"La ginestra" di Leopardi

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Testo

LA GINESTRA O IL FIORE DEL DESERTO
Scritto nel 1836 a Torre del Greco, dove si era rifugiato per sfuggire all’epidemia di colera che imperversava a Napoli
Lo spunto iniziale della poesia è dato dalla viva impressione suscitata in Leopardi dalla fioritura della ginestra sulle pendici del Vesuvio
CONCETTI FONDAMENTALI:
• STOLTA SUPERBIA DEL GENERE UMANO
Il fiore è contrapposto all’orgoglio e alla ridicola illusione dell’uomo di essere padrone dell’universo
Versi: 102,103 “e di fetido orgoglio empie le carte”
188,189 “che te signora e fine credi tu data al tutto”
296 “l’uomo di eternità s’arroga il vanto”
• POLEMICA CONTRO LA FILOSOFIA SPIRITUALISTICA del secolo che crede nelle “magnifiche sorti e progressive” (vv 51) dell’uomo
Polemica contro :
➢ la fiducia sulle capacità illimitate dell’uomo (illuminismo)
➢ L’IDEALISMO PROGRESSISTA (ottusa fiducia nella centralità dell’uomo e nella perfettibilità dell’universo)
➢ Gioberti, Manzoni , Rosmini,Mariani
Il verso 51 è una citazione del cugino Terenzio Mariani , scrittore di orientamento cattolico-progressista che saltava le sorti magnifiche e progressive dell’umanità
“e gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce” (vangelo di Giovanni)
tenebre = rappresentano l’idealismo progressista,ottimista , cattolico–liberale

luce = l’uomo prende coscienza del proprio stato → l’uomo è nulla a confronto della natura
Rinascimento rappresenta la natura umana così com’essa è ; ossia debole , in balia di forze infinitamente più potenti , e inoltre priva di qualsiasi consolazione provvidenzialistica
• CADUCITA’ E MISERIA DELL’UOMO
Il genere umano deve prendere coscienza della propria fragilità , dell’infima consistenza di quel granel di sabbia che è la terra in confronto all’immensità dell’universo.
Versi: 173 “globo ove l’uomo è nulla”
190 “in questo oscuro granel di sabbia”
294 “caggiono i regni intanto,passan genti e linguaggi”
• ASSOLUTA INDIFFERENZA DELLA NATURA E LA SUA OSTILITA’ NEI CONFRONTI DELL’UOMO
La natura è indifferente di fronte al destino dell’uomo
Versi: 231 “non ha natura al seme dell’uomo più stima o cura che alla formica”
La ginestra , che il poeta vede fiorire sulle aride pendici del Vesuvio e che aveva già visto fra le rovine di Roma , sembra prediligere i luoghi desolati che testimoniano di gravi catastrofi naturali (eruzione del vulcano nel 79 d.c. che distrusse Pompei ,Ercolano e Stabia) o storiche
La fragilità della ginestra sembra compiangere la realtà desolata .
Il Vesuvio è incombente con la sua sinistra aridità e la sua enorme capacità distruttiva
Versi: 2,3 “formidabil, sterminator”
La natura , che pur ha generato l’uomo come madre , si rivela crudele matrigna
Versi 119,123
125 “madre è di parto e di voler matrigna”
• INVITO ALLA FRATELLANZA UNIVERSALE PER OPPORSI ALLA NEMICA NATURA
La solidarietà è un valore cristiano , ma nella poesia non ha un intento politico → soluzione positiva
Dalla presa di coscienza della propria vulnerabilità e debolezza deriva la necessità per gli uomini di allearsi tutti assieme contro la natura , riscoprendo la solidarietà al posto delle insensate lotte fratricide che segnano la storia
Versi 125,135 “nobil natura è quella che tutti fra sé confederati estima gli uomoni e tutti abbraccia con vero amor”
149 “social catena”
• ACCETTAZIONE DELLE TESI MATERIALISTICHE ,che considerano l’uomo “nato a perir” e non destinato a una vita immortale
Versi 100 “nato a perir, nutrito in pene”
Leopardi polemizza contro le credenze religiose , da lui ricondotte all’orgoglio dell’uomo nel ritenersi interlocutore privilegiato della divinità
Versi : 189,194 allusione alle favole sulle divinità che scendono sulla terra per occuparsi degli uomini , riguarda ogni forma di credenza religiosa (cristianesimo, dogma dell’incarnazione)
200 “non so se il riso o la pietà prevale” l’orgoglio e le patetiche illusioni sono oggetto di irrisione ma anche di compatimento
• CONVINZIONE CHE LA VERA DIGNITA’ INTELLETTUALE DELL’UOMO
Sta nel coraggio di alzare gli occhi per guardare in volto al destino comune a tutti, nel riconoscere “il mal che ci fu dato in sorte” e nel mostrarsi “grande e forte ..nel soffrir”
• GINESTRA
La fragile pianta ,pronta a soccombere alla violenza del vulcano ma non per questo vilmente rinunciataria (continua infatti a fiorire),né follemente orgogliosa da pensare di potersi opporre alla furia della natura , deve rappresentare un modello di comportamento per l’uomo, che a quella modestia e a quel coraggio dovrebbe ispirarsi , rinunciando per sempre alla propria superbia
Versi:297,304
Versi: 304,313 identificazione della figura del poeta con le ginestra
La poesia è il profumo della vita
La ginestra rappresenta l’umiltà che cerca con la sua forza vitale di reagire contro la natura
Il profumo della ginestra riempie la nostra solitudine e cerca nel poco di rinascere

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