Corrado Alvaro

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

CORRADO ALVARO ( 1895 RC - 1956 ROMA )
GENTE IN ASPROMONTE (1930)
Considerato una delle prime manifestazioni del Neorealismo. Modello essenziale: VERGA.
Viene rappresentata la vita difficile e povera dei pastori della Calabria paese d'origine dell'autore. Questa terra viene vista come "mitica" non ancora raggiunta dalla civiltà, in grado di rappresentare un rifugio tranquillo, di innocenza per un uomo afflitto dalla crisi e dall'angoscia del '900. Dall'altro lato c'è anche, però, la consapevolezza che la Calabria è una terra "arida", sulla quale gli uomini sono condannati a vivere una vita di stenti, di miseria: c'è una sorta di denuncia dei mali della società in contrapposizione all'ottimismo e alla fiducia della cultura fascista. Questo dualismo è molto forte nell'autore che ha scelto di allontanarsi dalla miseria e da una vita chiusa per vivere nella realtà moderna ma con un continuo bisogno di ritornare alle proprie radici.
Argirò il padre di una famiglia di pastori di un paese situato ai piedi dell'Aspromonte viene rovinato economicamente dalla perdita di tutte le sue mucche cadute in un burrone, che possedeva "a metà", in custodia per conto del Signore del luogo Filippo Mezzatesta. Argirò si reca dal proprietario, con il figlio Antonello, per cercare aiuto, comprensione e la possibilità di potersi rifare con altri lavori. Mezzatesta non concede nessuna altra opportunità ma scaccia in malo modo il pastore. Argirò viene indirizzato da un prestatore di denaro che concede dei soldi con i quali tenterà di mandare avanti la famiglia numerosa (moglie e tre figli). Il figlio maggiore Antonello assiste impotente ai vari tentativi e successive sconfitte del padre, schernito dai ragazzi più ricchi del paese. Alla nascita del quarto figlio il padre riversa sul bambino tutte le speranze per il riscatto della famiglia soprattutto dal punto di vista sociale. Viene chiamato Benedetto e il suo futuro sarà quello di studiare, e diventare un gran predicatore come sostiene il padre: "Ne voglio fare un prete predicatore, che parli per tutta la famiglia messa insieme". Argirò riesce con molti sacrifici a comperare una mula con la quale viaggia di paese in paese per commerciare i più svariati prodotti; Antonello è inviato a lavorare come operaio in una grande città e deve spedire metà dei guadagni alla famiglia per gli studi di Benedetto. Benedetto va i seminario, con il suo comportamento è l'orgoglio dei genitori. Ben presto questa situazione suscita l'invidia di alcuni ignoti ( ma probabilmente i giovani figli di Camillo Mezzatesta, che il padre non vuole riconoscere come figli suoi perché nati da una donna che lui ama ma della quale non si fida totalmente, e non può rischiare il buon nome della famiglia) nel paese che, in assenza del padre, bruciano la stalla con la mula, la fonte di sostentamento della famiglia. Nello stesso tempo Antonello viene licenziato perché a seguito di una malattia causata da denutrizione, non riusciva più a svolgere il proprio lavoro. Dopo qualche giorno le proprietà dei Mezzatesta subiscono degli attacchi: i boschi vengono incendiati, gli animali uccisi, macellati e distribuiti alla popolazione. Nessuno accore in aiuto dei Mezzatesta ma tacitamente tutti sostengono la "ribellione" di Antonello, che stabilisce la sua dimora sui monti e continua a far razzie degli animali dei Mezzatesta distribuendo poi il bottino fra la gente povera. Quando alla capanna di Antonello si presentano icarabinieriegli afferma buttando il fucile e andando loro incontro: "Finalmente potrò parlare con la giustizia. Ché ci è voluto per poterla incontrare e dirle il fatto mio!"
