del romanzo.
Storia della colonna infame : accusa i misfatti giuridici che attribuisce alla responsabilità dei giudici causati dalla debolezza a incapacità di superare i pregiudizi.
Promessi Sposi: romanzo borghese
Storia economica: emigrazione dei lavoratori verso stati limitrofi x sfuggire ai gravami fiscali .
Itinerario d Renzo: contadino→ operaio→piccolo imprenditore tessile⇒ in direzione d una società borghese industrializzata.
Questioni storico politiche: crisi restaurazione e speranze nel risorgimento. In questo quadro Renzo rappresenta l’imprenditore borghese che ha compreso i vicoli della rivoluzione supera la feudalità e si proietta verso il liberismo economico e cattolicesimo moderato(esclude la violenza rivoluzionaria). Renzo portatore di vendetta contro l’oppressore e sarà lui che guiderà il risorgimento.( stessa cosa x Ludovico borghese che si rivolta e uccide⇒ uomo nuovo Cristoforo)alla rivoluzione oppone la missione evangelica(=xdono). [ nelle tragedie il cristianesimo è dei privilegiati che hanno la grazie→ qui la grazia non è negata a nessuno]. Per il critico marxista M. è il momento d + alta coscienza della borghesia tuttavia insufficiente sul piano nazionale timorosa si lasciar troppo spazio alle masse.
Ricerca d Renzo
Ricerca non solo della donna ma anche rieducazione attraverso maturazione = Einbildungsroman (=romanzo di educazione). Da fuggitivo → viaggiatore→pellegrino→cercatore.
Natura storia città
Allo spazio rassicurante (villaggio casa chiesa) si oppone quello incerto della strada. “addio ai monti”= cacciata dall’eden⇒ xdita innocenza. Inizio caduta: Renzo tra 2 poli : attrazione del disordine della città / convento di Bonaventura e antico ordine.
Discesa agli inferi
Renzo braccato nel periodo della peste⇒ discesa agli inferi nella Milano con realtà capovolta (ricchi in miseria) e straniata( pani che sembrano ciottoli).
Guazzabuglio
= disordine che s’insidia nella società umana e la porta al delirio. L’intelligenza umana cerca invano di districarlo. VIGNA d Renzo in sfacelo : descrizione dell’autore con competenza botanica e padronanza del lessico. Simbolismo :
- natura = disordine Vs schemi imposti dall’uomo
- l’uomo con lo sguardo riesce a enumerarla e riordinarla( poi taglierà e metterà a posto)
- vigna = esistenza(biblicamente) immagine delle erbacce che soffocano il buon seme
- =/= Rousseau (natura = idillio consolatorio) e Scott (scenografia sentimentale)
ritratti
Monaca d Monza (= “La religieuse” Diderot). Ritratto secentesco forte chiaroscuro contrasto bianco nero(velo bende occhi carnagione.
Lucia: con stesso materiale linguistico basato sul contrasto cromatico.
Ragioni morali di questa somiglianza: se Lucia avesse ceduto a D. Rodrigo come Gertrude a Egidio i loro tratti si sarebbero confusi⇒ Gertrude = altra faccia d Lucia
Altra coppia : Renzo dopo il colloquio con D. Abb. e D. Rodrigo dopo quello con Cristoforo.
Conclusione e idillio mancato
Descrizione degli eventi successivi al matrimonio. Bilancio conclusivo che contravviene alle regole canoniche del lieto fine . l’imparare d Renzo non è vera e propria esperienza xche è pronto ad aderire a ogni verità attraverso precipitose generalizzazioni; ma la saggezza d Lucia , che resta al d fuori della storia non la esente da rischi ⇒ ciò ha ben poco di rassicurante. A tale bilancio manca qualcosa: i paesani che attendono una principessa restano delusi nel vedere Lucia semplice contadina.⇒ idillio conclusivo deformato.
Altro aspetto del finale è un’aristocrazia + democratica e un moderno imprenditore borghese. Ogni personaggio si costruisce un sistema che puntualmente fallisce.
