Materie: | Scheda libro |
Categoria: | Generale |
Download: | 2411 |
Data: | 21.03.2001 |
Numero di pagine: | 3 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
SCHEDA LIBRO
Titolo: La locandiera.
Autore: Carlo Goldoni
Identificazione di genere: Commedia teatrale
Trama o contenuto: La storia ruota attorno a Mirandolina, padrona di una locanda, la quale per tenere fede alla promessa fatta al padre in punto di morte, deve sposare un giovane cameriere, Fabrizio, umilmente al suo servizio. Alla locanda intanto alloggiano due signori avvenenti: il Marchese di Forlipopoli e il Conte d’Albafiorita, entrambi affascinati ed innamorati della padrona. Un giorno arriva alla piccola pensione il Cavaliere di Ripafratta, un nobiluomo da sempre ostile alle donne. Mirandolina consapevole della sua bellezza e del suo fascino decide che in pochi giorni farà innamorare il cavaliere. Il Marchese e il Conte corteggiano senza risultato la bella locandiera con regali preziosi mentre il povero Fabrizio anch’esso innamorato della giovane aspetta che la volontà del padre sia rispettata. Mirandolina intanto con le sue piccole astuzie continua nella sua opera di seduzione verso il Cavaliere, il quale, pian piano, ammette che la giovane ha qualcosa di diverso da tutte le altre donne, che lo affascina. Alla locanda giungono due attrici di teatro, Ortensia e Dejanira, che fingono di essere due nobildonne per ricevere un trattamento di prestigio alla locanda e cercando i favori dell’affascinante Cavaliere, senza risultato. Il Cavaliere, pur di non cedere alle lusinghe di Mirandolina, decide di partire; la giovane però, decisa a conquistarlo, architetta uno stratagemma per riuscire nel suo intento, quindi finge uno svenimento tra le sue braccia. Il Cavaliere a quel punto si rende conto del suo amore per lei e le porta in dono una boccetta d’oro contenente spirito di melissa (un medicamento contro gli svenimenti). Mirandolina però rifiuta il dono poiché arrabbiata con lui a causa del suo comportamento contraddittorio nei confronti delle donne. In breve la giovane riesce a far ammettere all’ostile Cavaliere che la sua ripugnanza per le donne si è tramutata in stima e amore dopo aver incontrato lei. Il Conte ed il Marchese, dopo essersi accorti di essere stati giocati da Mirandolina, decidono di partire a causa della sua ingratitudine dopo tutte le attenzioni a lei dedicate e, prima di lasciare la locanda, litigano animatamente con il Cavaliere. La locandiera, per placare gli animi, interviene annunciando il suo matrimonio con Fabrizio.
Personaggi:
- la locandiera: Mirandolina, proprietaria di una locanda, viene definita dallo stesso autore come una donna lusinghiera e pericolosa. Questa donna è famosa per la sua bellezza, per la sua intelligenza, per la sua (finta) umiltà e per la sua capacità nell’ammaliare gli uomini, clienti della sua locanda. Si diverte a mettere alla prova le sue capacità di seduttrice facendo cascare gli uomini ai suoi piedi, forte del suo potere femminile, e con l'astuzia riesce sempre a raggiungere il suo scopo.
- il Cavaliere: il Cavaliere di Ripafratta, nobiluomo, da sempre disdegna le donne e i loro vezzi; preferisce rinunciare ad una progenie e deciso a godersi da solo il suo denaro pur di non dover sopportare una donna.
- Fabrizio : Fabrizio, scelto dal padre di lei come giusto marito per Mirandolina, lavora alla locanda da tempo come fedele servitore della padrona di cui è tanto innamorato.
- il Marchese e il Conte : il Marchese di Forlipopoli, in concorrenza con il Conte d’Albafiorita poichè entrambi pretendenti di Mirandolina, cerca di accattivarsi l’attenzione della locandiera con diversi doni, che però, quanto al valore, non potevano competere con quelli del Conte, ricco nobiluomo che alloggia da tempo nella locanda.
- Ortensia e Dejanira : commedianti di teatro, fingono di essere donne dell’alta società per ricevere un trattamento di tutto rispetto alla locanda. Il loro gioco viene svelato all’arrivo dei mariti.
Voce narrante: essendo il testo teatrale composto da dialoghi, non c'è una voce narrante.
Linguaggio: non molto moderno ma comprensibile e di lettura scorrevole anche per il registro utilizzato, probabilmente si rifà al parlato dell'Ottocento.