Collegamenti storico/culturale:
* Questione meridionale all'indomani dell'unificazione italiana
* Riordino beni demaniali: arricchimento di alcuni e impoverimento della maggior parte dei contadini (latifondo)
* Rivolte e proteste: nascita del brigantaggio.
* Verismo (influenze)- Neorealismo
LA PIGIATRICE D'UVA
Brevissimo racconto di una giornata assolata e dedicata alla vendemmia. Uomini e donne si aggirano per i vigneti occupati nel loro lavoro. Su tutti emerge la figura di una bella donna, il cui compito è quello della pigiatrice d'uva. Mentre è intenta nel suo lavoro scambia brevi battute con un uomo che controlla il mosto, il quale stanco dei suoi tradimenti minaccia di ucciderla. La donna risponde in modo rude, schernendo l'uomo e dimostrandogli che è interessata ad altri e non certamente a lui, soprattutto quando appare un giovane, il figlio del padrone, che si ferma per bere un po' di vino. Quando se ne va la donna piangendo urla: "Voglio quell'uomo... non voglio più nessun altro che lui...". A fianco l'uomo la guarda con le mani in tasca, nella quale ha un coltello......
IL RUBINO
In una città degli Stati Uniti un principe indiano perde un rubino di immenso valore dopo aver fatto un viaggio su un taxi. La polizia indaga: viene interrogato l'autista che racconta dei clienti che ha trasportato dopo il principe. Nessuno sembra sapere nulla del gioiello. Fra i clienti c'è anche un emigrante originario di un paese dell'Italia meridionale: mal vestito, con un bagaglio povero e diretto al porto. Nessuno pensa a lui. L'emigrante torna in Italia, apre un negozio con i soldi che in cinque anni ha guadagnato in America e qui espone tante piccole cianfrusaglie che ha accumulato che gli sembrano di inestimabile valore (penne stilografiche, tappetini di tela cerata, posate, stoffa...). Un giorno si ricorda di una "pallina rossa", che aveva casualmente trovato su un taxi e che aveva conservato come portafortuna e la regala al figlio perché ci possa giocare. Una delle sue abitudini quando viaggiava era quella di frugare i sedili alla ricerca di qualche fortuna: solo una volta aveva trovato 5 dollari e una stupida pallina rossa.
LA ZINGARA
Una ragazza che vive in un piccolo paese della Calabria sogna di andarsene tanto che quando qualcuno parte si presenta con la valigia nella speranza di poterli seguire. Quando arrivano gli zingari nel paese finalmente può andarsene seguendo la carovana e va a vivere con uno zingaro. Comincia la sua vita da zingara ma non riesce a farsi accettare completamente perché non sa rubare, ingannare o predire la sorte: non è una vera zingara, ma la gente comune pensa che lo sia, non si avvicina a lei, non apre le porte diffida... Un giorno dopo aver parlato con una giovane sposa le chiede un po' di pane o della frutta perché non può tornare al campo a mani vuote. Alla risposta negativa della giovane ruba una pagnotta ma quando scappa nella strada viene catturata e una donna esclama che è la prima volta che si riesce a catturare una zingara che ha rubato.
CORONATA
Coronata, una giovane ragazza è costretta dai genitori, dopo aver ottenuto la grazia di guarire da una malattia, a percorrere scalza una strada in montagna per quattro ore per giungere al santuario della madonna. La ragazza inizia il cammino con un grande cero in mano seguita dalla processione dell'intero paese. Giunti al Santuario la ragazza prende in braccio un bambino nato muto che la madre le aveva consegnato affinché ottenesse la grazia della guarigione. Ad un certo punto la ragazza viene rapita da un cavaliere, e solo dopo molte ricerche si ritrova la ragazza che da lontano urla ai genitori che non tornerà indietro perché il cavaliere è suo marito e lei lo ama.
