"I Malavoglia" di G. Verga

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

I Malavoglia
di Giovanni Verga

I Toscano erano una famiglia di pescatori di Aci Trezza, dove erano conosciuti come "Malavoglia" pur essendo dei lavoratori. Il piщ anziano della famiglia era Padron ‘Ntoni; in famiglia c’era anche il figlio di ‘Ntoni, Bastianazzo, marito di Maruzza detta la Longa e i loro figli ‘Ntoni, Luca, Mena detta Sant’Agata, Alessi e Lia. La vita familiare viene sconvolta quando il giovane ‘Ntoni viene chiamato per il servizio militare. La famiglia progetta cosм di migliorare la propria condizione attraverso il commercio e compra a Credenza un carico di lupini da rivendere.
Una tempesta fa perт naufragare la Provvidenza e causa la morte di Bastianazzo e la perdita del carico; i Malavoglia pertanto non possono pagare il debito con zio Crocifisso. Intanto sulla spiaggia viene ritrovata la Provvidenza vuota e rotta, ma in grado di essere aggiustata, e il giovane ‘Ntoni ritorna da militare ma и subito costretto a lavorare con suo nonno in una barca di Padron Cipolla. Purtroppo, nonostante tutti i Malavoglia si diano da fare, non riescono a saldare il debito entro il giorno dei morti nй a Natale; il saldo viene spostato a Pasqua.
Dopo Natale Luca parte per la leva militare.
Padron ‘Ntoni si accorda con Cipolla per il matrimonio tra Brasi e Mena, la quale и perт innamorata di Alfio Mosca, che perт se ne deve andare per lavoro, nel tentativo di arricchirsi e poter cosм aspirare a Mena.
Arriva la notizia della morte di Luca in battaglia a Lissa.
‘Ntoni si lamenta sempre piщ della vita che ora lui e i Malavoglia sono costretti a condurre; vorrebbe andarsene da Aci Trezza ma Padron ‘Ntoni lo rimprovera aspramente e lo fa tornare alla ragione.
Maruzza muore a causa del colera che si stava diffondendo in tutta la Sicilia.
‘Ntoni parte in cerca di fortuna ma ritorna umiliato e piщ povero di prima; il matrimonio di Mena non viene concluso.
Zio Crocifisso, per ottenere una chiusa, si sposa con la Vespa che non fa altro che spendere il suo denaro; il figlio di Padron Cipolla, Brasi, scappa con la Mangiacarrube. Intanto don Michele, che corteggia Lia, dice a quest’ultima che ‘Ntoni и diventato contrabbandiere; infatti ‘Ntoni viene sorpreso dalle guardie doganali, ferisce don Michele e finisce in carcere. Padron ‘Ntoni, con i risparmi, paga un avvocato per il processo; l’avvocato Scipioni afferma che il ferimento di don Michele non и avvenuto a causa del contrabbando ma a causa di donne. Padron ‘Ntoni pensa che si riferisca alla rivalitа per la Santuzza, ma quando capisce che l’avvocato intende Lia sviene e viene portato via dai carabinieri. ‘Ntoni ottiene cinque anni di galera pur negando ciт che l’avvocato dice al processo. Compare Piedi Papera torna in paese riferire a Lia ciт che и stato detto di lei al processo: la ragazza fugge dal paese.
Una sera ritorna Alfio Mosca che si pente di ciт perchй vede ogni cosa mutata dopo la partenza. Padron ‘Ntoni viene portato a morire all’ospizio dei poveri.
Alessi riesce a ricomprare la casa del nespolo, sposa Nunziata e tiene in casa la sorella mena che rifiuta la proposta di matrimonio di Alfio Mosca perchй si ritiene disonorata da Lia. ‘Ntoni ritorna dal carcere, ma riparte subito sapendo che per lui non c’и piщ posto in quella situazione di armonia apparentemente ristabilita.
IL TEMA: MATRIMONIO E AMORE
Ne "I Malavoglia" i matrimoni sono tutti combinati, generalmente dai padri dei promessi, sulla base della classe sociale di appartenenza e di calcoli puramente economici.
La donna и vista unicamente come un oggetto di scambio, i suoi sentimenti non vengono tenuti in nessun conto, gli uomini cercano di ricavare un buon guadagno dal proprio matrimonio. Per esempio il matrimonio tra Brasi Cipolla e Mena и immediatamente annullato quando lei perde la sua dote; per Mena questo и un fatto positivo perchй и innamorata di Alfio Mosca, che perт non puт sposare poichй, essendo povero, и di una classe inferiore alla sua.
Per le donne di Aci Trezza la maggiore occupazione, oltre a quella di tenere in ordine la casa, и quella di trovare marito per sй o per le loro figlie.
Raramente i futuri sposi sono felici nella vita coniugale: ad esempio lo zio Crocifisso sposa sua nipote Santuzza per far rimanere in famiglia la chiusa, che и la dote della donna, e pensa di guadagnarci. In realtа Santuzza si rivela una spendacciona che sperpera il denaro accumulato in una vita intera da zio Crocifisso. E anche il padrone di Brasi Cipolla, dopo aver fatto saltare il matrimonio con la Mena ed essere riuscito a separare Brasi Cipolla dalla Santuzza, non riesce a evitare che si sposi con la Mangiacarrube, una bella donna ma praticamente senza dote. E cosм per evitare che i soldi finiscano sperperati si risposa a sua volta con la Barbara.
Una delle poche eccezioni a questi matrimoni di convenienza и in parte quello di Alessi con Nunziata poichй loro si vogliono bene, ma и anche vero che erano quasi destinati a sposarsi poichй come livello sociale erano piщ o meno sullo stesso piano e sin da piccoli erano sempre stati insieme.