Contraddizioni : La provvidenza non è il sistema che interpreta il mondo ? E il mondo non è la perenne mobilità, il guazzabuglio che smentisce ogni sistema ?
Confronto Promessi Sposi Vs. Candido ( Voltaire ) : La vicenda di Renzo si conclude come quella di Candido → diventa borghese lontano dalle questioni sociali. Sugo della Storia : traduzione italiana del “ coltivare il proprio orto “. Il sistema è individuale e non generalizzabile; Fra Cristoforo, però, è l’unico che tende a universalizzare questo concetto giustificandolo con una “ consolazione eterna “. Secondo Manzoni, la Provvidenza non è altro che un dato a posteriori che interviene solo alla fine per far quadrare i conti.
L’Intreccio : Divisione in sei macrosequenze
1. Suddivisa in 10 sequenze dinamiche ( Dal Primo capitolo alla Fuga )
2. Dedicata alla figura di Gertrude ( Cap. 9 – 10 )
3. Bildungsroman di Renzo “ Disavventure “ ( Cap. 11 - 17 )⇒ Renzo è responsabile dei propri guai ; è vittima di un doppio stravolgimento ( popolo e polizia ) ; Fuga verso l’Adda. Fine della Spannung ( Tensione ) con arrivo da Bartolo ; allontanamento da Fra Cristoforo.
4. Peripezie di Lucia rapita dall’Innominato; Crisi dell’ Innominato ; Conversione ; Voto di Castità ( Cap. 19 – 24 ).
5. Sezione storica ( Cap. 27 – 35 ) Carestia, Guerra e Peste. D.R. colpito dalla Peste ; Renzo, risparmiato dalla peste, torna a Milano per cercare Lucia ; Viene scambiato per un Untore.
6. Riunione dei due ; Nozze ; Post-Romanzo : Renzo → crede nell’Historia Magistra Vitae, Lucia afferma che solo la Fede può dar scampo ai problemi della vita.
VITTIME ( Laici )
PROTETTORI ( Rel. )
STRUMENTI ( Rel. )
OPPRESSORI ( Laici )
Renzo
Fra Cristoforo
Don Abbondio
Don Rodrigo ( Aristo. )
Lucia
Card. Federigo ( Aristo. )
Gertrude ( Aristo. )
Innominato ( Aristo. )
Ricchezza Inventiva :
Osservazione del narratore onnisciente, psicologo, moralista, storico, economista.
Excursus e Digressioni
Varia galleria di personaggi e sentimenti.
I PERSONAGGI
Don Abbondio: personaggio tranquillo, quasi ozioso, un po’ fifone, molto abitudinario, bel bello, tranquillo, oziosamente, dov’era solito alzar sempre gli occhi, non era nato cuor di leone, senza artigli e senza zanne, non nobile, non ricco, vaso di terracotta tra vasi di ferro, il suo sistema consisteva nello scansar tutti i contrasti e nel cedere a quelli che non poteva scansare, neutralità disarmante, signor curato
Perpetua: serva affezionata e fedele, sapeva ubbidire e comandare, tollera il brontolio e le fantasticaggini del padrone, celibe, decisa, molto curiosa,
sopra i 40 anni, donna di carattere, buona donna
Lucia: asciugandosi gli occhi, senza alzar gli occhi dal vivo, arrossendo tutta, violento scoppio di pianto, si rimise a piangere,onesta, madonnina infilzata, treccia nera, la più composta in chiesa, buona ragazza, desolata fanciulla, meschina, povera giovine, povera creatura, povera contadina
Renzo: lieta furia di vent’anni, orfano, filatore di seta, abile operaio, condizione agiata, massaio, tanghero, giovane dabbene, povero giovine, poeta (a suo giudizio), altro che lepre, pezzo d’asino, personaggio tanto principale, primo uomo della nostra storia, figliuolo, buon figliuolo, furbo, tanghero, testardo di un montanaro, forestiero, son galantuomo, giovine, poverino, pvero figliuolo, baggiano, bravo giovine, assente, sfrattato, bandito, giovine posato, filatore scappato, meschino
Dott.Azzecca-G.: dotto, studioso, arrogante, pieno di pregiudizi, infido, naso rosso, di parte verso i potenti, falso
Fra Cristoforo : uomo di molta autorità, capo raso, un non so di altero e inquieto, umile, vicino ai sessanta (come Don Abbondio), barba bianca e lunga che ricopriva le guance e il mento, forme rilevate della parte superiore del volto, aspetto grave, occhi incavati ma a volte sfolgoranti, far da gatta morta, dirittone, impiccione, temerario birbante, birbone, barba bianca, buon frate, villano d’un frate, nemico aperto dei tiranni.