TERESITA
È la figlia più piccola di un uomo dal pessimo carattere, che tratta la moglie e le figlie maggiori come schiave. Teresita tutte le mattine ha il dovere, appena la madre l'ha svegliata, di andare a bussare alla porta del padre, chiamarlo e supplicarlo fino a quando il padre la lascia entrare. Ferro, il padre, ha piacere a lasciarla ad aspettare e trepidare per una risposta. Quando la fa entrare le chiede se vuole bene al padre, quanto e perché facendole ripetere all'infinito le frasi di amore. Dopo di che anche Teresita deve andare in cucina con la madre e le sorelle e non farsi più vedere fino alla mattina successiva. Quando diventata adulta Teresita si sposa il padre, il giorno dopo le nozze, si lamenta e impreca con la moglie perché Teresita non è andata a salutarlo e quando si presenta con il marito Ferro s'infuria perché la vede felice. Da quel giorno tutte le mattine Teresita va dal padre a svegliarlo, il quale la lascia picchiare alla porta a lungo sentendo la sua voce che lo implora di aprire. Una fredda mattina d'inverno Ferro sente fra il rumore del vento, Teresita che picchia alla porta, egli si dice che se apre subito sarà troppo facile per lei e allora la fa aspettare...Quando apre la ragazza entra vacillando, col viso bagnato di pioggia e a piedi scalzi: si siede ai piedi del padre e gli dice che durante la notte ha partorito, nessuno voleva lasciarla andare perché era ancora debole, ma lei è fuggita. Dopodiché muore.
ROMANTICA
È il racconto di una ragazza che si sposa con un giovane, suo amico d'infanzia, con il quale ha un rapporto aperto e sincero fatto di divertimenti e giochi in contraddizione con il matrimonio della madre che aveva sempre avuto un ruolo quasi di schiava nei confronti del marito. La ragazza un giorno scopre di essere figlia illegittima e chiede alla madre come mai non si era sposata con suo padre. La ragazza apprende che la madre non ha mai avuto un rapporto sincero e di confidenza con il marito, non ha mai ricevuto amore o affetto; quindi affronta il padre chiedendo spiegazioni del suo comportamento. Il padre confessa di non essere mai riuscito a togliersi dalla testa una donna, di nome Palmira, della sua gioventù che l'aveva abbandonato, ora quella donna è poco più di un nome ma si accorge che ormai il tempo è passato e lui l'ha sprecato dietro ad un ricordo. Un giorno giunge una lettera coperta di francobolli, piena di correzioni e indicazioni di indirizzi a testimonianza che aveva fatto molta strada: l'uomo però era morto. La lettera datata 35 anni prima era un messaggio d'amore di Palmira.
INNOCENZA
Racconta di un ragazzo di soli 18 anni in viaggio per andare a trovare la madre. Essendo lontano si ferma a dormire prima in un'osteria ma ben presto l'oste gli dice di andarsene perché deve chiudere. Quando si ritrova fuori vede una piccola casa con la porta socchiusa dentro la quale una donna gli dice di entrare. Il ragazzo entra timidamente e chiede se può dormire per terra e poi all'indomani se ne andrà. La donna senza parlare gli dice di sì. Poco dopo, mentre il ragazzo dorme si sente bussare e si sente la voce di alcuni uomini che urlando ordinano alla donna di aprire la quale ostinatamente dice di no perché dice di avere in visita un parente. Dopo alcune minacce gli uomini se ne vanno. Il giorno dopo quando il ragazzo si sveglia trova la donna che gli sta preparando la colazione con un foulard che le copre metà volto. Dopo aver fatto colazione, decide di andarsene, la donna allora si arrampica su di una scala per prendergli delle mele per il viaggio, ma perde l'equilibrio e il ragazzo riesce ad afferrarla prima che cada per terra. La donna perde il foulard e istintivamente porta le mani ad una guancia per coprire uno sfregio che le copriva una guancia, segno di una donna perduta.
