"La locandiera": domande e risposte

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Categoria:Letteratura
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Testo

PROPOSTE DI LAVORO T71

LA LOCANDIERA

1 - Verificare se dalle didascalie è possibile ricavare delle informazioni sulle caratteristiche fisiche, psicologiche, sociologiche dei personaggi, sui loro abiti, sugli ambienti e sugli oggetti di scena, se vengono dati dei suggerimenti su come devono essere pronunciate certe battute.
Dalle didascalie si possono trovare spunti per completare l’analisi dei vari personaggi e delle varie situazioni, ma soprattutto servono per spiegare espressioni linguistiche o nomi relativi all’epoca della composizione in quanto il testo è presentato in linguaggio originale, quello del Settecento.
Ad esempio la nota n° 26 spiega che cos’era un “filippo”, moneta in uso a quei tempi oppure la nota n° 20 spiega il termine “malnato” che significa nel linguaggio moderno screanzato.

2 – Trovare tutti gli “a parte” ed i monologhi di Mirandolina e verificarne la funzione; riflettere anche se il linguaggio qui usato da Mirandolina differisce da quello che la donna usa nei dialoghi.
Mirandolina è un personaggio cinico perché riesce con lucidità a raggiungere i suoi obiettivi e riesce a far ciò mutando i suoi atteggiamenti: quando parla direttamente ai suoi interlocutori Mirandolina è sempre educata e garbata, ed usa un linguaggio di impeccabile proprietà; ma quando parla fra sé manifesta la sua vera natura, la sua sostanziale volgarità di piccola borghese attaccata al denaro ( ad esempio nel monologo della scena IX dell’atto I usa espressioni gergali tipo “Mi piace l’arrosto e del fumo non so che farne”, mentre nel dialogo con il marchese spiantato dice “Arsura, non gliene cascano”). Ciò rivela come tutto il suo contegno si regga sulla finzione e la dissimulazione, accortamente manovrate per il raggiungimento dei suoi fini. Solo quando usa l’arma della franchezza cameratesca e virile per sedurre il cavaliere arriva a confessare apertamente i principi cinicamente utilitaristici che regolano la sua condotta con i suoi aristocratici spasimanti: “Cerchiamo di fare il nostro interesse; se diamo loro delle buone parole, lo facciamo per tenerli in bottega” (I,15); ma questa franchezza è per così dire neutralizzata e resa inoffensiva dal fatto di essere inserita in una più vasta strategia d’inganno.

3 – Catalogare tutte le situazioni in cui i personaggi “fingono” di essere ciò che non sono e di conseguenza “recitano” un ruolo diverso da quello che è loro. Riflettere sulle ragioni che determinano tali finzioni.
- Le due commedianti fingono di essere una baronessa e una contessa: questo perché vogliono far credere di appartenere a una classe sociale più elevata della loro, nasce tutto quando all’inizio Fabrizio le scambia per nobildonne e continua in tutta la commedia anche se Mirandolina è ben a conoscenza della loro vera collocazione sociale
- Mirandolina per tutta la durata della commedia seduce il Cavaliere fingendo di essere innamorata di lui e quando questo cade innamorato gli manifesta che l’idea che aveva prima del loro incontro sulle donne era sbagliata facendogli capire che lei non era interessata a lui ma al suo cambiamento.

