I Malavoglia, G. Verga

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Data:20.09.2001
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Testo

RECENSIONE
Davide Marchesi – 2B n°12
AUTORE: G. Verga
TITOLO: I Malavoglia
GENERE LETTERARIO: Verismo
PERSONAGGI: La famiglia Malavoglia
BREVE RIASSUNTO (TRAMA):Il romanzo narra le disav-venture - dal 1863 al 1876 - della famiglia Malavoglia, gente di mare che vive ad Acitrezza, un villaggio di pescatori situato a pochi chilometri da Catania. Patriarca della famiglia Malavoglia, che abitano la casa del nespolo e vanno per mare con una grossa barca, la "Provvidenza", è padron 'Ntoni, autorità indiscussa della casa e della religione del dovere. Poi viene il figlio Bastianazzo, infaticabile lavoratore, che ha preso in moglie Maruzza, detta la Longa, una donna intenta solo a tessere, salare le acciughe e a far figlioli. Completano il gruppo di famiglia i nipoti: il maggiore 'Ntoni, un bighellone di vent'anni; Luca, mite e laborioso, sollecito a caricarsi pesi e sofferenze che non gli spettano; Mena, sempre al telaio, pronta a lavorare e soffrire in silenzio; infine Alessi, il fratello più piccolo, e Lia, l'ultima nata. Nel dicembre del '63, quando da pochi anni la Sicilia è entrata a far parte del nuovo Regno d'Italia, il giovane 'Ntoni è chiamato alla leva di mare, con grande sgomento del nonno che vede sottratte all'economia della famiglia le braccia più valide. Per altro l'annata è stata scarsa e con il solo ricavato dalla pesca i Malavoglia non riescono a sbarcare il lunario. Per migliorare le condizioni economiche, il vecchio decide una speculazione: acquista a credito dall'usuraio Zio Crocifisso un quantitativo di lupini da trasportare con la "Provvidenza" e rivendere altrove; ma una tempesta ingoia la barca causando la perdita dei lupini e la morte di Bastianazzo. Privati di due forti braccia, con la barca sconquassata ed il grosso debito dei lupini da pagare, i Malavoglia sono ridotti quasi in rovina. Guidati dal nonno, tentano eroicamente di resistere, ma invano. Non riuscendo a pagare il debito dei lupini, sono costretti a lasciare la casa del nespolo; la "Provvidenza" poi torna a naufragare e la morte torna a bussare alla loro porta: muore Luca nella battaglia di Lissa e muore la Longa di colera in mezzo alla disperazione della famiglia. Ancor più amaro è il destino dei sopravvissuti. 'Ntoni, sempre più inquieto e smarrito, insofferente del duro mestiere di marinaio, si dà al contrabbando e finisce condannato a cinque anni di galera. Lia, per sottrarsi alle cattiverie del paese dopo che è venuta alla luce la sua presunta relazione con il brigadiere don Michele, fugge di casa senza dare più notizie di sé. Padron 'Ntoni muore all'ospedale col suo fardello di illusioni e di dolori. Solo Alessi, dopo tante sventure, riesce a riscattare la casa perduta e, assieme a Nunziata, a ricostruire il focolare domestico; con loro resta Mena che, sentendo il disonore di Lia sulla famiglia, ha rifiutato la proposta di matrimonio di compare Alfio. Dal carcere, una sera tardi torna alla casa del nespolo anche 'Ntoni, ma per andarsene via disperato, perché non c'è più posto per lui, ormai così diverso dai pochi che sono rimasti.
GIUDIZIO MOTIVATO:
A: La novella mi è piaciuta perché attraverso lo svolgersi degli eventi si riesce a capire com’ era la società di tipo patriarcale nell’ 8OO della Sicilia povera.

B: L’ idea che mi sono fatto della famiglia dei Malavoglia é quella di gente che, nonostante la volontà emergere , è perseguitata dalla sfortuna . Solo il giovane Alessi , dopo le sventure riesce a risollevare la sorte della sua famiglia .
C : Ritengo che, fondamentalmente , l’autore voglia dirci che la malasorte può essere sconfitta solo dal coraggio di continuare. La realtà però, a volte, è molto più dura della forza che mettiamo nel tentare di superare le avversità.

D : 8,5 perché alla forza del racconto si affiancano delle descrizioni realistiche e piacevoli dei personaggi, mentre il linguaggio è un po’ difficile a causa dello stile non contemporaneo.

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