Il romanzo inglese.

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Testo

Wlater Scott (Edimburgo, 1771 - 1832)

Nato a Edimburgo nel 1771 da una famiglia aristocratica, compie studi giuridici dedicandosi, come il padre avvocato, alla carriera forense (1792). Nel 1797 sposa Charlotte Carpentier, da cui ha quattro figli e, nel 1806, diventa cancelliere di corte giudiziaria a Edimburgo. Una volta associatosi all’editore Ballantyne, e in seguito anche al successo di un poemetto narrativo pubblicato nel 1805, si stabilisce nella grande proprietà di Abbotsford (1812) e comincia a pubblicare anonimi i romanzi della serie Waverly. Solo dopo dieci anni, al culmine del successo, Scott esce allo scoperto, ottenendo una nomina a baronetto e conducendo una vita al limite delle sue possibilità economiche, fino a quando non rimane coinvolto nella bancarotta di Ballantyne, che lo costringe a gravi ristrettezze. Per poter sopperire ai debiti, Scott continua a scrivere, ma lo stress a cui è sottoposto e la sua vita sregolata conducono le sue condizioni di salute ad un peggioramento: malato di cuore, tenta un viaggio all’estero per potersi curare, ma muore al suo rientro, nel 1832.

Opere principali
Waverley, 1814
Guy Mannering, 1815
The Minstrelsy of the Scottish Border, 1816
The Antiquary, 1816
Rob Roy, 1817
The Bride of Lammermoor, 1819
Ivanhoe, 1820
The Monastery, 1820
The Abbot, 1820
Kenilworth, 1821
Oltre ai romanzi scrive numerose traduzioni e una biografia di Napoleone (1827) in nove volumi.

Charlotte (1816-1855), Emily (1818-1848), Anne (1820-1849): le sorelle Brontë

Nascono da un pastore anglicano irlandese, Patrick Brontë, e da Maria Branwell, a Thornton, nello Yorkshire. Il padre è, nonostante le origini modeste, un uomo di cultura, educato a Cambridge. Nel 1820 ottiene un rettorato a Haworth, dove si trasferisce con la moglie e i sei bambini (cinque femmine e un maschio). A un anno dalla nascita di Anne, nel 1821, la madre muore e il padre, che si è occupato della formazione dei figli solo nei primi anni di vita, chiede alla cognata, Elizabeth Branwell, di occuparsene: l’educazione che impartisce loro è severissima e dominata da un rigore metodista che sarà particolarmente sofferto da Anne. Il carattere tendenzialmente misantropo del padre non permette poi alle figlie di avere contatti con estranei: le tre maggiori, Maria, Elizabeth e Charlotte, nel 1824 vengono mandate a una scuola pubblica talmente maltenuta da causare la morte delle prime due sorelle, un’esperienza terribile che Charlotte riporta nell’infanzia di Jane Eyre. Da quel momento il padre decide di educarle in casa e così sia loro che il fratello vivono isolati dal resto del mondo, in contatto solamente con la natura, inventando un mondo immaginario sul quale si basano gli scritti della loro infanzia. Nel 1831 Charlotte decide di frequentare una scuola vicino a Haworth, diventando poco dopo insegnante lei stessa e cominciando a guadagnare i soldi che spende per incoraggiare il fratello alla carriera artistica. Anche Emily e Anne iniziano a frequentare la stessa scuola, ma la loro indole malinconica e la salute precaria le spingono ad abbandonarla dopo poco. Nel 1846 le tre ragazze pubblicano a loro spese un volume di poesie, intitolato Poems by Currer, Ellis and Acton Bell, che si rivela un insuccesso. Nonostante ciò, usando gli stessi pseudonimi per restare anonime, decidono di pubblicare tre romanzi, uno a testa: The Professor (Il professore) di Charlotte, Wuthering Heights (Cime tempestose) di Emily, Agnes Grey di Anne. The Professor è rifiutato dall’editore, ma Charlotte, determinata, comincia la stesura di Jane Eyre che, pubblicato nel 1847, sarà un successo. Nel 1848 il fratello Patrick muore, dopo una vita sregolata, piena di debiti ed eccessi che gli hanno rovinato la salute, e il tragico evento grava profondamente sulla famiglia, tanto da influire sulla già precaria salute di Emily, che muore di tubercolosi tre mesi dopo, seguita l’anno successivo da Anne. Charlotte, dopo la buona accoglienza di The Tenant of Wildfell Hall (Il padrone di Wildfell Hall, 1847), completa e fa pubblicare il terzo romanzo di Anne, Shirley, nel 1849. Nel 1854 si sposa, ma muore l’anno seguente, lasciando incompleto Emma, quello che dopo Villette (1853) sarebbe stato il suo quarto romanzo; in onore della sua morte, il padre chiede a Elizabeth Gaskell, amica della figlia e scrittrice di fama, di raccontarne la vita. The Life of Charlotte Brontë (La vita di Charlotte Brontë, 1857) rappresenta una delle più belle biografie del tempo: anche se poco precisa nei dettagli, lo stile scorrevole e le vivide descrizioni di episodi di vita reale rendono la biografia un testo documentato e un risultato artistico.

