Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
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Data: | 20.03.2001 |
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Testo
Allitterazione: ripetizione degli stessi suoni (sillabe o lettere) all’inizio o all’interno di due o piщ parole vicine (es: tectum tenebant). Celebre es. и un verso in cui il poeta Ennio riproduce il suono della tromba di guerra: At tuba terribili sonitu taratantara dixit (Ma la tromba con suono terribile fece…)
Anadiplosi: Ripresa all’inizio di un verso o di un periodo della parola conclusiva del verso o del periodo precedente.
Anаfora: Ripetizione di una parola all’inizio di un verso o di un enunciato. Molto frequente и l’anafora del pronome personale (te…te) o della negazione (non… non).
Anаstrofe: Inversione dell’ordine abituale delle parole per conferire particolare risalto ad un termine. Molto comune и l’anastrofe della preposizione: Insula in, hostes inter.
Antмtesi: Contrapposizione di due concetti di senso opposto.
Apтcope: Caduta della sillaba finale di una parola: dein da deinde.
Arcaismo: parola o costrutto disusati, appartenenti a uno stadio antico della lingua.
Asмndeto: Eliminazione delle congiunzioni per conferire al discorso particolare efficacia (Veni Vidi Vici)
Bisticcio: Gioco di parole ottenuto con l’accostamento di due termini foneticamente molto vicini con significato diverso (ferus, crudele, e ferreus, di ferro).
Brachilogia: Concisione del discorso mediante l’ellissi di alcuni elementi.
Chiasmo: Disposizione in ordine inverso degli elementi che costituiscono due gruppi di parole o di frasi secondo lo schema ABBA: Magister docet, dormit discipulus.
Clausola: Parte terminante di un verso o di un periodo
Climax (o gradatio): enunciazione di un concetto attraverso una serie di termini disposti in ordine crescente o decrescente di intensitа; Cicerone descrive la fuga di Catilina: abiit, excessit, evasit, erupit.
Duplicatio: coppia di sinonimi usati per esprimere un unico concetto rafforzandolo: metus et timor (una grande paura)
Ellissi: Soppressione di un elemento nella frase per ottenere un particolare effetto di concisione. Molto frequente l’ellissi del verbo sum.
Endмadi: espressione di un unico concetto per mezzo di due termini coordinati (due sostantivi) legati da una congiunzione. Nella traduzione italiana, uno dei due sostantivi viene reso con un aggettivo o un complemento: vires et hostes (le forze nemiche, o dei (alcuni) nemici); sanitas ac mens (una mente sana, o sanitа di mente);
Enjambement: (uguale che in poesia)
Epanadiplosi: Ripetizione della stessa parola all’inizio e alla fine di un verso.
Eufemismo: Attenuazione di un’espressione ritenuta troppo cruda. (se n’и andato и morto)
Figura etimologica: uso, all’interno dello stesso enunciato, di due parole aventi la stessa radice (vivere vitam, servus servit)
Hэsteron-prтteron: Inversione delle sequenze temporali degli avvenimenti, ponendo prima quello che dovrebbe venire dopo. (Morм e cadde)
Ipаllage: Consiste nell’attribuire a un termine una qualificazione che si riferisce ad altra parola della stessa frase (Ranae vagantes in liberis paludibus: le rane vagavano libere nelle paludi)
Ipиrbato: Spostamento dei termini che normalmente sono accostati in un sintagma: multos vidi pueros, anzichй multos pueros vidi.
Litтte: affermazione ottenuta negando il suo contrario (non multum=paucum) -> Non era nato con un cuor di leone.
Metafora: Similitudine abbreviata in cui viene taciuto l’avverbio di paragone (come) e viene istituito tra i due elementi comparati un rapporto di analogia: sei un somaro-> sei ignorante come un somaro.
Metonмmia: sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo un rapporto di contiguitа; si puт cosм avere la causa al posto dell’effetto e viceversa, il contenente per il contenuto: guadagnare il pane col sudore della fronte, bere un bicchiere, leggere Dante
Omotelиuto (rima): uguaglianza fonica della terminazione di due o piщ parole, corrispondente alla rima italiana (mare amare)
Onomatopea: parola formata da una successione di suoni che imitano i rumori naturali: pipiare
Ossimoro: Accostamento di due termini di significato opposto (dolce-amaro)
Pleonasmo: espressione ridondante, con elementi non necessari, come in italiano “a me mi”
Poliptтto: Ripetizione della stessa parola in forma diversa (sostantivo in caso diverso, o verbo in tempo e modo diverso): Summae diligentiae summam imperii severitatem addit.
Polisemia: Pluralitа di significati di una parola o di un enunciato
Polisмndeto: successione di congiunzioni tra i termini di un enunciato (et…et)
Sмncope: caduta di una vocale o di una sillaba nel corpo di una parola (oclus per oculus)
Sinиddoche: и un tipo particolare di metonimia che consiste nella sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo una relazione di maggiore o minore estensione: puppis al posto di navis.
Straniamento: procedimento stilistico attraverso il quale il poeta ci dа una percezione nuova della realtа, usando ad esempio una parola comune in modo del tutto inedito e imprevedibile.
Tmesi: separazione dei componenti di una parola (es: preposizione verbo) con l’inserzione tra i due di altri elementi. Ignaram inque salutatam al posto di ignaram et insalutatam.
Variatio: rottura della simmetria nei costrutti allo scopo di interrompere la prevedibilitа del discorso: alii…pars anzichй alii…alii.
Zиugma: consiste nel riferire un elemento della frase (verbo) a piщ termini, mentre da un punto di vista grammaticale dovrebbe riferirsi soltanto ad uno: Sinone “inclusos utero Danaos et pinea furtim / laxat claustra” libera i Greci rinchiusi nel ventre e furtivamente apre gli sportelli di legno. il verbo laxare si accorda soltanto a claustra, ma va riferito (con significato diverso), anche a Danaous.