Agnese : buona donna, madre apprensiva e astuta, vecchia, buona vedova, povera donna, meschina
Don Rodrigo : ha 40 anni, antagonista di Renzo e Lucia, signorotto locale, famoso e temuto, ha molti bravi arruolati nelle sue schiere, scommette con suo cugino Attilio di impedire il matrimonio tra R.&L., precipitoso, cavaliere,
Menico : nipote di Agnese, ha 12 anni, è sveglio, viene messo a tacere dai genitori sull’accaduto (riguardo l’assalto dei bravi)
Griso : capo dei bravi di don Rodrigo, fidato del padrone, è arrivato da Don Rodrigo per chiedere protezione dopo un omicidio, molto devoto, signor spaccone, signor capitano, signor lascifareame
Tonio : contadino, amico di Renzo, sempliciotto, allegro, buon camerata, fratello di Gervaso
Monaca di M. : ha 25 anni, bellezza sbattuta, sfiorita e scomposta, fronte bianca, quella fronte si raggrinziva spesso, sopracciglia nere, occhi neri, investigazione superba, occhi che cheidono aiuto, affetto, pietà oopure odio, svogliatezza orgogliosa, travaglio nascosto, gote pallidissime, labbra roseo sbiadito, pallore generale, grandezza ben formata, modo di vestire studiato, bianchissime dita, benefattrice, sciagurata signora,
Vicario : tiranno, affamatore, meschino,pallido, senza fiato, nemico dei poveri, impaurito, lupo, un signor dabbene, puntuale
Ferrer : galantuomo, amico del popolo, testone, nobile spagnolo, cancelliere, lupo, signore alla mano, caro vecchione
Innominato: un uomo o un diavolo, assoluto e pericoloso condottiero, terribile uomo, come l’acquila dal suo nidoinsanguinato il selvaggio signore [dominava dal castello], non vedeva mai nessuno sopra di se, signore, grande, bruno, calvo, bianchi i pochi capelli che gli rimanevano, rugosa la faccia, sessantenne, grande contegno, durezza risentita nei lineamenti, lampeggiar sinistro vivo negli occhi, grande forza di corpo e d’animo,
Conte zio: togato, uno degli anziani del consiglio, godeva di un certo credito, ma nel farlo valere, e nel farlo rendere con gli altri non c’era suo compagno, un parlare ambiguo, un tacere significativo, un restare in mezzo; un lusingare senza promettere, un minacciare in cerimonia, vostra magnificenza, vostra paternità, vincitore.
Folla : Temibile, bestiale.
Autore e Narratore :
Punto di vista narrativo → Narratore.
Sdoppiamento ( tipico del testo letterario ) : Lo scrittore inventa un suo doppio che è il narratore, il quale presuppone un
suo destinatario privilegiato.
Narratore Onnisciente :
Conosce tutta la storia e penetra nei personaggi = Dio ; Ogni cosa narrata ha un suo disegno = Disegno di Dio. Un
intervento del narratore interrompe il racconto per approfondimenti storici, psicologici…
Anonimo :
Non è un semplice Alter Ego di Manzoni ma un partner di dialogo.