4 – Schedare tutti gli oggetti di scena di cui si parla nella commedia e verificarne la funzione. Ad esempio:
lo zecchino (I,2)
Indica la differenza di disponibilità finanziaria tra il conte ed il marchese
Gioielli regalati dal Conte a Mirandolina
Indicano la volgare ostentazione della ricchezza del Conte
Fazzoletto di seta del Marchese
Indica la sua volontà di conservare le funzioni nobiliari senza averne più i mezzi
Bottiglino del “vin di Cipro”
Come sopra
Troncone di lama di Toledo del Marchese
Indica l’emblema tangibile della condizione decaduta del Marchese
Boccettino d’oro regalato dal Cavaliere a Mirandolina
Indica la sua prontezza a sperperare una fortuna per la sua amata
Le lenzuola di “rensa”, Le tovaglie di Fiandra, gli squisiti “intingoletti”, il vino di Borgogna di Mirandolina
Indicano un clima di agiato benessere borghese
Il bucato e il ferro da stiro della locandiera
Indicano la vita popolare quotidiana e prosaica
5 – La locanda, luogo che raccoglie personaggi provenienti da diverse classi sociali e diversi luoghi, quale significato simbolico può assumere?
La locanda, dove si incontrano personaggi delle più varie classi sociali, si pone come luogo emblematico per eccellenza, che offre uno spaccato della società del tempo.
Le varie classi sociali pur incontrandosi in un luogo comune non vengono mai a stretto contatto cosicché ognuna rimane staccata dalle altre.

6 – Trovare tutti i punti della commedia in cui si affrontano i temi della differenza sociale, del denaro, del cibo, del dono e verificare quale significato essi assumano per i vari personaggi.
- differenza sociale: Mirandolina è un personaggio appartenente alla classe dei lavoratori e, pur venendo a contatto con persone di ceti più elevati, rimane una popolana e sposa Fabrizio, anch’esso del popolo lavoratore. Il Cavaliere, consapevole della propria ricchezza, ha un rapporto rispetto agli oggetti di distacco a differenza del Marchese che, pur essendo un nobile, non ha i soldi e il suo titolo nobiliare è frutto di un glorioso passato.
- denaro: Marchese:lo vuole ma non ne ha
Conte: è la sua forza
Cavaliere: serve per distinguersi dagli altri
Mirandolina: lavora per guadagnarlo
Fabrizio: lavora con Mirandolina ma il suo vero interesse è la locandiera
- cibo: Mirandolina: è un parte del suo lavoro
Marchese: ama i piatti costosi ma non se li può permettere
Conte: è uno strumento per ostentare la propria ricchezza
Cavaliere: non lo entusiasma ma sa apprezza i buoni piatti
- dono: tutti con questo espediente cercano di conquistare la donna amata e il valore è relativo alle proprie possibilità.

7 – Confrontare le diverse definizioni dell’amore e della donna che vengono fornite dal marchese, dal conte e dal cavaliere.
Personaggio
Amore
Donna
Marchese
Gli è dovuto per il titolo nobiliare
Gli è dovuta per il titolo nobiliare
Conte
Ha un prezzo
Ha un prezzo
Cavaliere
È un impiccio
Un’infermità insopportabile(I,4)
8 – Procedere ad un’analisi dei singoli personaggi, rilevando in particolare in quali punti della commedia si manifestano:
a) di Mirandolina: l’interesse economico, la libido di potere, il programma di “seduzione”;
b) del Cavaliere: l’alterigia nobiliare, la mentalità feudale, il disprezzo per le donne;
c) del Marchese: il culto delle vuote apparenze, la cupidigia per gli oggetti che non possiede, la vigliaccheria;
d) del Conte: la volgare ostentazione del denaro;
e) Delle comiche: i gesti manierati e convenzionali della Commedia dell’Arte, il linguaggio barocco e il gergo degli attori;
f)Di Fabrizio: l’interesse borghese.

Mirandolina
L’interesse economico è l’attenzione principale della locandiera che non si preoccupa dei suoi innamorati ma piuttosto all’andamento della locanda, questo si può dimostrare nel testo nel monologo della scena 9 quando dice “mi piace l’arrosto e del fumo non so che farmene.
La libido di potere è un elemento portante nel carattere della locandiera, il suo sedurre è finalizzato a questo e anche alla fine della commedia si vede come impone il suo volere su Fabrizio a cui pone delle condizioni irremovibili per il loro matrimonio.
Il programma di seduzione di Mirandolina si concentra soprattutto sul Cavaliere, infatti quando questo dice apertamente di detestare le donne, lei vuole farlo innamorare per dimostrargli il contrario; così lo riempie di attenzioni fino a farlo innamorare.