Dickens
(Portsea, 1812 - Gad’s Hill, 1870)

Charles Dickens nasce a Portsea presso Portsmouth nel 1812, in una modestissima famiglia di ex domestici. Il padre John riesce a farsi assumere all’ufficio paga della Marina, ma il bilancio familiare è costantemente in rosso, tanto che a dodici anni Charles viene messo a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe (queste tristi vicende giovanili saranno poi rivissute in David Copperfield). Dopo un’istruzione sommaria, lavora come commesso in uno studio legale, poi diventa giornalista parlamentare e collaboratore di giornali umoristici. Nel 1833 invia al Monthly Magazine un racconto, il primo di una lunga serie raccolta poi nel volume Scketches by Boz (Schizzi di Boz), gradito pienamente dalla critica. Intanto sposa Kate Hogarth, figlia del redattore capo dell’Evening Chronicle, ma si ritrova innamorato della cognata diciassettenne, Mary, la cui prematura scomparsa lo segna profondamente. Il successo arriva di colpo nel 1837 con The Pickwick Papers (Il circolo Pickwick), pubblicato a dispense mensili come i romanzi successivi. Nel 1842 si reca per la prima volta in America, dove spera di vedere realizzati dalla giovane democrazia i principi della Rivoluzione francese. La delusione provata si riflette in American Notes (Note americane) e nel romanzo Martin Chuzzlewit (1843-44), che suscitano in America violente reazioni. Dal 1846 al 1859 Dickens torna al giornalismo, pur continuando a pubblicare romanzi e racconti di successo. L’ultima fase della sua vita si apre con la separazione dalla moglie (che gli ha dato dieci figli) e con la matura passione per la giovanissima attrice Ellen Turnan. Scrive poco, ma tiene con successo conferenze e letture pubbliche delle sue opere; colpito da emorragia cerebrale, muore a Gad’s Hill (Kent) nel giugno 1870 ed è sepolto nella cattedrale di Westminster. (Edimburgo, 1850 - Isole Samoa,1894)

Nasce a Edimburgo nel 1850, dove studia giurisprudenza e scrive sui giornali locali. La malattia polmonare lo costringe a lasciare la Scozia per climi più caldi: a Parigi conosce Fanny Osbourne, americana, divorziata e per questo osteggiata dalla famiglia di Stevenson, che comunque la sposa in California, nel 1879. Dopo alcuni mesi torna in Scozia per riconciliarsi con il padre; costretto nuovamente ad andarsene, viaggia tra Edimburgo e il centro Europa fino a quando la perdita del padre, ultimo legame con il paese natale, gli fa decidere di trasferirsi definitivamente in America. Nel 1888, influenzato dai racconti delle isole selvagge dei romanzi di Melville, si sposta con tutta la famiglia sulle isole Samoa, dove resta fino alla morte, nel 1894.

Principali opere
An Inland Voyage, 1878
Travels with a Donkey, 1879
Treasure Island, 1883
Dr.Jekyll and Mr. Hyde, 1886
Kidnapped, 1886
The Master of Ballantrae, 1889
Catriona, 1893
Weir of Hermiston, frammento forse del 1894; pubbl. 1896 (Upper Bockhampton, 1840 - Max Gate, 1928)

Thomas Hardy

Thomas Hardy nasce nel Dorset da genitori che gli trasmettono la passione per la musica, in particolare quella tradizionale, e per la letteratura classica. Studia nella scuole del paese e di Dorchester e poi prosegue nella carriera di architetto, già del padre e del nonno. Si reca a Londra, dove lavora e scrive poesie, ma nel 1867 ritorna a casa per curare le sue non buone condizioni di salute, e da lì non si sposta che in rare occasioni. Fra il 1867 e il 1868 scrive il suo primo romanzo, The Poor Man and the Lady, che non è pubblicato perché ritenuto “troppo satirico e socialista”. Tuttavia, incoraggiato da George Meredith a comporre qualcosa di meno politicamente coinvolto, nel 1871 fa stampare sotto pseudonimo Desperate Remedies, seguito l’anno dopo da Under the Greenwood Tree. Il 1874 vede un cambiamento radicale nella vita dell’autore, che si sposa con Emma Gifford e abbandona il lavoro per dedicarsi completamente alla scrittura, grazie al successo di Far from the Madding Crowd (Via dalla pazza folla), pubblicato a puntate sul Cornhill’s Magazine. Molti dei romanzi di Hardy sono aspramente osteggiati per la dura critica che l’autore rivolge alla società e alla morale vittoriana. Tess of the D’Ubervilles (Tess dei D’Ubervilles, 1891) racconta di una ragazza povera, sedotta e abbandonata, con un figlio morto prematuramente, che per una serie di circostanze improvvise perde per due volte l’uomo che ama e che lei stessa, in un impeto di disperazione, cerca di uccidere. Un romanzo che potrebbe condannare la protagonista, ma in cui Hardy, sottotitolandolo A Pure Woman Faithfully Presented (La fedele rappresentazione di una donna pura), dimostra simpatia e partecipazione per il destino di una donna che giudica innocente, andando così contro le convenzioni dell’epoca. In Jude the Obscure (Giuda l’oscuro, 1896) si spinge ancora oltre, presentando una coppia di cugini entrambi sposati che, abbandonati i rispettivi coniugi, hanno dei figli e vivono insieme finché il bimbo che Giuda ha avuto dalla prima moglie non uccide i fratelli, impiccandosi a sua volta: il romanzo è talmente scioccante da essere ribattezzato Giuda l’osceno. Hardy continua comunque a scrivere lungo il corso di tutta la sua vita, componendo poesie, fra cui una in memoria della moglie scomparsa. Nel 1914 l’autore sposa la segretaria, Florence Emily Douglas, che, dopo la sua morte nel gennaio 1928, ne scriverà la biografia.

Principali opere
Under the Greenwood Tree, 1872
Far From the Madding Crowd, 1874
The Return of the Native, 1878
The Mayor of Casterbridge, 1886
Tess of the D’Ubervilles, 1891
Jude the Obscure, 1896
Wessex Poems, 1898

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