Decameron: Tancredi e Ghismonda

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Data:08.05.2001
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Testo

Le accuse mosse dal padre verso Ghismonda sono tre e lei risponde con altrettante argomentazioni suddividibili in più punti
Lei afferma di amare Guiscardo per questi motivi:
A causa del padre che non si preoccupa troppo di cercarle un marito tra i suoi nobili amici.
A causa della forte spinta degli istinti della giovinezza, essendo fatta anche lei di carne ha dei desideri sessuali.
Afferma inoltre di essersi opposta con tutte le sue forze al peccato e al disonore, ma avendo trovato un mezzo per peccare di nascosto cedette.
Alle accuse relative alla mancanza di nobiltà di Guiscardo lei rispose:
L’amante non è stato scelto a caso come fanno molte donne (a suo avviso) ma è stato il frutto di una scelta ben precisa.
Gli rimprovera il fatto che Tancredi fosse più turbato del fatto che Lei abbia scelto una persona non nobile piuttosto del fatto che abbia peccato.
Afferma inoltre che la nobiltà non la si acquisisce con la nascita, ma, al contrario, la nobiltà è data dal comportamento e dal cuore delle persone. Dicendo che la povertà non influenza la nobiltà, che è invece influenzata dalla ricchezza.
Conclude affermando che la maggior parte dei nobili amici del padre sono vili e villani e che Tancredi ha più volte lodato Guiscardo con i suoi nobili compagni.
Tancredi afferma infine di non sapere che fare e pensare di lei, se seguire l’amore paterno che vorrebbe perdonarla o lo sdegno per il peccato commesso
Ghismonda ribatte consigliando di sfogare il suo sdegno verso di lei, minacciando il suicidio nel qual caso avrebbe avuto notizia che il suo amato sarebbe morto.
Afferma infine che lei non è disposta a pregarlo, implorarlo per il perdono, ne tanto meno per il rammarico, di un peccato, sempre che peccato sia, la cui colpa è solo quella del padre.
Schema delle argomentazioni di Ghismonda relative al suo amore per Guiscardo
Tratto da la novella del decameron Tancredi e Ghismonda

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