Gaio Svetonio Tranquillo

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura Latina

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Testo

Gaio svetonio tranquillo
e la storiografia minore..
Biografia:
Pare che sia nato poco dopo il 70 d.C., da famiglia di rango equestre di modesta condizione. Luogo di nascita incerto.
Durante la sua vita svolse importanti cariche pubbliche:
▪ Da Traiano fu preposto alla cura delle biblioteche pubbliche
▪ Da Adriano fu addetto all’archivio imperiale
La sua brillante carriera burocratica si interruppe bruscamente nel 122 d.C..
Opere:
Abbiamo informazioni delle sue opere erudite grazie al cosiddetto lessico di Suda (X secolo). Le sue opere degne di menzione sono:
▪ Prata (o Pratum), opera a carattere enciclopedico che tratta argomenti vari.
▪ De viris illustribus: raccolta di biografie di letterati suddivisa per "generi" (poeti, oratori, grammatici, ecc...), di cui resta a noi solo una sezione, De grammaticis et rhetoribus, mutila nella parte finale.
▪ De vita Cesarum: raccolta di dodici biografie in otto libri. Si narra la vita degli imperatori da Giulio Cesare a Domiziano.

Il genere letterario della biografia affonda le sue radici nella tradizione greca, ma a Roma stato coltivato e collaudato soprattutto da due grandi personaggi:
▪ Varrone, che scrisse le Imagines e fu autore anche di biografie di poeti, perdute
▪ Cornelio Nipote, autore del De viris illustribus
Lo schema tradizionale della biografia influenza Svetonio nelle sue opere principali.
Nelle opere svetoniane sussiste rinuncia alla disposizione cronologica dei fatti (egli procede per species non per tempora): viene bensì prestata molta attenzione al profilo psicologico dei singoli personaggi e un privilegio maggiore conferito all’analisi dei vitia e delle virtutes, con l’ovvia conseguenza di orientare il giudizio in senso decisamente moralistico.
Nell’adozione del genere biografico si vede la prova della consapevolezza che tale la forma più idonea a dar conto della nuova forma che il potere ha assunto, quella individualistica, personale del principato.
I modelli romani di Svetonio sono gli elogia e le laudationes funebres, che elencavano imprese civili e militari, le benemerenze, gli onori del defunto.
L’intento di Svetonio quello di fornire un ritratto integrale del personaggio e, dalle sue opere, emerge la sua volontà obiettiva e demistificante.
Egli attinge le informazioni da fonti varie: dai documenti archivistici alla tradizione orale, dalla ribellistica satirica alla storiografia precedente. Il destinatario principale delle sue opere da identificarsi all’interno del ceto equestre (al quale lo stesso Svetonio appartiene).
Linguaggio sobrio e asciutto, alieno dalle ricercatezze arcaizzanti e dai preziosismi moderni.

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