Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere

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Testo

DIALOGO DI UN VENDITORE D’ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE

Riassunto pagina 1182

A un venditore di almanacchi (o lunari) un passante (nel quale possiamo vedere lo stesso Leopardi) chiede se pensa che l’anno nuovo possa essere felice .
Alla risposta affermativa del popolano il passeggero domanda se fosse contento di tornare a rifare la vita passata, a patto però di viverla né più né meno quale la prima volta, con tutti i piaceri e i dispiaceri provati.
Il venditore risponde negativamente, precisando che per lui va bene una vita così, come dio la manda, senza altri patti.
Se dunque - conclude il passeggero - nessuno vuole tornare indietro, è segno che il caso, fino a tutto quest’anno ha trattato male tutti, e che ciascuno è d’opinione che sia stato più e di più peso il male che gli è toccato che il bene. Quella vita che è una bella cosa , non n è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce , non la vita passata , ma la futura.

TEMI FONDAMENTALI:

LA FELICITA’ NON E’ NELLA VITA PASSATA MA NELLA SPERANZA DI QUELLA FUTURA

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