Cavaliere
L’alterigia nobiliare e la mentalità feudale si manifestano molto nel carattere del Cavaliere che tiene alle dovute distanze il Conte e il Marchese mostrandogli la propria superiorità sociale.
Il disprezzo delle donne è inizialmente una caratteristica del Cavaliere che, dopo aver innescato il programma di seduzione di Mirandolina e dopo essere stato conquistato, si muta in amore per la locandiera.

Marchese
Il culto delle vuote apparenze è un elemento che contraddistingue il Marchese da tutti gli altri perché vuole far apparire ciò che in realtà non è, infatti vorrebbe mostrarsi agli occhi di tutti come un ricco nobile, ma di queste due caratteristiche ne possiede ormai solo una perché è spiantato e il titolo nobiliare è frutto di un antico splendore della propria casata.
La vigliaccheria si manifesta soprattutto quando i tre innamorati vogliono contendersi a duello Mirandolina ma lui si tira subito indietro e cerca in ogni modo di non esserne coinvolto.

Conte
Il Conte usa come arma di seduzione una volgare ostentazione del denaro ricoprendo di regali costosissimi l’amata.

Comiche
Le due commedianti fingono già dall’inizio di essere delle nobili usando un linguaggio barocco e dei gesti manierati; tutti cascano nel loro tranello tranne Mirandolina e il Cavaliere.

Fabrizio
A una prima visione sembra che si lasci giostrare ingenuamente da Mirandolina ma sotto sotto si vede il suo interesse borghese nel voler sposare la locandiera per accrescere la propria situazione sociale.

9 – Ci sono nella commedia motivi di polemica antinobiliare?
Nella commedia c’è una forte distinzione tra la nobiltà di sangue ( Marchese di Forlipopoli ) e la nobiltà di recente acquisto ( Conte di Albafiorita ). I nobili di sangue, ormai spiantati, vengono derisi perché ormai la loro parola è vuota e i fatti non danno più i sperati riscontri, attaccata solamente alle vacue apparenze del suo stato (“Io son chi sono” dice il Marchese di Forlipopoli).

10 – Nel finale della commedia tutti partono eccetto Mirandolina e Fabrizio: come può leggersi questa scelta del commediografo?
Può leggersi come una situazione di ritorno al principio, c’è stato un susseguirsi frenetico di fatti ma alla fine si è ritornati alla situazione di partenza con però una nuova serie di esperienze da parte dei due protagonisti: Mirandolina e Fabrizio.

11 – Nella commedia si assiste ad una vera e propria vittoria di Mirandolina e si può parlare di “lieto fine”?
Secondo me questo dipende dal punto di vista: se l’unico protagonista fosse la locandiera allora si può parlare di lieto fine perché fino alla fine ha fatto quello che ha voluto e ha raggiunto i propri scopi, se invece prendiamo come protagonisti Mirandolina e Fabrizio questo non si è verificato perché è vero che sono rimasti nuovamente soli, ma l’amore vero e sincero di Fabrizio non è altrettanto contraccambiato da Mirandolina e la commedia non potrebbe concludersi con il classico “…e vissero felici e contenti.”

12 – Recenti messinscene ( come quella di Corbelli del 1979 ) hanno attribuito a Mirandolina uno spessore decisamente “femminista”. Verificare se il testo autorizza questa interpretazione.
Secondo me il testo autorizza questa interpretazione perché la donna Mirandolina è rappresentata su un livello superiore rispetto a quello degli uomini sia questi nobili o semplicemente passanti. Mirandolina, inoltre, li riesce a giostrare secondo il suo arbitrio, raggirandoli, seducendo ma sempre e comunque facendoli cadere ai suoi piedi.
Assandri Davide 4°A – Compiti delle vacanze di italiano

Esempio



  


  1. rebecca

    trovare tutti i punti della commedia in cui i vari personaggi parlano di mirandolina e confrontare queste definizioni con il comportamento della donna

  2. DEBORAH

    FACCIAMO IL OUNTO : GOLDONI ( domande e risposte)