VOCESANA E PRIMANTE
La storia di due rivali e nemici abitanti nello stesso paese. La loro rivalità si manifestava soprattutto in chiesa quando entrambi volevano primeggiare nel coro oppure nelle rappresentazioni sacre. In occasione della Pasqua c'era, come di consueto, la rappresentazione della via crucis e della passione di Cristo. Ognuno avrebbe voluto impersonare il Cristo che trasporta la croce ma questo onore toccò a Vocesana, mentre a Primante spettò il compito di colui che deve fustigare Cristo. La processione ha inizio, Vocesana vestito con una lunga tunica, con una corona di spine e una pesantissima croce sulle spalle inizia a scendere dalle scale; ogni volta che rallentava o incespicava per il peso della croce, Primante da dietro gli vibrava duri colpi. Ben presto Vocesana comincia ad indebolirsi, lo sforzo è eccessivo, cade ginocchioni e fatica a rialzarsi. Imperterrito Primante continua a picchiare duro, anche in modo eccessivo anche sul viso. Vocesana riesce a rialzarsi e come in stato di trance scaraventa la croce contro Primante, e solo dopo qualche minuto riesce a realizzare che cos'era tutto il trambusto che aveva visto, Primante era steso per terra mentre lui lo guardava attonito con un coltello in mano.
TEMPORALE D'AUTUNNO
Viene descritto un paesaggio dei monti calabresi dopo un temporale: dalle nuvole riemerge il sole e rende tutta la vegetazione luccicante. Un ragazzo aveva trovato rifugio in una capanna, e nel buio intravede una figura umana che vede dopo trattarsi di una donna. L'uomo offre il suo mantello alla donna che lo accetta con gratitudine, dopo aver acceso il fuoco si addormentano vicini. Il mattino dopo cominciano a parlare e scoprono di essere dello stesso paese ma appartenenti a famiglie nemiche, la donna cerca di allontanarsi ma ben presto cede alla passione. Entrambi sono combattuti fra il desiderio di tornare alle proprie famiglie e quello di restare insieme. Decidono di andarsene lontano e trovare un posto che sia tutto loro.
CATA DORME
Due ragazzi che si trovano nella città a studiare decidono di comune accordo di intraprendere un viaggio che li riporti al proprio paese perché non vogliono fare quella vita che è stata loro imposta dai genitori, ma vogliono potersi dedicare liberamente a coltivare la terra. Durante il viaggio pensano alla reazione, che sarà certamente furibonda dei genitori e cercano in tutti i modi di allungare il percorso. Si ricordano allora di una bellissima donna che abitava nelle vicinanze di nome Cata, e decidono di andarla a trovare e farsi ospitare per qualche giorno, fino a quando i genitori preoccupati per la loro assenza dalla città nel rivederli li avrebbero assecondati nei loro desideri. Quando entrano nella casa di Cata, la trovano stesa bocconi sul letto; convinti che stia dormendo la chiamano. Quando si avvicinano notano che giace morta su un rivo di sangue. Fuggono da quella casa consapevoli che con Cata sono morti anche i sogni della loro gioventù e la bellezza del loro paese.
VENTIQUATTR'ORE
Tre amici in una grande città passeggiano distrattamente per le vie in cerca di "buoni affari" e di persone da derubare. Ad un certo punto incontrano un monsignore abitante del loro paese d'origine e fingendo di fare una passeggiata vanno con lui in un locale affollato di emigranti italiani. Qui fanno un incontro con una donna che ha la fama di essere una che predice la morte, entro ventiquattr'ore, indicando con l'indice il malcapitato. La donna indica in modo confuso i quattro uomini e spaventati questi si allontanano dal locale chiedendosi chi dei quattro dovrà morire e soprattutto quando. Decidono di trascorrere insieme la nottata aspettando l'alba, ed è il modo per ripensare alla propria esistenza, ai lavori, all'amore a tutto ciò che avrebbero potuto e che forse uno di loro non potrà più fare.

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