"La ritirata in piazza Aldovrandi a Bologna"

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Testo

Li Bergolis Raffaella Milano, 21 maggio 2001
Classe II A Erica
Traccia n. 1
"La ritirata in piazza Aldovrandi a Bologna" di Umberto Saba
1. Piazza Aldrovandi e la sera d'ottobre A
2. hanno sposate le bellezze loro; B
3. ed è felice l'occhio che le scopre. C
4. L'allegra ragazzaglia urge e schiamazza D
5. che i bersaglieri colle trombe d'oro E
6. formano il cerchio in mezzo della piazza. D
7. Io li guardo: Dai monti alla pianura F
8. pingue, ed a quella ove nell'aria è il male, G
9. convengono a una sola vita dura, F
10. a un solo malcontento, a un solo tu; H
11. or quivi a un cenno del lor caporale G
12. gonfian le gote in fior di gioventù. H
13. La canzonetta per l'innamorata, I
14. un'altra che le coppie in danza scaglia, L
15. e poi, correndo già, la ritirata. I
16. E tu sei tutta in questa piazza, o Italia. L
Svolgimento
La vita

Umberto Saba è nato a Trieste nel 1883, da madre ebrea. La sua giovinezza non è stata particolarmente felice in quanto la madre fu abbandonata dal marito, e frequenti erano le liti tra i due coniugi. Questo l’ha portato a soffrire di malinconia per la lontananza del padre.
La sua carriera scolastica è stata irregolare: smise presto di frequentare il ginnasio e frequentò per qualche mese l’Accademia di commercio e nautica.
Nel 1908 è chiamato a prestare il servizio militare, quest’esperienza si rifletterà nei suoi versi.
E’ in questo periodo che adotta, al posto di Poli, cognome paterno, lo pseudonimo Saba.
Inoltre, sempre in quegli anni, comincia ad avere dei contatti anche con l’ambiente letterario fiorentino.
Qualche tempo dopo, apre una libreria di libri antichi a Trieste, che dirigerà fino alla morte.

Comprensione del testo

La bellezza della piazza si è fusa con quella della sera d’ottobre: chi lo scopre ne è felice. A gruppi, ragazzi allegri si affollano intorno al cerchio formato dai bersaglieri e dalle loro trombe dorate.
Il poeta contempla la banda militare e pensa alla vita di quegli adolescenti in divisa: ciascuno di loro, non importa se arrivato da fertili pianure, da ostili monti o da terre insalubri, è giunto ad un’unica esistenza, quella del soldato. Ciascuno di loro divide con gli altri gli stessi disagi e lo stesso spirito di battaglia.
Soltanto due canzonette e la veloce ritirata compongono lo spettacolo, breve ma intensamente seguito. L’Italia giovane, ingenua ed entusiasta, è tutta nella piazza.
Analisi e interpretazione del testo
Della struttura metrica non c’è molto da dire: la poesia è format da cinque terzine di endecasillabi a rima alternata, più un solo verso endecasillabo in chiusura.

Le scelte lessicali, invece, sono molto ricercate. Nel quinto verso, incontriamo un “che”, un elemento di rapporto causa-effetto fra la presenza in piazza dei bersaglieri e l’accalcarsi e vociare dei ragazzi.
I verbi “urgere”, “schiamazzare”, sembra quasi contengano altri verbi come vedere, meravigliarsi, rallegrarsi.
Il verbo “hanno sposate” del secondo verso, dà l’idea di una fusione completa di due bellezze di origini diverse: quella storica e artistica della piazza e quella naturale conferita dal dolce tramonto d’ottobre. Ma “sposare” in questo caso ha un valore molto più forte di un semplice “unire”, vi è quindi anche la ricerca di espressioni emotive intense.
Nell’ultimo endecasillabo, il poeta si rivolge all’Italia con un affettuoso “tu”. Nel breve giro della piazza, sottolineato, dall’immagine circolare della banda e della folla intorno, il poeta vede la realtà degli animi della sua patria: speranze giovanili e sacrifici quotidiani affrontati con semplicità, amore, povertà.

Poi, vi è il contrasto, sul quale si basa l’intero componimento. L’allegria della scena descritta (la “ragazzaglia” che “urla e schiamazza”, i bersaglieri che “gonfian le gote” per far risuonare i motivi di una canzone d’amore) ed il sottile senso di malinconia, quasi sgomento, che si fa più acuto quando le “trombe d’oro”, dopo le note gioiose, intonano quelle rassegnate e definitive della “ritirata”.
Commento personale
La lirica presenta, secondo me, i tratti principali della poesia di Saba.
La situazione infatti, come è suo solito scrivere, è semplice, contiene contenuti modesti ed è comprensibile per chiunque.
Il poeta non si sente parte del popolo, lo dimostra il fatto che solo lui è l’osservatore della scena, l’unico capace di scoprire le bellezze della piazza e della sera o di capire la vera realtà umana della banda e del pubblico.

Esempio