Lettore Implicito :
Coinvolgimento del lettore attraverso richiami ( Notate Bene… ) ⇒ acuisce la tensione narrativa aprendo dubbi che
rimanda a chi legge senza propagandare soluzioni.
Lettore = Immagine ideale di interprete del discorso del narratore.
Prospettive Voce⇒
Narratore
Personaggio
Del Narratore
Onniscienza ( Narrazione Oggettiva )
Transfert ( Narrazione Delegata )
Del Personaggio
Focalizzazione ( // Soggettiva )
Discorso ( // Dialogica )

Alternanza tra Onniscienza e Dialogicità e la focalizzazione media tra esse. Il narratore non prevarica il personaggio ma interviene personalmente ribadendo autonomia e distanza critica.
Discorso indiretto: il narratore riferisce la parole del personaggio in maniera più o meno arbitraria in forma indiretta (terza persona), facendole dipendere da un verbo dichiarativo. Es.: "Ei diceva che la razione di busse non gliel’aveva levata mai il padrone, ma le busse non costavano nulla" (da Verga, Rosso Malpelo).
Discorso indiretto libero: il narratore recupera la voce del personaggio, ma in terza persona, senza interrompere il testo con un verbo dichiarativo e senza le virgolette; tale forma riporta molte tracce del discorso vivo, originario (esclamazioni, interrogazioni, espressioni del parlato) secondo l’immediatezza del discorso diretto; però, a differenza dell’analisi esterna propria del dialogo, approfondisce meglio alcuni tratti interiori (culturali, psicologici ) del personaggio (perché passa attraverso la mediazione dell’autore). Il discorso indiretto libero comporta pertanto una cooperazione tra narratore e punto di vista del personaggio.
Narrazione a Eco : Fra discorso del personaggio e commento del narratore : Dialogicità polifonica. Pause meditative che permettono al narratore onnisciente di esplicitare il suo punto di vista.
Transfert : O narrazione delegata che affida alla voce del personaggio un punto di vista dell’ autore. Poco praticata dal M. che non ama identificarsi nei personaggi ( solo nel cardinal Federigo si trovano tratti dell’autore ).
Tema di Fondo del Romanzo : Formule di giudizio
Poema della Provvidenza ; Epopea del terzo stato ; Seicento protagonista ⇒ schemi che risultano sempre parziali. Il narratore autore è umorista per illuminare il lettore sulla contraddittorietà grottesca dell’agire umano ( don Abbondio = umoristico e non comico )
Umorismo : Vasta gamma di atteggiamenti critici con punte sarcastiche ( satira tagliente ). L’attitudine umoristica rafforza la serietà di uno sguardo severo e drammatico in quanto non giustifica. Compito dello scrittore è rappresentare la negatività della storia grazie alla critica ironica.
Alternativa alla storia : La grazia
Pessimismo nega ogni armonico disegno della storia e la provvidenzialità che ne giustificherebbe gli errori. Eppure l’ottimismo tragico spinge alla prova , al sacrificio nella prospettiva di una raccolta tranquillità. M. ci fa intendere che dentro la storia negativa e immodificabile si salvano solo rapporti autentici.
Deus Absconditus :
La critica dell’autore non deriva dalla sua formazione illuministica perché non è solo riconducibile a schemi basati tra ragione e ignoranza. La provvidenza non è una sorta di giustizia infallibile, è un Deus Absconditus che opera misteriosamente nel cuore degli uomini. Il senso del romanzo non è riassumibile in una formula perché scorre attraverso la pluralità dei punti di vista.
Polifonia :
Diverse lingue ( Spagnolo , Latino, Dialetto ). Alla varietà di toni linguistici corrisponde la molteplicità dei registri e degli stili ⇒ concentrato linguistico che mira al realismo basato sul lavoro di lima e senso del ritmo.

Esempio



  


  1. luca

    funzione di manzoni nell'affermazione della lingua italiana