Il futurismo

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Testo

Il Futurismo и un movimento di avanguardia letteraria e artistica, che ha origine dalla pubblicazione del Manifesto del futurismo su Le Figaro del 20 febbraio 1909.
AVANGUARDIA
Gli intellettuali dell’avanguardia hanno un atteggiamento sdegnoso e aristocratico nei confronti della realtа comune e dei valori classici e tradizionali. Ricercano l’originalitа a tutti i costi, l’irrazionalismo inteso come esaltazione dell’ebbrezza di vivere momenti di fugace appagamento, l’esaltazione della tecnologia della societа capitalistica. Questi motivi sono coerenti con il nuovo gusto di un pubblico avido di novitа, che contestano i valori tradizionali.
COME SI DIFFUSE IL FUTURISMO
Il futurismo s’impone come un’organizzazione culturale, politica, editoriale con un’ideologia che tende a diventare un «costume di vita». Si organizzт come una scuola ben definita: il capo storico и Filippo Tommaso Marinetti e l’atto di nascita и rappresentato dalla pubblicazione del Manifesto.
Le famose «serate» di incontro col pubblico nei teatri: la componente spettacolare, legata alla recitazione dei testi, giungeva al coinvolgimento diretto del pubblico spingendolo alla rissa. Riviste come Lacerba, sulla quale venivano dibattute le idee futuriste. L'appoggio dato ai movimenti nazionalistici e al fascismo; l'amore per la rissa e la violenza; l'atteggiamento spregiudicato e ultramopdernsta.
Per merito di queste iniziative, numerose e rumorose, il futurismo si diffuse in breve in tutta la penisola italiana, espandendosi poi in vari paesi europei.
IL MANIFESTO DEL FUTURISMO
Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temeritа.
Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
La letteratura esaltт, fino ad oggi, l’immobilitа pensosa, l’estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno.
Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si и arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocitа. Un’automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo...un’automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, и piщ bella della Vittoria di Samotracia.
Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.
Non v’и piщ bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo puт essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.
Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!...Perchй dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo giа nell’assoluto, poichй abbiamo giа creata l’eterna velocitа onnipresente.
Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore del liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltа opportunistica e utilitaria.
Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le marce multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che fiutano l’orizzonte, e le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. E’ dall’Italia che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perchй vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Giа per troppo tempo l’Italia и stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.
I temi fondamentali del movimento, cosм come li espone Marinetti nel Manifesto del futurismo, sono:
l’amore del pericolo l’abitudine all’energia il culto per il coraggio e l’audacia l’ammirazione per la velocitа la lotta contro il passato ("noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie") l’esaltazione del movimento aggressivo (" l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno") la guerra ("sola igiene del mondo").
Il futurismo и il movimento dell’espressione del dinamismo del mondo moderno; vuole "cantare la civiltа della macchina", perchй solo ad una velocitа elevata si puт avere una diversa percezione del paesaggio, si puт attingere sensazioni nuove dal mondo della scienza e della tecnica.
LA LINGUA DEI FUTURISTI
Questi contenuti devono essere espressi in un nuovo modo, perciт Marinetti:
abolм il culto della tradizione, nelle poetiche e nel linguaggio; rigettт la sintassi, le parti qualificative del discorso (avverbi e aggettivi); propose di usare le «parole in libertа», cioи senza alcun legame grammaticale-sintattico fra loro, senza organizzarle in frasi e periodi; sostenne la necessitа di usare i piщ disparati elementi linguistici (espressioni dialettali, neologismi, onomatopee di suoni animali e meccanici), per esprimere immediatamente il meccanicismo psichico dell’impressione.
GLI INTELLETTUALI FUTURISTI
Marinetti rappresentт la figura piщ dirompente di un gruppo di scrittori e di artisti che trovarono in Parigi il punto d’incontro delle loro esperienze, idee e inquietudini.
Atteggiamento comune ai futuristi dell’area italo-francese (и da considerare a parte il Futurismo russo, che presenta alcune caratteristiche diverse, anche dal punto di vista dell’arte) и un esasperato vitalismo, che si traduce nel rifiuto della tradizione classica, dell’Illuminismo e del Romanticismo. La loro ideologia и ispirata a un individualismo al tempo stesso populista ed antidemocratico.
Legame con il fascismo
Il futurismo portт ad uno sconvolgimento delle forme espressive dell’arte, ma non seppe o non volle elaborare nй un’adeguata poetica nй un’ideologia rivoluzionaria. Negli anni successivi esso sviluppт solamente un atteggiamento nazionalistico: Marinetti divenne in Italia uno dei piщ importanti rappresentanti della cultura fascista.
L'ARTE FUTURISTA
I risultati migliori del futurismo furono ottenuti nella poesia, nella pittura e nella musica attraverso l’astrazione delle forme: il verso libero, l’astrattismo e il cubismo, la dodecafonia. Sul piano delle arti figurative il movimento fu uno dei principali incentivi a quella che si puт chiamare la rivoluzione dell’arte moderna.
L’ESEMPIO RUSSO
Il messaggio futurista non fu ambiguo in Russia, dove con la Rivoluzione d’ottobre vi fu un radicale rovesciamento del sistema produttivo e una presa di coscienza tragica e profonda del cambiamento delle strutture fondamentali della societа.
L'ATTEGGIAMENTO FUTURISTA
Le caratteristiche essenziali dell’atteggiamento futurista sono due:
l’intento di "svegliare" la sensibilitа attraverso una sensibilitа definita "gagliarda", in cui tutti i cinque sensi fossero proiettati in una continua sollecitazione segnata dalla velocitа; il carattere analitico, mediante il quale le sensazioni vengono esaminate e razionalizzate, ridotte a formule facilmente applicabili a ogni aspetto dell’attivitа umana e della cultura.
GLI SCRITTORI
Filippo Tommaso Marinetti Cavacchioli P.Buzzi Soffici Palazzeschi
GLI ARTISTI
Carrа Severini Boccioni Balla

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