Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
Voto: | 2 (2) |
Download: | 126 |
Data: | 12.01.2006 |
Numero di pagine: | 4 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
1-6: a meta della mia vita, mi trovai in una selva oscura poiché la giusta strada era stata smarrita. Qnto è duro descrivere qsta selva selvaggia, aspra e possente tal punto che, solo a ricordarla si rinnova la paura!
7-12:è tanto triste che la morte lo è poco più ; ma per parlare del bene che vi ho trovato dirò delle altre cose che vi ho visto. Ero talmente ottenebrato qnd abbandonai la giusta via che non so ben spiegare come vi sia potuto entrare.
13-18: ma dopo che fui giunto ai piedi di un colle dove aveva termine la selva che mi aveva trafitto il cuore di paura, guardai in alto e vidi le pendici del colle già illuminate dai raggi del sole che guida ciascun uomo nella giusta direzione quale che sia la strada.
18-21: solo allora si calmò la paura che mi aveva profondamente sconvolto durante la notte trascorsa con tanta angoscia.
22-27: e come lui che con respiro affannoso, uscito fuori dal mare e giunto sulla riva, si volge verso l’acqua i cui aveva corso il pericolo di annegare e la guarda intensamente cosi il mio animo che era ancora teso alla fuga, si voltò indietro a guardare il luogo che non lasciò mai viva alcuna persona.
28-30: dopo che ebbi riposato un poco il corpo stanco ripresi il cammino attraverso il pendio deserto in modo che il piede saldo era sempre qll + in basso.
31-36: ed ecco quasi all’inizio della salita una lonza agile e molto veloce che era coperta di pelo chiazzato e non si sottraeva al suo sguardo anzi impediva a tal punto il mio cammino che + volte pensai si tornare in dietro.
130-135: e io a lui: Poeta io ti chiedo in nome di quel Dio ke tu nn conoscesti ke io possa fuggire qst male e il peggio ke tu mi conduca là dv hai detto in modo ke possa vedere la porta di S. Pietro e i dannati tanto tristi
37-48: era l’inizio del mattino e il sole si alzava insieme a qll stelle ke erano cn lui qnd l’amore divino fece muovere per la 1° volta qgli astri lucenti cosicché l’ora del giorno e la dolce stagione erano motivo di ben sperare nei confronti di quella fiera della pelle screziata ma non al pino che non mi incutesse paura l’apparizione di un leone. Qsti sembrava venire verso di me a testa alta e con fame rabbiosa, tanto che l’aria intorno sembrava tremare.
48-53:e una lupa, che nella sua magrezza sembrava bramare ogni cosa e aveva fatto vivere in tristezza molta gente, mi causò tanto turbamento con la paura che si sprigionava dal suo aspetto da farmi perdere ogni speranza di raggiungere la sommità del colle.
54-60: e come lui che volentieri accumula , qnd viene il momento che lo fa perdere piange e si rattrista in tutti i suoi pensieri; così mi rese inquieto la bestia senza pace che venendomi incontro , mi respingeva a poco a poco nella selva oscura.
61-63: mentre precipitavo nella valle mi si mostrò davanti uno che per essere stato a lungo silenzioso sembrava quasi privo di voce.
64-78: qnd vidi costui gridai: chiunque tu sia ombra o uomo reale abbi pietà di me! Rispose: sn stato uomo ora nn più, i miei genitori furono lombardi, entrambi nati a Mantova. Sn nato nel tempo di Giulio Cesare e vissi a Roma nel tempo di Augusto qnd dominava la religione pagana. Sn stato un poeta e cantai le imprese d’Enea, il giusto figlio d’Anchise che venne dp che la superbia Troia venne incendiata. Ma xkè stai ritornando indietro, verso un luogo così triste e nn Sali sul monte fonte di ogni diletto e gioia?
LONZA = lussuria(agile ed elegante); LEONE = superbia(imponente e minaccioso); LUPA = avarizia e cupidigia(magra e irrequieta)
79-90: 6 tu il famoso Virgilio fonte inesauribile d’eloquenza? Gli risposi con il capo chino x reverenza. O onore e gloria degli altri poeti , mi giovi il lungo studio e il grande amore che mi ha fatto leggere attentamente la tua opera. tu 6 il mio maestro e il mio autore , tu 6 colui da cui appresi lo stile . vedi la bestia dalla quale io mi rivolsi indietro, o famoso saggio, salvami da lei ke mi far tremar le vene e le arterie.
91-99:è necessario che tu percorra una via diversa se vuoi sfuggire a qst luogo selvaggio , xkè qst bestia nn lascia passare nessuno, ma tanto la ostacola finche nn la fa morire e ha 1 natura così malvagia e crudele che non sazia mai la sua fame e dp aver mangiato ha più fame di prima.
100-105: molti sn gli animale cn cui la lupa si accoppia e saranno ancora di più finché nn verrà il Veltro ke la farà morire col dolore. Qsti nn cercherà terre ne ricchezze ma sapienza amore e virtù e la sua nascita avverrà tra umili panni.
106-111: sarà salvezza di qll’Italia decaduta per la quale morirono la vergine Camilla. Eurialo, Turno e Niso. Il veltro inseguirà la lupa facendola fuggire di città in città fino a che nn sarà ricaduta nell’inferno da dove usci per la prima volta a causa dell’invidia.
112-129: qndi x il tuo meglio penso e giudico ke tu mi segua e io sarò la tua guida e ti trarrò da qui attraverso il luogo eterno dove udrai le guida disperate vedrai le antiche anime dolenti che invocano la morte dell’anima e vedrai coloro ke sn contenti delle pene xkè sperano di andare qnd sarà il momento tra le anime beate. Se tu poi vorrai salire tra loro ci sarà un’anima più degna di me x qst , cn lei ti lascerò and sarà il momento di partire poiché dio per il fatto che io fui ribelle alla sua legge nn permette che io vada nel paradiso. esercita il suo potere su ttt il creato ma qui in paradiso governa direttamente, qui è la sua città e l’alto trono felice colui ke egli vi destina.
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FIGURE RETORICHE:
selva oscura: dal punto di vista morale. Vv. 16-17:e..pianeta: perifrasi(giro di parole x arrivare ad un’altra cs). Vv. 36:+.. paronomasia (somiglianza di forma ma di diverso significato). Vv:43: perifrasi(primavera).. Vv:60: sol tace: sinestesia allegorica. Vv:72-75: perifrasi. Vv:79-81: metafora(sostituire 1 parola con un’altra)vv:97: dittologia sinonimica(accostamento di 2 sinonimi x ampliare il concetto)VELTRO:salvatore vv. 112: penso e discerno: dittologia sinonimica. Vv: 124: perifrasi. Vv:130: captatio benevolentiae(conquista della benevolenza).