Biografia di Giovanni Verga
Giovanni Verga nacque a Catania il 2 settembre 1840; il padre era un proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari mentre la madre discendeva da una famiglia della borghesia catanese. L’ambiente familiare era agiato, colto e sensibile a differenza di quello cittadino estremamente provinciale, cosм la sua precoce vocazione letteraria potй non essere scoraggiata dai genitori che non condividevano i pregiudizi nei confronti delle attivitа artistiche.
A 11 anni cominciт a frequentare la scuola di Antonio Abate, letterato e patriota che lo incoraggiт a comporre il suo primo romanzo "Amore e patria" scritto nel 1857. Nel 1858 si iscrisse all’universitа di legge a Catania.
Nel 1861 si dedicт anche al giornalismo. Dal 1859 al 1861 lavorт al romanzo "I carbonari della montagna" che pubblicт nel 1862. L’anno successivo pubblicт un altro romanzo a sfondo patriottico, "Sulle lagune". Nel 1865 lasciт la Sicilia e si stabilм a Firenze entrando in contatto con famosi letterati del tempo, come Capuana. Nel 1866 pubblicт "Una peccatrice" e nel 1871 "Storia di una capinera". Quindi nel 1872 si trasferм a Milano divenuto ormai il piщ importante centro artistico letterario al posto di Firenze; frequentando i salotti della contessa Maffei, si inserм nella migliore societа milanese. Strinse amicizia con Eugenio Torelli Violier fondatore del Corriere della Sera.
Attraversт un periodo di intensa attivitа letteraria, influenzata da un romanzo psicologico francese ed in particolare dal Naturalismo di Zola. Nel 1873 pubblicт "Eva" e "Tigre reale", nel 1874 "Nedda", nel 1875 "Eros", nel 1876 "Primavera e altri racconti".
Nel 1880 iniziт il nuovo periodo dell’arte verghiana caratterizzato dal ritorno in Sicilia e dall’elaborazione assieme a Capuana della poetica verista.
In seguito pubblicт "Vita nei campi" e cominciт a lavorare a "I Malavoglia" che pubblicт nel 1881 ottenendo perт scarso successo dal pubblico.
Nel 1883 vennero raccolte in un volume le "Novelle rusticane" e "Per le vie".
Nel 1887 furono riunite in un volume anche le "Novelle di vagabondaggio" giа pubblicate su riviste. Nel 1888 apparve sulla "Nuova antologia", a puntate, "Mastro-don-Gesualdo"; in redazione notevolmente diversa uscм il volume nel 1889. Nello stesso anno Verga incontrт Dina Di Sordevolo, alla quale rimase legato per il resto della sua vita.
Nel 1894 si trasferм definitivamente a Catania dove rimase fino alla morte avvenuta il 27 gennaio 1922.
L’ultimo periodo fu caratterizzato da una scarsa produzione letteraria che lo pone ai margini della vita culturale.

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